CAPITOLO 7

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Ma chi cazzo era quella?

Vidi la ragazza buttarsi tra le braccia di Niall e lui rimaneva li fermo come un ebete senza neanche allontanarla. Era una di quelle ragazze bionde e con il seno che le usciva dalla maglietta. Aveva un top piccolissimo e una mini ma mini gonna. Mi sentivo uno schifo in quel momento, era li che rideva con quella scema e io mi sentivo una stupida a stare ancora li. Cosi decisi di alzarmi e andare via e lui non fece neanche un passo per fermarmi.

Andai subito a casa e mi buttai nel mio letto e in quel preciso istante iniziai a piangere. Ma perchè piangevo? Io non ero nessuno per piangere anche se non nego che in quel momento ho avuto una forte gelosia, volevo essere io sopra di lui e a ridere con lui. Ma la cosa che mi faceva ancora più rabbia e che

per lui non esistevo più, stronzo e bastardo! Ma che vada al diavolo alla fine lui può avere solo queste ragazze e poi io non provo niente per lui giusto? Forse avevo sbagliato a venire qui, scappavo da un problema e ne trovavo un altro. Che mondo di merda! Stanca di deprimermi decisi di alzarmi dal letto e mi recai in cucina a farmi una bella tazza di thè....no meglio optare una cammomilla almeno mi rilasso un pò.

Presi una tazza piena d'acqua e aspettai che si riscaldasse nel microonde e appena l'acqua fu bollente misi la bustina di cammomilla, pronta per essere bevuta. Iniziai a sorrseggiare piano piano ma il nervosismo aumentava sempre di più. La mia testa pensava sempre a lui e io ero stanca di tutto questo, stanca di stare male per uno come lui che alla fine sapevo benissimo che per lui ero niente di niente. Stronzo!

POV'S NIALL

Nonostante fossi un pò fatto ero andata a cercarla per chiederle scusa. Questa era da scrivere sul calendario...Niall Horan che chiede scusa ad una ragazza. Ma ad un tratto fui disturbato da quella buttana di Niki. Ma che cazzo ci faceva qui? Non avevo la forza di spostarla da sopra di me e continuava a muoversi con il suo bacino per provare a farmi eccittare ma stava fallendo miseramente. Appena il mio cervello iniziò a collegarsi con il mondo, mi resi conto che Lucy non c'era più. Ma dove cazzo era? Avevo sbagliato di nuovo, non le avevo più rivolta la parola e ora lei pensava che mi potesse interessare questa buttana del cazzo. Fanculo!

"Togliti Niki" dissi incazzato e spingendola via da me.

"Dai Niall, vieni con me" disse mettendosi il broncio. Ma con me non attaccava quindi meglio dirle le cose come stavano.

"Non rompere il cazzo, non ti voglio. Sparisci!" A quelle mie parole rimase scioccata. Non l'avevo mai trattata cosi e neanche mi sarei mai immaginato di dire qualcosa del genere. Quella ragazza mi mandava in confusione e ora dovevo trovarla per chiederle di nuovo scusa. Ma perchè facevo questo? Forse inziavo a interessarmi veramente a lei.....No cazzo non doveva succedere, io ero un drogato e lei non meritava di avere accanto una persona come me.

Mi alzai dalla panchina e mi diressi nella mia macchina per andare a casa mia. Sicuramente i ragazzi erano li. Il tempo della strada e arrivai subito a casa e appena entrai trovai solo Liam.

"Ei fratello, ma dove sei stato?" chiese Liam con quel tono sempre pacato che aveva. " Fatti miei" risposi in modo brusco.Alla fine lui cosa centrava? Niente. Ero io che avevo una vita incasinata e senza una famiglia. Le famiglie erano solo per persone stupide! E io non avevo bisogno di nessuno.

"Che ti prende?" disse Liam guardando negli occhi. Sapevo cosa stava facendo, aveva sempre questo vizio del cazzo. Mi guardava mettendosi quegli occhini del cazzo e io parlavo come un cretino.

"Niente amico, scusami ma voglio riposarmi che sono fatto. E poi devo riuscire a farmi perdonare" dissi cosi velocemente che non mi resi conto di aver parlato troppo.

"Perdonarti? Ma da chi?" disse Liam. Ma io lo lasciai li senza neanche rispondergli e andai in camera mia, pronto per dormire un pò.

POV'S LUCY

Avevo deciso per questa sera di andarmi a divertire. Oggi non lavoravo al bar e questa sarebbe stata la scusa perfetta per andare in qualche locale a divertirmi. Optai per un vestito semplice di pelle nera e con delle scarpe col tacco. Adoravo questo vestito mi accentuava molto le mie curve e in questo momento avevo bisogno di sentirmi bella. Appena terminai con il trucco, presi le chiavi della macchina e mi recai in una discoteca chiamata "Dark Laugh". Ne avevo sentito parlare un giorno da alcuni ragazzi mentre ero al bar e cosi oggi ho deciso di andare li.

C'era un sacco di gente e la musica era assordante da morire. Appena entrai vidi ragazzi che si baciavano, altri che fumavano o bevevano e altri che ballavano strusciandosi. Decisi di andare al bar e mi presi un martini e mandai tutto giù alla velocità della luce. Il tempo passava e io ero già arrivata a ben 5 martini e 2 vodka ero letteralmente ubrica. Ma oggi avevo deciso di dare uno strappo alle regole. Basta essere sempre la brava bambina. Piano piano andai al centro della pista e incominciai a ballare, c'erano la maggior parte dei ragazzi che si muovevano insieme a me e altri che iniziavano a toccarmi ma io non avevo la forza di fare niente per femarli. Appena vidi che la situazione stava degenerando inizia a spostare a tutti e decisi che era meglio tornare a casa.

Appena uscita mi sentii libera e feci un grosso respiro per prendere un pò d'aria. Non riusco a reggermi in piedi e cosi decisi di togliermi i tacchi prima di arrivare in macchina. Arrivata al parcheggio iniziai a vedere la mia macchina ma venni ad un tratto fermata da una mano molto robusta.

"E tu chi sei?" dissi con voce tremante. Non conoscevo questo uomo, sapevo solo che mi metteva paura. Era enorme e mi guardava con gli occhi pieni di lussuria e odio. Ma perchè capitava tutto a me? Non riuscivo a capirlo,sembra che avevo in testa scritto la parola "Cerco guai". Ma ti prego.

"Vieni con me, ora"....Iniziò a trascinarmi e io non riuscivo a fermarlo ero troppo piccola a confronto a lui e poi essere ubriachi non aiuta per niente. Iniziai a urlare e a dimenarmi dalla sua stretta ma fu tutto inutile. Iniziai a piangere e ad urlare e l'unica persona che volevo in questo momento era Niall. Può sembrare strano che pensi a lui ma avevo bisogno di sentire la sua voce e avevo bisogno di averlo vicino a me.

"Lasciala stare Mark"....Una voce, quella voce! Era la sua!... sembrava che qualcuno lassù mi avesse sentita. Lui, il mio angelo era qui...pronto per salvarmi da questa vita di merda.

"Horan che piacere! Mi dispiace ma l'ho vista prima io questa ragazza e poi mi voglio divertire un pò" disse l'uomo gigante e con le sue grandi mani iniziò ad accarezzarmi la faccia. Ero impassibile e non riuscivo a dire neanche una parola. Volevo che tutto questo fosse un incubo ma purtroppo era la realtà.

"Giuro su Dio che appena la tocchi di nuovo, ti stacco la testa" disse Niall incazzato da morire. Sapevo che si stava trattendendo dall'ammazzarlo percè aveva le nocche bianche e i suoi occhi erano pieni di rabbia.....non c'era più nei suoi occhi quel suo bellissimo azzurro che io amavo tanto. L'uomo che a quanto capito si chiamava Mark si girò nel mio lato e mi guardò dritta negli occhi e in quel momento non capi più niente, solo che si fiondò sulle mie labbra e mi baciò. Non riuscivo a muovermi, avevo solo la faccia ricoperta di lacrime. Ma in meno di un secondo vidi Niall tirarlo e prenderlo a pugni.

Avevo paura, si iniziarono ad ammazzarsi e alcune volte Niall non riusciva a schivare i pugni di Mark. Era già quasi 5 minuti che si ammazzano e nessuno dei due voleva arrendersi. Niall era messo male ma quello peggio era Mark. Non sapevo che fare ma dovevo aiutare Niall, cosi piano piano vidi a terra un pezzo di legno e lo presi e inziai a tenerlo stretto fra le miei mani. Mi avvicinai a loro senza farmi notare e la situazione non era messa bene. Niall era a terra e Mark sopra di lui, cosi saldai per bene nelle miei mani il pezzo di legno e colpii forte nella testa di Mark. Fu cosi che perse i sensi e svenne a terra.

O mio dio, cosa avevo fatto?

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