6 - I Queen erano veramente una famiglia

120 9 22
                                    

You're the best friend
That I ever had
I've been with you
Such a long time
You're my best friend - Queen

Le cose sembravano andare alla perfezione. I tour erano sempre più seguiti, continuavamo a scalare classifiche e il nostro gruppo era sempre più unito.

Roger aveva trovato una bella ragazza con la quale uscire, ed ero sinceramente felice per lui nonostante a causa sua spesso non veniva alle prove.

Si chiamava Giusy, se non ricordo male, e la loro è stata una storia molto meno importante rispetto a quella fra me e Freddie.

Continuo a pensare che fosse basata semplicemente sulla fisicità, con pochi sentimenti di mezzo, ed a entrambi andava bene così, fino a quando lui non l'ha trovata con un altro nell'appartamento che dividevano.

Era distrutto, ed io, Freddie e John abbiamo cercato in tutti i modi di risollevarlo.

"Hey Rog, andiamo a bere una cosa, solo io e te". Gli ho proposto una sera.

Avevamo da poco finito le prove, ma lui non aveva suonato come suo solito. Era spento, non metteva l'anima in ciò che faceva, e nonostante la sua tecnica tendesse alla perfezione, lui... Non ci credeva abbastanza.

Freddie mi ha guardato ed ha annuito. Non per dare il suo permesso: sapeva benissimo che, anche se non fosse stato d'accordo, sarei uscito comunque con Roger.

Ne avevo già parlato con quello che, ormai senza alcuna preoccupazione di sorta, chiamavo il mio ragazzo. Mi ha detto che ero troppo empatico, ma sorrideva mentre lo diceva. Nel suo viso ho visto un amore sproporzionato, un affetto che ormai era normale vedessi in lui.

Quel suo annuire voleva semplicemente dire: "Io sono qui. Ti appoggio, sono fiero di quello che fai. Ti amo.". Ed era quella la sicurezza più importante per me. Perché lui amava me, come anche io amavo lui.

Roger mi ha guardato, assente, ed ha annuito. Normalmente avrebbe almeno accennato un sorriso, ma non è riuscito nemmeno a tendere le labbra verso l'alto.

L'ho portato nel bar dove abbiamo avuto l'idea per il video di I want to break free. Ci siamo seduti al bancone e, una volta ordinate due birre, mi sono girato verso di lui.

"Roger, io... Mi spiace. Seriamente, so che tenevi a quella ragazza e..."

Ma lui ha scosso la testa. Non credevo nemmeno io alle parole che stavo pronunciando. "Lo sai, Bri, io non la amo e non la amavo. Eravamo... Sì, stavamo bene insieme, ma più che altro eravamo un passatempo. Eppure... Ero così convinto che lei non fosse importante per me che sono riuscito a perderla di vista. Non tanto per quello che era, ma per quanto rappresentava per me, ed io..."

Piangeva. Roger Taylor stava piangendo. Lacrime silenziose che si vergognava a fare cadere, ma che nell'intimità di un bar dove c'è troppa gente e quindi si è più, paradossalmente, nascosti, non smetteva di produrre.

"Hey, io... Non pensarci, Rog. Stai solo male, e..."

È vero che una frase detta a poca distanza l'uno dall'altro conta comunque meno di un muto abbraccio. E così ho fatto: mi sono avvicinato e l'ho abbracciato, forte. Le mie braccia si sono bagnate delle sue lacrime, i miei capelli sono diventati umidi e sono andati ad asciugargli le guance.

Singhiozzava leggermente, sentivo il suo diaframma contrarsi contro il mio petto.

"Bri... Non devi scusarti di niente. Poteva succedere con chiunque. Ed è questo il fatto. Che tutto cambia. La mia paura più grande è che anche i Queen cambieranno. Se sono riuscito a cambiare io, se persino il rapporto tra me e Giusy si è frantumato, non riesco a comprendere come la nostra famiglia non si possa dividere."

♥︎ 𝐬𝐚𝐯𝐞 𝐦𝐞 - [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚] ♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora