Cara figlia mia,purtroppo è giunto anche per me questo fatidico momento. A dire il vero sarebbe dovuto giungere molti anni fa penso, in circostanze ben diverse, in un luogo completamente differente da questa stanza. So che ti starai chiedendo perché ti stia scrivendo questa lettera, per quale strano motivo soltanto ora... Ebbene Victoria, penso che sia giunto il momento di dirvi la verità sulla mia vita, su ciò che è stata, su ciò che ero io e delle persone che mi furono accanto per alcuni anni; anni che furono cruciali. Per farlo devo tornare indietro di 33 anni, fino al 1942. Siamo in Germania, più precisamente a Berlino. É il mese di luglio e per le strade, sotto un caldo sole estivo, sventolano mosse da una live brezza pomeridiana le bandiere del Reich. Ho da poco compiuto 22 anni, come tutti i pomeriggi mi sto recando da mia nonna per farle visita. Avreste dovuta conoscerla, lei era una donna cosi saggia ed incredibilmente forte... Si chiamava Adelheid Hoffmann e fin da quando ero solo una bambina lei è stata l'unica madre che mi è sempre stata accanto. I miei genitori divorziarono quando avevo all'incirca 15 anni e non ho bei ricordi di quegli anni. Mio padre era più concentrato sul suo lavoro che sulla famiglia; mia madre amava i suoi gioielli più di sua figlia e io seppure ancora così giovane, mi trovavo fra l'incudine e il coltello.
Perché stavo andando da mia nonna?
Perché durante quegli anni nascondevamo una bambina ebrea, Lena.
Se sono ancora viva lo devo anche a quella bambina, é lei che mi ha mantenuto in vita, é per lei che ho lottato, lo avevo giurato a Daniel e Marion.
É per questo che ora,a distanza di anni, ti sto chiedendo di trovare quella bambina ormai cresciuta.
Victoria, lei deve sapere la verità come è giusto la conosciate anche voi.
La verità che dovete conoscere tu e tuo fratello risguarda una sola persona, vostro padre.
Quando eravate bambini vi avevo detto che lui non c'era più ormai e che vegliava su di voi da lassù.
Ma, un giorno poco prima di Pasqua del 1949, io ricevetti una lettera, proprio da lui.
Non credevo fosse ancora vivo, le circostanze in cui ci lasciammo me lo fecero dare per scontato, ma forse mi ero sbagliata sul suo conto, fin dall'inizio.
Dopo aver letto questa lettera devi andare a casa mia, nella mia stanza da letto e alzare leggermente il materasso; la lettera si trova li.
Ti prego Victoria, non odiarmi per ciò che vi ho fatto; so di avervi negato una vita come tutti gli altri bambini, di essere stata egoista, ma io avevo paura.
Paura di vedere come il tempo ci avesse cambiati, paura di dirgli della vostra esistenza, avevo paura di non essere la persona giusta per lui.
Mi diceva sempre che ero una persona coraggiosa, ma la verità è che non lo sono mai stata. Avevo bisogno di crederlo, ma non ero una ragazza coraggiosa.
Negli anni della mia vita a Berlino c'è stata un'altra persona importante per me.
Si chiamava Ilse, era una bambina di poco più di sei anni e rimase con me fino alla fine della guerra. Le avevo promesso che l'avrei portata via da quel posto orrendo dove era cresciuta e l'ho fatto. Poco prima che la mia pancia fosse troppo evidente per compiere un viaggio così lungo per giungere qui, l'ho affidata a una coppia benestante di Amburgo. Il marito aveva perso un arto in guerra e subito dopo l'incidente si erano sposati, scoprendo poi che non potevano avere figli.
Allontanarmi da lei fu davvero difficile, anche perché non capiva perché io la dovessi lasciare visto che con me avevo ancora Lena che aveva appena un anno e mezzo. Ma come avrei potuto tenere due bambine con me quando sapevo di essere incinta e di dover andare via in cerca di una nuova vita?
Ho fatto molti errori nella mia vita Tesoro, ma voi due siete stati la gioia più grande dopo anni di buio e sofferenza.
Vostro padre mi ha dato la libertà che mi era stata negata.
Mia nonna la forza di cui avevo bisogno per andare avanti.
Ilse e Lena mi hanno insegnato a combattere per la verità e la giustizia.
Leonard è stato come un padre per voi e un amico fidato per me.
Gli anni sono passati, ma l'amore per qualcuno non può svanire se questo è puro e sincero.
Perciò, ti sto chiedendo di farlo per me Victoria, scopri dov'è Lena e se vostro padre è ancora vivo.
Fai ciò che io non ho avuto il coraggio di fare.
Sento che sia la cosa più giusta da fare.Per sempre, la tua
mamma.Grazie per la lettura.
Al prossimo capitolo,
Lidia💛
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Geborgenheit • 2
Historical FictionE' il 1975 e Victoria,conosce il passato di sua madre,sa che durante la guerra le è successo qualcosa,anche se non le ha mai detto chiaramente che cosa; anche Oliver lo sa,ma preferisce non ricordarlo,ha rimosso dal suo cuore gli anni dell'infanzia...