Londra
Thomas Saunders lascia il tribunale, scendendo rapidamente tutte le scale che lo conducono sulla strada principale dove tantissimi giornalisti aspettano in fermento l'esito di eventuali altri processi. Si porta una mano alla cravatta per mantenerla ferma mentre scende veloce lungo i levigati scalini di marmo del tribunale, con le suole delle scarpe che producono un leggero rumore durante la discesa. I suoi tirocinanti gli sono alle calcagna, seguendolo lungo il suo cammino. Oliver lo raggiunge per primo. "Signor Saunders" lo chiama, sistemandosi la giacca scura sulle spalle. Il cielo è particolarmente scuro quella mattina, la luce del sole è filtrata dalla coltre di nuvole spesse che sovrastano la volta londinese. Thomas si gira a guardarlo.
"Dimmi, Oliver" risponde, stringendo le labbra e non pronto ad ascoltare le parole del suo tirocinante, troppo preso dal pensiero che gli ingombra la mente.
"Come facciamo con il prossimo caso? L'udienza è fra cinque giorni e non abbiamo ancora setacciato tutti i fascicoli-"
"Sono nel mio studio" taglia corto l'avvocato, "potete studiarli come e quando volete, sapete dove sono le chiavi di riserva."
"Ma signor Saunders" riprende Amelia, la ragazza dalla pelle scura e un completo beige addosso, "non possiamo farlo da soli."
Thomas li guarda uno per volta, non sbattendo ciglio. "Non vi ho scelto perché lavoriate unicamente al mio fianco. Siete i migliori del corso, non sprecate quest'occasione di eccellere anche nella pratica. Mi fido di voi tre" dice, guardando l'ultimo ragazzo sopraggiunto al suo fianco. "Fra due giorni voglio un resoconto completo delle prove che scagionano il nostro cliente. Non fallite" dice, mentre i giornalisti impazziscono sulle scale e si gettano a capofitto all'ingresso del tribunale per interrogare i clienti e gli avvocati.
Thomas Saunders dà le spalle ai ragazzi e si avvicina alla sua macchina, mettendo la borsa di cuoio sul sedile del passeggero e collegando il cellulare al cruscotto.
Mette in moto e con un comando vocale fa chiamare rapidamente il numero selezionato mentre le sue mani sono strette intorno al volante.Quando torna a casa e si richiude la porta alle spalle, sente dei passi avvicinarsi all'ingresso e sua moglie apparire sulla soglia della grande cucina sulla sinistra. Ha le braccia stese lungo i fianchi e quando vede il marito gli va incontro, aggrappandosi al collo dell'uomo e stringendolo rapidamente. "Oliver mi ha detto che avete vinto."
Thomas annuisce una volta staccatosi dal corpo di lei. "Naturalmente." Ma sa che lo sguardo serio della moglie non è intenzionato a continuare a parlare dell'udienza. Lascia le chiavi di casa sul mobile all'ingresso insieme alla borsa di cuoio. Sente gli occhi di Margaret puntare su di lui, così si lascia andare ad un sospiro pesante. "Ha chiamato anche te" dice allora, stringendo le labbra, sapendo perfettamente che la donna avrebbe colto il messaggio.
La moglie, infatti, annuisce. "Cosa vuoi fare?" domanda, sentendo i figli scendere rapidamente le imponenti scale della villa. Elizabeth Saunders, diciotto anni, studentessa di letteratura inglese di ritorno dal college per la stagione estiva, è la prima a colpire il piano terra con le ciabatte morbide che ricompra annualmente, andando incontro al padre e lasciandogli un rapido bacio sulla guancia resa liscia dalla peluria curata. Joseph, invece, il figlio più piccolo di nove anni compiuti da due mesi, abbandona le scale con un piccolo salto e corre in braccio a Thomas, stringendogli il collo e poi, di nuovo a terra, corre con la sorella in cucina. Margaret stringe le labbra vedendo i ragazzi, poi ritorna con lo sguardo sul marito pensieroso.
"Penso dovrò andarci" dice lui, rammaricato.
Margaret gli si accosta, appoggiandogli una mano sulla spalla muscolosa coperta dal completo elegante. "Tom" dice, guardandogli gli occhi azzurri nascosti dagli occhiali, "dopotutto era tuo padre."
Thomas prende un ampio respiro. "Ma non è per lui" ammette. "E' proprio il dover tornare lì a Brighton e vedere volti che preferirei dimenticare." Guarda la moglie, cogliendo la comprensione nel suo sguardo.
"Lo so" dice Margaret prendendogli una mano e stringendogliela forte. "Verremo tutti con te."
"Posso andare da solo-"
"No. Siamo la tua famiglia e ci saremo, indipendentemente dalle cose che diranno e dalle persone che saranno presenti."
Thomas guarda la moglie e abbozza un sorriso. Si china su di lei e le lascia un rapido bacio sulle labbra. "Ti amo così tanto" dice, fermandosi a guardarla a qualche centimetro dal suo naso.
Margaret sorride. "E' il momento di fare i bagagli. E il pieno alla macchina."
STAI LEGGENDO
Outstanding
General FictionNessuna famiglia è perfetta. I Saunders ne sono un esempio. Questa ricca famiglia inglese residente a Brighton si è vista disintegrare dall'interno a causa della conflittualità tra i due fratelli Benedict e Thomas che, inesorabilmente, li ha portati...