Brighton, 1996
Thomas e Benedict entrano l'uno accanto all'altro nella clinica privata, passando in mezzo alle porte scorrevoli e alle infermiere che parlano tra loro animatamente. Thomas rimane dietro il padre che fa loro strada in quell'intrico di corridoi prima di arrivare finalmente sull'ultima porta a sinistra sulla quale è appeso un fiocco blu. Benedict è più alto di Thomas adesso ed è il primo ad abbassare la maniglia di ferro ed entrare nella stanza. Thomas vede il letto della madre nel mezzo della stanza altrimenti vuota con una culletta trasparente accanto. Thomas sorride e supera Benedict, fermandosi a vedere sua madre Anne mentre allatta il nuovo arrivato. Benedict si siede su una sedia in plastica attaccata al muro mentre Thomas ai piedi del letto della madre, abbassandosi sul fratellino appena nato. Anne allontana il seno dalla boccuccia rosea del piccolo, girandolo leggermente perché i fratelli più grandi lo vedano. Il suo volto è leggermente arrossato, le labbra piccole schiuse e le mani strette in due pugni e vicine al petto coperto da una tutina azzurra. Il neonato apre inconsciamente gli occhi, facendoli vagare per la stanza mentre Anne si sistema la camicia da notte e passa poi una mano sulla testa liscia del piccolo. "Nicholas" dice avvicinandosi al viso del bambino e lasciandogli un bacio sulla fronte rugosa. "Questi due sono i tuoi fratelloni" dice, ma il neonato scoppia improvvisamente a piangere ed Anne inizia a cullarlo tra le sue braccia magre. Thomas sposta gli occhi dal piccolo alla madre, vedendola struccata e con i capelli spettinati, ma con un sorriso ad illuminarle il volto. Edward Saunders si avvicina alla moglie, accarezzando dolcemente una manina del piccolo e guardandolo attentamente con i suoi occhi scuri. Benedict guarda la scena, con le mani strette tra le gambe e gli occhi fissi su quel quadretto. Sono già passati due anni da quando si è trasferito a Londra per studiare medicina e di certo non si sarebbe mai aspettato che all'età di vent'anni avrebbe avuto un fratellino.
Thomas, quindici anni, invece non pensa ad altro se non a quella creaturina a cui vuole già tanto bene. Nicholas ha smesso di piangere e si è addormentato, così la madre lo ripone delicatamente nella culletta trasparente accanto al letto, rimboccandogli le coperte di cotone.Brighton, 2017
Nicholas vede Thomas uscire furiosamente dal corridoio ed andare incontro alla moglie, intorno alla quale Elizabeth gioca con il piccolo Joseph. Tom li supera a grandi falcate, andando oltre la coltre di gente raggruppata per tutta l'ampia sala da pranzo. Supera Alice Winchester, il vecchio Dominic e spalanca la porta di ingresso, uscendo all'aria aperta e andando verso la sua auto parcheggiata a qualche isolato di distanza. Prende ampi respiri e attraversa le stradine senza guardare le altre macchine in moto. Cammina a testa bassa, con il cuore che gli batte a mille e la mente sovraffollata di pensieri. Si sente un nodo in fondo alla gola e neanche l'aria di mare riesce a scioglierlo. Quando è vicino alla sua macchina sente dei passi alle sue spalle e si gira a controllare chi sia.
Nicholas è dietro di lui e lo guarda con occhi tristi.
Thomas scuote la testa. "Va' dentro, Nick."
"No" dice il fratello minore, andandogli incontro. "Non puoi andartene, Tom!"
Thomas lo ignora, girando intorno alla macchina e tastandosi le tasche della giacca nera per trovare le chiavi. "Non sarei dovuto proprio venire."
"Ma la tua famiglia è ancora lì dentro" dice il fratello.
Thomas prende le chiavi e le infila nella toppa della portiera, spalancandola ed entrando nell'abitacolo. Nicholas lo segue, aprendo la portiera del lato del passeggero ed entrando a sua volta nell'ampia macchina. Thomas lo guarda, appoggiando le mani sul volante. "Scendi."
"No."
"Nicholas, per favore." Ma il fratello è irremovibile. Lascia andare un sospiro pesante. "Non me ne sto andando, voglio solo allontanarmi un po'."
Nicholas incrocia le braccia al petto. "Vengo con te."
"No."
"Thomas, ti prego" dice Nicholas, girandosi a guardare il fratello negli occhi. "Ti rendi conto di cosa stai facendo? Non puoi lasciare tutto e sparire. La mamma non merita e non avrebbe mai dovuto vivere un tale dramma."
Thomas solleva un sopracciglio. "Cosa ne sai tu? Non ci sei mai" sputa fuori, non intendendo affatto dirlo a voce alta. Scuote la testa. "Scusa, non volevo dirlo."
Nicholas stringe la mascella, guardando il fratello con i suoi occhi scuri. "Non ci sono mai perché scappo dal fatto che non riesca a scegliere un'unica strada da intraprendere nella mia vita. Non sono come te o come Benedict che fin da piccoli avevate capito perfettamente cosa voler fare da grandi. Di certo non mi allontano da casa perché non voglio stare con la mamma."
"Lo so."
"Tu sì, però." Thomas lo guarda. "Tu non vuoi stare con lei."
"Non dire sciocchezze. E' forse l'unica persona che mi abbia voluto bene da sempre."
"E ti sembra normale lasciarla da sola in quella mandria di ipocriti che non fanno altro che parlarle di papà, schiacciandola con le loro condoglianze e un dolore troppo grande da sopportare da sola? E' una donna forte e lo sappiamo entrambi, eppure questa situazione e i comportamenti tra te e Benedict non l'aiutano a sentirsi protetta dall'unica famiglia che vorrebbe adesso."
Thomas guarda il fratello negli occhi, sentendo un forte dolore alle tempie. "Io non riesco a stare lì in mezzo. Non tra tutte quelle persone che non hanno fatto altro che parlare di me alle mie spalle per anni. Per tutta la vita ho sentito le loro dicerie gravarmi sulla nuca e andarmene da Brighton non è servito poi a tanto, considerato per quanto tempo sia stato sulla bocca di tutti per le cose successe in passato." Appoggia la fronte contro il volante della macchina ancora spenta. Prende un ampio respiro. "Io non riesco a condividere uno spazio entro il quale anche Benedict sia presente. Non ci riesco, neanche dopo tutti questi anni. Vederlo mi porta un grosso dolore nel petto per tante cose capitate nel passato che non posso dimenticare."
Nicholas appoggia una mano sulla spalla del fratello. "Non pensare che non lo sappia" dice, tentando di calmarlo. "Ma non è lui il centro del mondo, fortunatamente. Ci sono delle persone lì dentro che ti amano indipendentemente da quello che la gente ha detto su di te per parecchi anni. Qui a Brighton si conoscono tutti ed è inevitabile che ognuno dica la sua in merito a qualsiasi cosa. Fidati, lo so benissimo." Thomas guarda il fratello negli occhi, stringendo la mascella.
Scuote impercettibilmente la testa. "Benedict non riesce a far resistere nulla al suo fianco. Vedi tutte le donne che ha avuto in questi anni, distruggendo i loro sogni di avere una relazione seria con lui. Distrugge qualunque cosa tocchi e veda con i suoi occhi di ghiaccio e notare le sue mani così vicine a mio figlio, vederlo parlare con lui e dargli i suoi giocattoli.." Lascia andare un lungo sospiro. "Io non lo accetto, Nicholas. Non deve avvicinarsi alla mia famiglia." Si sporge su Nicholas e gli apre la portiera della macchina. "Ora devo schiarirmi i pensieri. Per favore."
Nicholas ingoia a vuoto e si lecca le labbra. "Non fare tardi" dice solamente, dopodiché esce dall'auto vettura e si avvia verso l'ampia villa Saunders.
Thomas stringe una mano al volante e con l'altra mette in moto. Inizia a percorrere le vie di Brighton, costeggiare il mare, con l'aria che entra dai finestrini completamente abbassati. Vedere quelle strade gli riporta alle mente ricordi di un tempo passato, persone che non ci sono più, storie non più raccontate. Quelle ville, quella case addossate sulla spiaggia, la coltre di gente che si riversa sulle vie del centro, i parco giochi dei bambini, le scuole chiuse lo portano ad uscire dai confini cittadini, inoltrandosi sulle strade più larghe alla ricerca di uno spazio maggiore.
La sua mente non è per niente concentrata sulla strada, ma sui ricordi che riempiono ogni spazio del suo cervello. Mani, volti, strette amichevoli che hanno impreziosito la sua vita, prese che si sono sciolte, rimproveri, momenti di solitudine e paura. Non riesce a pensare ad altro.
E' così preso dai ricordi, dalle parole pronunciate in passato, dagli ambienti in cui si era sentito imprigionato, che non sente il clacson di una macchina sopraggiungere alla sua destra. Non fa in tempo a girarsi che gli finisce addosso in un fragore così chiassoso da interrompere finalmente i ricordi nella sua testa.
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Outstanding
General FictionNessuna famiglia è perfetta. I Saunders ne sono un esempio. Questa ricca famiglia inglese residente a Brighton si è vista disintegrare dall'interno a causa della conflittualità tra i due fratelli Benedict e Thomas che, inesorabilmente, li ha portati...