Capitolo 34

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Un ombra piano piano si avvicina dalle spalle del uomo.

Chi è?
Cerco di mettere a fuoco il suo viso ma ha un cappuccio alzato su per la testa, e si riesce ad intravedere solo metà del suo viso.

L'uomo davanti a me mi guarda spaventato.

Si gira tremante e dice -Me ne vado subito-dopodiché cerca di passare ma l'altra figura lo prende per il collo e lo sbatte violentemente contro il muro.
Balzo dallo spavento e di scatto impugno la pistola da dietro i pantaloncini.

-Di ai tuoi di pagare il pizzo, oggi ti sei imbattuto in me per tua fortuna ma se ci fosse stato tu sai chi saresti senza privo delle tue dita- gli sussurra minaccioso ad un centimetro dalla faccia.
-Intesi?!- annuisce.

Molla la presa e l'uomo, che pare chiamarsi Steven, barcollante si allontana il più velocemente possibile.

Il ragazzo si avvicina cauto a me, che di conseguenza arretro.

Si toglie il cappuccio e sorridendo mi dice-Tranquilla non voglio farti del male-
È alto circa 1.80 ha i capelli di color miele e gli occhi verde bosco.
Ha i lineamenti del viso marcati e un fisico ben allenato.
È bellissimo.

A quanto pare non sono l'unica a fargli la radiografia visto il modo in cui mi guarda,

-Come ti chiami?- mi chiede dopo avermi squadrata.

Ritorno in me e esclamo fredda- Non penso siano affari tuoi-

Mi guarda sorpreso per un attimo poi si rabbuia.
-Penso che lo siano visto che ti ho appena salvato il culo mocciosa- sputa fuori velenoso.

-Uno nessuno ti ha chiesto di farlo due mocciosa lo dici a tua sorella- dico tagliente.

Alla parola sorella vedo nei suoi occhi un lampo di tristezza e di paura che vengono poi sostituiti dal fuoco.

-Sentimi bene puttana sta attenta a come parli oppor- inizia a dire ma lo blocco subito.
-Oppure cosa- dico tirando fuori la pistola da dietro la schiena.

Stringe i pugni lungo i fianchi indurisce la mascella.
-Non sai chi sono stupida mocciosa- dice incazzato.
-E chi saresti sentiamo, un idiota che gioca a fare il gangster?- chiedo beffarda.

Un rumore di passi mi costringe a girare.

E dopo pochissimi secondi vedo riapparire Steven con dietro di se cinque uomini tutti armati.

-I tuoi giorni sono finiti Kevin- gli dice ghignando Steven.
E così si chiama Kevin....
A quanto pare.

-Steven, cos'è ? ti servivano i tuoi leccapiedi?- gli dice di rimando Kevin in tono di sfida.
Non è per nulla preoccupato.

Nel tutto io mi sono avvicinata a Kevin, mettendomi al suo fianco.

-Cosa cazzo sta succedendo?!?- gli sussurro tenendo sempre ben salda la mia arma che questa volta è sotto il mirino di Steven.

-Tu sta zitta mocciosa, non peggiorare la situazione- mi dice duro guardando sempre davanti a se.

Come scusa? Brutto bastardo, non è ancora nata la persona che mi dice cosa devo fare.

𝐿𝒶𝓈𝓉 𝐻𝑜𝓅𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora