Good night Daniel

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Un esplosione di sapori in bocca. Quanto cazzo mi era mancato quel salato semi amaro della carne.

Guardo Davide. Mentre mastico.Ha gli occhi verdi.Erano di un verde smeraldo, un po' chiari e un po' scuri. Non gli avevo notati prima di adesso. Daniele non li ha così. Li ha marrone corteccia...sono semplici, non posso dire banali ma semplici. Io che di solito sono una chiacchierona stasera le parole mi si strozzavano in gola.

Nel frattempo continuavo a masticare.

"Com'è?" Dani stai zitto sto mangiando questa pasta sublime cazzo

"Mhmhmh gnam buona si gnam Mhmhmh "con tutta la bocca rispondo

"Alla faccia della vegetariana ahahahah"

"Stai attento fratellino da vegetariana ha cominciato a mangiare la carne fra un po' diventa una mangia uomini"

"AHAHAHA spiritoso Davide davvero molto spiritoso. Solo che se non te la finisci di tirare ste frecciatine te lo mordo veramente l'intestino e chi sa mai che non ti frulli il colon" bisbiglio

a Davide mentre i suoi stanno portando la seconda portata e il vino

"Ti adoro quando fai la stronzetta lena e basta" mi sussurra a un orecchio

"Hai l'esclusiva della stronzaggine Davide. Solo con te"

"Mi lusinghi lena e basta"

"Amore va tutto bene?" Mi chiede Dani vedendo lo sguardo di fuoco che lancio a suo fratello.

"Va tutto benissimo" rispondo ironicamente

"Oh dai non scherzare...ti...ti ha fatto qualcosa" mi interroga guardandoci entrambi

"L'unica colpa che ha è di essere il fratello del ragazzo più sexy della scuola" dico baciandolo dolcemente mentre i suoi sono i cucina

La signora emh Adele...perché non riesco nemmeno a pensarla con il tu?

Porta il secondo a base di zucchine e pomodori graten.

E ci serve del vino bianco a tutti.

Il padre che finora mi aveva regalato quel caldo abbraccio ma non aveva parlato dice

"Bevete ragazzi prima che arrivi la mamma" ci guarda pieno di dolcezza

Trangugiamo ridendo quell'intruglio squisito. Mentre gusto lentamente quel sapore dolciastro mi cade accidentalmente del vino sulla gonna. Non dico dove. Cazzo.

Davide si alza e viene lì per aiutare ad asciugarmi ma quando si accorge che le mie tette non sono esattamente il posto migliore per strofinare uno straccio.

"Hai bisogno di aiuto Lena e bast...Lena?"

Ha detto Lena! Lena! Solo Lena! Yuppie

Guardo di disastro sul mio bellissimo abito verde acqua

"Oh. Eh. Uh. Si magari vado in bagno"

"Dani dove lo trovo...?"

"Chiedi a Davidino magari lui lo dice in modo Figo dato che oggi parli solo con lui"

Non ho proprio bisogno di scenate di gelosia stasera. Cazzo è geloso sempre nelle situazioni complicate.

"Adele possiamo parlare un attimo io è Daniele?" Chiedo tranquillamente. Quando sono scazzata la vergogna passa.

Prendo Daniele per mano e andiamo in salotto, anzi cerco di andare in salotto perdendomi otto volte sotto le risate del mio fidanzato.

Ci sediamo sul divano in pelle che hai paura anche di toccare con un dito.

Mi tranquillizzo e comincio:

"E quella cosa sarebbe? Una scenata di gelosia? È? Ma non lo so a questo punto mettimi il guinzaglio se sei geloso anche di tuo fratello.

Non sono venuta qui per litigare con te. Anzi se fosse stato per me non ci sarei venuta" sto degenerando. Mi sono resa conto che ho alzato un po' la voce.

"Bene Lena Grace se non volevo venire qui bastava dirlo ma mi è sembrato che ti facesse piacere" ha gli occhi tristi, spenti "mio fratello è simpatico? É Figo? Brava adesso che hai visto che cosa ti perdi stando con me puoi uscire da casa mia"

"Stai...stai scherzando" mi metto a piangere tra un Po' io non intendevo questo "vero che stai scherzando?" Dico in un gemito

"No" sussurra per non farsi sentire

"Perfetto, me ne vado subito. Me ne vado da casa tua e dalla tua vita Daniele Mancini o Ceccarelli o come cazzo ti chiami" adesso sono arrabbiata delusa triste e voglio andarmene prima di piangere

Mi alzo e corro nella sala da pranzo ma scopro Adele dietro la porta a spiare. La guardo malissimo.

"No tesoro io...non volevo...origliare...stavo venirvi a chiamare per il dolce"

"Non si preoccupi signore non rimango per il dolce" le dico rigida con un sorriso maldestro

Corro più veloce per salutare educatamente Davide e suo padre

"Ciao a tutti io torno a casa...mia mamma ha un problema" fingo per non mettere nei casini Daniele. Lo difendo? Oddio.

"Posso accompagnarti a casa Lena" chiede Davide

"Volentieri grazie Davide"

"Metto la giacca e vengo tu prendi il cappotto e aspettami"

"Ok.grazie ancora"

"Dovere" risponde "arrivo" tutto questo in cucina.

"Buona serata signor Ceccarelli"

"A te" è un buon padre. Mi sembra un buon padre.

Mi avvio verso l'armadio dei cappotti e prendo il mio. Dirigo lo sguardo verso Daniele e in quel momento capisco che è finita.

Sei un casino...ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora