Il cappellaio matto: L'inferno

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Mi hanno chiesto di parlare della dualità, della doppia faccia delle persone.

Beh, sapete che vi dico?
Vi racconterò la storia di Giorgetto.

Giorgetto è nato nel 2002 a Venezia dove tutt' ora abita.
O almeno così dice ai suoi compagni.
Ma lui non è un semplice ragazzo di città.
Non lo è mai stato.
Lui aveva un grande segreto.
Che avrebbe sconvolto l'umanità.

Lui, in realtà, è una creatura che non ha ne madre ne padre ne alcun parente.

Lui è un Dramano, una creatura senza cuore, metà umano metà diavolo.

È stato generato da un diavolo che si era invaghito di un umana.
I suoi veri genitori sono stati uccisi per oltraggio alla specie.
Filomeno, o come si fa chiamare Giorgetto, è stato nascosto ed inviato sulla terra clandestinamente dall'inferno.

Ogni tanto viene chiamato al rapporto dai diavoli che gli dicono di tornare all'inferno per avere informazioni sulla gente umana che vogliono conquistare e stregare.

Filomeno, il Dramano, non vuole aiutare i diavoli a conquistare il mondo, così cerca di proteggere in qualunque modo gli umani.

Il primo giorno che è arrivato sulla terra aveva appena 3 anni umani, ma per l'età dei diavoli ne aveva ormai 300.

Imparò a conoscere noi umani ed a comportarsi come noi.

Si è innamorato perdutamente di Ginevra, un'umana bella, anzi bellissima.

Le ha raccontato del suo passato e le ha detto tutto quello che abbiamo narrato fin'ora.

Ginevra lo vuole aiutare e Filomeno non può che dire di no.

La porta con sé all'inferno, spacciandola per un diavolo caduto sulla terra.

Continueranno questa farsa per circa 2 lunghi anni, finché un giorno dall'inferno mandarono un diavolo in incognito sulla terra per tenere d'occhio Filomeno, per vedere se davvero gli stava dando informazioni vere e che non avesse in realtà una doppia faccia.

Il diavolo vide tutto e comunicò la cosa al suo capo che furioso, stilò un piano per incastrare Filomeno e Ginevra.

Li manda a chiamare e loro arrivano qualche giorno dopo.

Il capo fa un interrogatorio ad entrambe ma visto che erano molto astuti, evitarono di cadere nel suo trabocchetto.

Ad un certo punto arrivò il diavolo che aveva spiato Filomeno e Ginevra che raccontò tutta la verità davanti al capo ed al loro.

Per i due innamorati non vi fu scampo. Furono giustiziati e furono dichiarati colpevoli di alto tradimento.

Prima di morire Ginevra e Filomeno si sposarono per rimanere sempre uniti anche nella morte.

I genitori di Ginevra vennero avvertiti in sogno che ella era morta in seguito ad un malore inspiegabile.

Ora Filomeno e Ginevra riposano in pace nella gola dei diavoli e si dice che se si guarda in cielo nelle notti di luna nuova, si possono ancora udire le loro voci.

Questa è più una favola che una storia, ma insegna molte cose sulla dualità.
Certo, essa è sbagliata con i propri coetanei, con i propri genitori.
Ma a volte, per un bene più grande, si può fare un'eccezione.
La morale della favola è:

La dualità non è sempre una cosa negativa.

Writer_Vicky

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