Rachel mi parla, avrei preferito che non l'avesse fatto

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Sono ormai due settimane che mi sono trasferita nella cabina di Poseidone, Percy (mio fratello) è abbastanza geloso ed iperprotettivo, ma a me va bene così. MI sto allenando nel duello di spade con Clarisse, la mia migliore amica, quando vedo la mia borsa da allenamento illuminarsi di azzurro, per poi tornare nera come sempre. Mi avvicino curiosa e cerco con la mano la fonte di quella luce improvvisa. Ad un certo punto sento qualcosa di freddo e duro, una collana yin e yang, che luccica come appena uscita dall'acqua e profuma di salsedine.

 Ad un certo punto sento qualcosa di freddo e duro, una collana yin e yang, che luccica come appena uscita dall'acqua e profuma di salsedine

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Appena tocco il centro del ciondolo questo si trasforma in una spada, di una fattura perfetta, con dei riflessi azzurro acquamarina. <Finalmente un'arma bilanciata> dico a Clarisse, che era sempre riuscita a battermi nei duelli perché le spade del campo mi limitavano i movimenti. Comincio a menare fendenti con una velocità ed una leggerezza che non avevo mai provato prima, questa spada è davvero l'arma perfetta per me.

A cena sacrifico buona parte del mio cibo per mio padre, per ringraziarlo per il dono, e poi vado dal mio fratellone a parlare. <Allora, sono vere le voci secondo cui la mia sorellina abbia imparato a combattere?> mi chiede, con una faccia da finto sorpreso. <Ovvio, è ora che la nuova generazione prenda il posto della vecchia!>, e dopo queste mia parole (con cui mi sono guadagnata fin troppi scherzi) cominciamo a ridere entrambi, non accorgendoci che tutti si sono girati verso di noi.

E' mattina, ed io come sempre raggiungo i tavoli in uno stato di dormiveglia. Appena arrivata vedo Chirone che mi guarda serio, scuro in volto, come se avessi appena fatto qualcosa per segnare la mia morte. Dopo colazione mi prende in disparte <Vieni T/n, Rachel deve parlarti> <Chi sarebbe questa Rachel?> chiedo con non poca curiosità <L'oracolo> mi risponde il centauro, senza aggiungere niente. 

Mi porta davanti una grotta, con lunghe tende viola all'entrata, e mi intima di entrare. Una volta dentro vengo raggiunta da una ragazza giovane, con i capelli ricci e rossi, ma che ha lo sguardo di qualcuno che riesce a prevedere qualunque cosa.

<Vieni, siediti. Mi chiamo Rachel,sono l'oracolo di Delphi. So che tu sei qui da poco, ma ho una profezia per te> detto questo anche lei si siede di fronte a me, ma ad un certo punto dalla sua bocca e dai suoi occhi esce del fumo verde, e lei mi parla con un'altra voce, come se fosse qualcun altro.

La nuova semidea, figlia di uno dei più potenti partirà,

La sua missione porterà a termine, ma con una sola mossa non solo il suo fato decreterà.

Le  gorgoni farà fallire, me se sola andrà dovrà perire.

Il giovane giullare, pargole di Hermes. L'ombra della notte, la creatura di Ade.

Altri quattro ne incontreranno, ma prima di potersi fidare uno ne perderanno.

Se salvare l'Olimpo riuscirà, un posto sarà a lei tenuto per l'eternità.

Detto questo torna se stessa e mi sorride come se niente fosse.In quel momento una figura entra nella grotta e mi si fionda addosso. <Non saresti dovuta venire da sola, ero preoccupato. E' da un'ora che non ti troviamo!> <Un'ora? Ma se sono rimasta qui solo qualche minuto!>. Guardo Rachel confusa, com'è possibile che non mi sia accorta del tempo che passava? <Sei destinata a fare grandi cose, è possibile che succeda per il fatto che potresti diventare una Dea.> ipotizza la rossa.

Per tutto il giorno mi rimbombano in mente le parole della profezia. IL figlio di Ade che dovrà venire con me è Nico, logicamente, ma per il figlio di Hermes non ho nessuno in mente. Con questi pensieri nella testa vado contro qualcuno, Annabeth, la ragazza di mio fratello.  <Hey T/n, che hai? Sembri preoccupata> mi chiede, devo sembrare veramente spaventata <Beh, devo partire per una missione e non so chi sia il figlio di Hermes che deve venire con me.>

Entriamo nella mia cabina e lei mi fa ripetere la profezia, posso vedere gli ingranaggi nel suo cervello cominciare a ragionare sulle informazioni. <Pensaci, chi è che non fa altro che fare scherzi qui al campo?> <Travis e Connor> dico senza neanche pensarci, troppe volte sono riuscita a scampare ai loro scherzi per poco. <Esatto, e chi è il più giovane dei due?> Una lampadina si accende nella mia mente, Connor, il primo (oltre a Leo) che ho conosciuto al campo. Ringrazio la figlia di Atena e mi dirigo a passo spedito verso la cabina 11.

<Ehy Connor, volevo chiederti, saresti tanto stupito se ti dicessi che dovresti accompagnarmi in una missione?>...


All'inizio scrivevo su un quaderno prima di postare, adesso invece voglio scrivere ad "istinto". Spero vi piaccia, si cominci l'avventura!-LaFigliadiNemesi 


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