Poseidone realizza di essere mio padre

255 7 0
                                    

Dopo alcune spiegazione di Leo ho capito tutto, anche se ancora fatico a crederci. <Quindi sono figlia di un Dio che mi deve riconoscere come sua figlia, rischio di morire ogni volta che lascio il campo e non posso usare apparecchi tecnologici... sembra divertente> dico ironicamente <Già, bisogna abituarsi, ma dopo un po' non è così male. Comunque andiamo a cena, io sto morendo di fame>. Arrivati ai tavoli mi blocco, era già pieno di ragazzi che chiacchieravano e ridevano tra loro, sono sempre stata timida davanti a così tante persone. A svegliarmi dai miei pensieri è di nuovo Leo, che con una faccia divertita mi porta verso un tavolo di ragazzi e ragazze dall'aria furba. < Loro so Travis e Connor, i capo cabina della casa di Ermes, starai con loro fino a quando non sarai riconosciuta. Ragazzi, lei è T/n, trattamela bene.> dice Leo, con una voce fin troppo seria per lui. <Agli ordini capo> dice Connor, per poi farmi l'occhiolino. Appena appoggiato la testa su un cuscino della cabina 11 entro nel mondo dei sogni, per risvegliarmi alle prime luci dell'alba. Dopo un'intera giornata di allenamento per la Caccia alla Bandiera, posso dire di essere finalmente pronta a far vincere la mia squadra. Al suono del corno, che segnava l'inizio della partita, comincio a correre il più veloce possibile, il mio compito è quello di prendere la bandiera e portarla nel nostro territorio. Appena superato il fiume trovo il primo ostacolo, un figlio di Atena con la spada sguainata, schivo i colpi e senza neanche controllare se mi stesse inseguendo ricomincio a correre. Appena arrivata ad una decina di metri dal pugno di Zeus capisco che qualcosa non va: la bandiera è circondata da una sfera d'acqua. Sotto lo sguardo stupito di un ragazzo mi fiondo all'interno dell'acqua, non essendoci altra soluzione, e mi accorgo piacevolmente di essere abbastanza agile e di riuscire a... respirare(?) Non essendoci tempo per farsi domande ricomincio a correre per vincere la mia prima partita. Al fiume vedo un figlio di Apollo con in mano la nostra bandiera, quindi faccio l'unica cosa sensata: salto il fiume e lo placco, facendolo cadere accanto a me. Il corno risuona segnando la fine della partita e Chirone ed i miei compagni di avvicinano per annunciare la vittoria della mia squadra. Percepisco che c'è qualcosa di strano quando vedo tutti guardare sopra di me, allora incuriosita alzo la testa e vedo un tridente fluttuarmi in testa. In attesa di spiegazioni guardo Chirone, che però si inginocchia e dice:<Benvenuta T/n T/c, figlia di Poseidone, re del mare>.

Ed ecco il nuovo capitolo, yey- LaFigliadiNemesi      

Un Lieto Fine Niente MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora