Contro il Destino

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Mi sveglio nella tenda, tutto attorno a me continua a girare vorticosamente quindi decido di restare sdraiata. Sento un rumore alla mia sinistra, girandomi vedo Nico, con le occhiaie scure, che mi guarda sollevato. <Perchè mi guardi così? Quanto sono rimasta svenuta?> chiedo, interpretando il suo sguardo come un "per fortuna si è svegliata". <Ormai sei KO da due giorni, non puoi capire quanto ci siamo preoccupati!> Il ragazzo viene interrotto da un'uragano che irrompe nella tenda e, prima di poter realizzare chi è, mi sento addosso il peso di un ragazzo. Una volta alzato scopro che è Connor, che come saluto se ne esce con <Finalmete! Ti rendi conto di quanto mi sono preoccupato? Scema!! Pensaci due volte prima di organizzare un suicidio ad acqua!> <Ciao anche a te, piccolo uragano!>.

Okkey, sono già ore che mi sono ripresa, ma ancora non riesco a levarmi lo sguardo preoccupato di Nico e un Connor che non fa altro che farmi da balia. Non che mi dispiaccia eh, è ormai un po' di tempo che ho capito cosa provo per il figlio di Hermes, però qualcosa mi dice che non è lui quello giusto, come se ci fosse una corda che mi tiene legata ad un'altro.

                                                                                 Povs Nico

T/n si è ripresa, ero così preoccupato che non sono nemmeno riuscito a dormire, sono sfinito ma lei non sembra farci caso, continua a parlare con quello Stoll, che non ha fatto altro che dormire. Credo che lei provi qualcosa per lui, anche se non posso fare a meno di notare una specie di sguardo triste, quasi vuoto, quando è con lui. Come se le mancasse qualcosa.


Ormai sono due giorni che T/n si è ripresa, siamo arrivati al lago. Un'insolita ansia prende il possesso di me. Guardo la ragazza che occupa i miei sogni, che sta camminando davanti a me, e il mio sguardo scivola sulla sua mano, intrecciata con quella di Connor. Si sono messi insieme la sera in cui lei si è ripresa e da allora sono stati inseparabili, io ormai parlo solo con i due ragazzi nuovi, Peter e Dylan, o resto da solo.  

Povs T/n 

Siamo arrivati al lago, una specie di istinto di sopravvivenza prende il controllo di me e mi ritrovo con la spada sguainata, a correre per arrivare ad una specie di isoletta nel lago. Un rumore di passi mi fa capire che gli altri mi stanno seguendo. Ad un tratto un gorgoglio si alza dal fondale del lago ed una specie di tentacolo cerca di afferrarmi. Non ho il tempo di pensare. Vedo solo un'immagine veloce passarmi davanti e poi, afferrata dal tentacolo, sparire del blu profondo dell'acqua. Mi volto per capire cos'è successo e mi rendo conto con orrore che Diana è sparita, colei che per me era come una sorellina si è sacrificata senza neanche pensarci per salvarmi la vita. Torno a guardare il lago e per la disperazione cado in ginocchio, le lacrime cominciano a scivolarmi lungo le guance e, quando qualcuno (probabilmente Connor) mi si avvicina per consolarmi lo caccio a malo modo. Improvvisamente la vera me riprende il controllo e mi butto in acqua, forse riesco ancora a salvarla. Arrivo sul fondale e trovo il corpo della mia amica, ormai senza vita. E' adagiata sul fondale, come se stesse dormendo, e sul suo volto c'è un'espressione di calma, come se fosse morta sapendo di aver vissuto, di aver fatto le cose giuste. La raccolgo, il suo esile corpo sprigiona una leggera luce argentea, e la riporto a riva. E se si potesse andare contro il destino? Dopotutto non ho mai testato i miei poteri curativi.    

Comincio a concentrarmi sull'acqua, sui miei ricordi con la ragazza, sui suoi lunghi capelli sempre raccolti in una treccia, il suo sorriso, i suoi occhi ed una luce oro comincia a colorare l'acqua che si avvolge attorno al suo corpo. Un battito di ciglia, un volo d'uccello, e lei riapre lentamente gli occhi, come chi si sveglia da un sonno rigeneratore.

Povs Diana

Stiamo per arrivare ad una specie di isola sul lago, quando T/n prende la spada e comincia a correre, ho imparato a fidarmi di lei perciò la imito senza esitazioni, subito seguita dagli altri. La sto per raggiungere per chiederle cosa non va quando un tentacolo esce dal lago e fa per afferrala. Tutto comincia a muoversi a rallentatore, ripenso a quello che mi aveva detto una sera "farei di tutto per te, sorellina" e, come se qualcun altro avesse preso possesso del mio corpo, comincio a correre e mi metto tra di loro. Il tentacolo mi afferra e mi preparo a sentire l'impatto con l'acqua, ma quello non arriva. E' come toccare il letto dopo una stressante giornata di lavoro, cado in un sonno senza sogni.

Dopo quelle che mi sembrano ore sento una nuova vita entrare in me e, aprendo gli occhi mi rendo conto di essere avvolta da acqua dorata, comandata da T/n. La guardiamo tutti spaventati, mi ha appena riportato in vita! 


Oke, che ve ne pare semidei?-LaFigliadiNemesi


Un Lieto Fine Niente MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora