Un Lieto Fine Niente Male

La compagnia è al completo

Cominciamo a conoscere questi due semidei e, anche se la profezia dice che non ci saremmo fidati dei nuovi quattro fino alla morte di uno di loro, per me Diana sta diventando come una sorellina. Nico e Connor seguono alla perfezione le cose dette da Rachel, ma a me non importa nulla del destino, anche se le Parche sanno già tutto quello che succederà ad ognuno di noi, io penso di potermi scrivere la mia storia, senza per forza seguire ciò che quel trio ha deciso per me.

 Da due giorni siamo accampati fuori dal casinò Lotus, sento di doverci entrare ma i ragazzi me lo hanno vietato. Fred, che poi si è scoperto essere figlio di Ermes, si sta rivelando utile nelle strade della grande città. Ha un'ottimo senso dell'orientamento e grazie a lui siamo riusciti ad evitare molti guai.

E' notte ed io sto facendo la guardia, sento il bisogno di entrare nel casinò farsi più forte, talmente tanto da non riuscire a resistere.Sveglio Diana e le chiedo di stare sveglia al posto mio. Lei mi guarda negli occhi e capisce le mie intenzioni, ma non chiede niente e mi lascia fare.

All'interno vedo tantissime persone, alcune vestite con abiti moderni, altre con vestiti che potrebbero essere quelli di un secolo fa. Cammino per un po' evitando camerieri e persone dello staff e trovo cosa, o meglio chi, stavo cercando. Vedo due ragazzi che stanno giocando ad un gioco di guerra. Non avranno più di sedici anni, ma sono bravi con la spada come qualcuno che si allena da tempo. <Hey! Sono T/n! Voi siete?> <Delia e Jack! Ci conosciamo?> urlo per farmi sentire al di sopra della folla che ci circonda e li convinco ad uscire ed a raggiungerci nella tenda.

Una volta arrivati all'accampamento vedo Nico che urla contro Diana e Connor che parla con Fred. Anche da lontano riesco a capire il motivo della discussione, me. Mi metto tra Nico e Diana e riesco a vedere che negli occhi di lei ci sono delle lacrime che minacciano di uscire. <Che ti prende Nico? Ti sembra davvero il caso di urlarle addosso solo perchè non mi ha tradita dicendovi dov'ero andata?> gli urlo in faccia, sorprendendo non solo lui ma anche me stessa, per la forza con cui l'avevo detto. Lui abbassa la testa e farfuglia qualcosa che mi è sembrato molto un "ero parola incomprensibile preoccupato". Quando se ne è ormai andato decide di fare le presentazioni e di raccontare ai due nuovi ragazzi il mondo degli dei. Appena finito di dire ciò sulle loro teste apparve un martello infuocato, figli di Efesto. 

Forse riconoscere due semidei, che insieme hanno un'aura potente, di notte, con altri cinque semidei (di cui due figli di Due Pezzi Grossi), non è la migliore idea di Efesto; appena riconosciuti  i due ragazzi appare alla fine della strada Steno, la sorella di Medusa, la meno pericolosa delle tre gorgoni ma comunque non da sottovalutare, con un sorrisetto stampato in faccia.

Lancio una spada ed un pugnale ai due ragazzi nuovi e ci prepariamo tutti a combattere. Ci dividiamo il mini esercito che si era portata e cominciamo a combattere. E' ormai da almeno un'ora che non smettiamo di uccidere mostri, ma quelli vengono sempre sostituiti da altri ed ormai le nostre forze si stanno esaurendo.

So già cosa fare, e so anche che dopo averlo fatto avrò bisogno di molta ambrosia e molte cure per tornare a stare bene, ma è l'unica cosa che eviterà di farci diventare croccantini per mostri. Cominci a concentrarmi sull'acqua, anche se non ne ho vicino spero di riuscire ad evocarla, e allungo le mani verso i mostri, come per fermarli. Dopo qualche minuto sento che la cosa sta funzionando. Apro gli occhi e vedo che i miei amici sono dietro di me, che mi guardano come se stessi facendo qualcosa che non hanno mai visto, e vedo i mostri che si ritirano a poco a poco. Con un'ultimo sforzo mando il muro d'acqua, che aveva riflessi argento e oro, contro i nemici e li vedo diventare polvere. Mi giro e riesco a dire solo un nome: Nico, colui con cui avevo appena litigato, prima di svenire.

Okkey, ho deciso che quest'immagina non finirà nella missione, ma che la relazione "finale" nascerà all'interno del campo. -LaFigliadiNemesi