Era un normale giorno di primavera i fiori erano appena sbocciati e io mi ero appena svegliato;
Sono le 5.00 del mattino mi alzo per fare una doccia, quando esco dal bagno sono già le 7.00 decido di mettere la prima cosa che trovo nell'armadio e vado a scuola.
________________________________"Signor.. Park Jimin!?"
Come? Dopo tanto tempo che sono il suo cliente mi chiama ancora per nome e cognome?
La settimana scorsa mi ha chiamato solo Jimin.
Prendo le mie cose e mi avvio verso la stanza dove il dottor Robert mi avrebbe ascoltato, ma appena entro non vedo lui: quel vecchio che non vedeva l'ora di andare in pensione, no.. non era lui.. al suo posto c'è un ragazzo vestito in modo molto elegante, ma allo stesso tempo abbastanza sportivo; non portava anelli ma aveva un bracciale nero legato al polso e portava gli orecchini in entrambi i lobi dell'orecchio, il suo sguardo era intenso causato forse dai suo occhi scuri e riservati.
"Buon pomeriggio signor Park..." la sua voce, la sua voce così garbata e rilassante.. mentre mi fece cenno di accomodarmi le sue labbra, così sottili, si curvano in un piccolo sorriso, era così carino e onestamente dannatamente sexy.{ QUALCHE ORA DOPO LA SEDUTA}
Prima di tornare a casa decisi di passare un po' di tempo con Tae, mi portò in un bar vicino casa sua a Daegu;Entrati al bar e Tae ordinò subito da bere mentre io decisi di rimanere sobrio;
'Tae e l'alcol si dovrebbero sposare perché ogni giorno che passa il mio migliore amico è più brillo del giorno precedente.'
Aspettai vicino al bancone del bar mentre Tae e Hoseok, arrivano con la chiave per la stanza karaoke.Mi misi a cantare qualche canzone degli EXO, un gruppo molto famoso qui in Corea del Sud, mentre io cantavo Hoseok andò a pomiciare con una ragazza che per sbaglio entrò nella stanza karaoke sbagliata e Tae era troppo ubriaco per poter continuare la serata, 'si fa tanto il figo, ma poi non regge dopo due sciottini' accompagnai l'ubriaco e il don Giovanni a casa per poi rientrare a casa anch'io.
Quando arrivo a casa saluto Jungkook che stranamente se ne stava già andando a dormire, andai in bagno per farmi una doccia e nel frattempo pensai al mio nuovo psicologo, mi domando se sarà lui a curarmi d'ora in poi..non mi dispiacerebbe rivederlo.
"NO. TORNA LUCIDO JIMIN. CAZZO", forse ho urlato un po' troppo.Jungkook si è salzato dal letto ed è corso in bagno chiedendo se era successo qualcosa, ma si bloccò non appena mi vide mezzo nudo con solo un'asciugamano in vita.
"Jimin tutto..oh scusa io- al diavolo! ora basta con le provocazioni TU SARAI MIO. ORA!."Poggiò una mano sul mio petto sbattendomi contro il muro per poi baciarmi con foga ed io, non capendo la situazione, cercai di staccarmi da lui, ma Jungkook era più forte di me, quindi non avevo molta scelta se non quella di concedermi a lui, non so bene del perché questa situazione mi spaventasse così tanto; da un lato era una cosa positiva dall'altro lato era una cosa che non avevo mai fatto e mi colse alla sprovvista.
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La mattina seguente quando mi svegliai lui non c'era, ero da solo nel letto, a coprirmi il corpo dolorante, era solo un lenzuolo leggermente bagnato dal sudore dei nostri corpi.
Mi alzo con fatica e cammino verso il salotto;
"Buongiorno piccolo"
"B..Buon.. giorno" non credevo ai miei occhi Jungkook stava preparando la colazione ed non era vestito di nero, aveva una tuta azzurrina della Nike e i capelli ancora un po' stropicciati;
Mi sedetti sulla sedia in cucina e iniziai ad osservarlo dalla testa ai piedi, oggi aveva il sorriso stampato in faccia ed emanava una luce stupenda;
" AISH , MERDA! " mi avvicinai a lui cercando di capire perché avesse urlato così forte;
"Cosa ti sei fatto!?"
" Niente tranquillo è solo una bruciatura "
Gli presi la mano e gliela portai sotto l'acqua fredda, al contatto con l'acqua Jungkook fece un gemito e io sogghignai leggermente al suono prodotto da lui
" ah adesso ridi eh?! Non so proprio come tu abbia fatto ad alzarti dal letto e a sederti su quella sedia dopo quello che hai passato ieri sera"
Il mio sguardo si fece serio, ero imbarazzato, non sapendo cosa fare mi diressi verso il bagno e andai a vestirmi.
Oggi è venerdì, ma io non avevo scuola la mattina quindi decisi di andare a fare una passeggiata per svuotare un po' la mente.
Presi l'autobus per andare al museo d'arte, da piccolo ci andavo spesso con i miei genitori. arrivato a destinazione presi un biglietto ed entrai nel museo, osservai tutto con molta attenzione per poi mi soffermai su un particolare quadro: 'la notte stellata' di Vang Gogh;"Park Jimin...Anche lei qui?"
Quella voce, ho già sentito quella voce soave e rilassante, ma dove?Chi ?!
La mia mente era in totale confusione nel cercare di capire chi fosse, ma non volevo girarmi, magari non parlava neanche con me, magari c'era un altro Park Jimin in questo museo;
Alla fine decisi di voltarmi verso la voce che mi chiamò e vidi la persona che preferivo non incontrare, la persona che causò ogni confusione nella mia testa, si era lui era proprio lui.
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Remember Me <jikook> |[completata]|
Fanfiction🎡Pubblicata il 5 aprile 2019• 🎡Ultima pubblicazione 25 luglio 2019• «ᴠᴏʟᴇᴠᴏ sᴏʟᴏ ʀɪᴄᴏᴍɪɴᴄɪᴀʀᴇ ϙᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ᴀᴠᴇᴠᴏ ᴅɪᴍᴇɴᴛɪᴄᴀᴛᴏ...» •Scrittrice: @k0sunshine Instagram: @k.__sunshine Capitoli: 10 Lunghezza capitoli 800/1000 parole a capitolo Protagonist...