𝟓

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05 ; baci nella pioggia

mentre i ragazzi avevano deciso che giocare nella pioggia sarebbe stato divertente per il loro giorno libero, jeongin si era seduto su degli scalini lì vicino insieme a minho, che era malato. ma come minho, non voleva bagnarsi. preferiva guardare gli altri divertirsi per un po'.

avrebbe voluto fare il replay della caduta di chan, la scivolata di hyunjin sul cemento che l'ha portato a spingere woojin. woojin che come risultato cadeva e portava con sé felix.

"sarei potuto morire!" felix gemette accarezzandosi il braccio su cui era caduto.

"ingoia il rospo, bambino." disse woojin, alzandosi da terra.

anche se avrebbe potuto guardarli per tutto il giorno, i suoi occhi si spostarono verso jisung. il ragazzo stava girando, schizzando nelle pozzanghere, alzando le braccia in aria e lasciando che le gocce colpissero il suo corpo.

come poteva qualcuno essere così bello?

jeongin aveva notato i suoi ovvi sguardi, quindi diede una pacca sulla spalla del ragazzo. "hyung. stai di nuovo fissando jisung."

minho alzò le spalle, "lo so. non è illegale, quindi lo farò per tutto il giorno."

l'espressione di jeongin cambiò alla risposta di minho. guardando jisung, tutto ciò che faceva era sorridere, girare, calciare dell'acqua dalle pozzanghere per poi cercare di non cadere. cosa c'era di così emozionante? erano cose da adulti o stava impazzendo?

"minho hyung. ti piace jisung?"

minho sbatté le palpebre un paio di volte prima di rispondere. la sua testa volta verso jeongin, annuì. "mi piace tanto. neanche piacere, più amare."

"sei davvero diretto. perché non dici a jisung che lo ami?"

minho sospirò, "perché non tutti provano lo stesso, sai?"

jeongin annuì alla sua risposta, lo capiva. ma sentiva che la loro relazione potesse essere di più. "hai ragione, non sono affari miei."

"è tutto ok jeongin, un giorno anche tu ti innamorerai di qualcuno. e realizzerai che non è facile."

mentre jisung guardava i due ragazzi sulle scale a fare conversazione. non sapeva cosa fosse, ma qualche volta minho e jeongin gli lanciavano qualche occhiata, il che era strano.

ma la cosa ancora più strana era che nella sua mente continuava a ripetersi la stessa scena. era vivida, così chiara che sembrava reale. e non riusciva a pensare ad altro.

erano minho e lui. uno di fronte all'altro.

mentre si baciavano sotto la pioggia.

non capiva perché continuava ad immaginarlo. era strano, irritante. voleva che finisse, ma l'idea di baciare minho non lo disturbava.

oh aspetta. pensò. questa è davvero una cosa da gay.

ma non riusciva a smettere di mentire a se stesso. anche se fosse stato gay, chi non avrebbe voluto uscire con minho? o pensare di baciarlo?

quel ragazzo era letteralmente la definizione di etereo.

ma l'immagine era chiara. jisung guardò dritto negli occhi di minho. il ragazzo più grande sorrise leggermente, le labbra socchiuse e le mani sulle guance di jisung. si sporse lentamente, jisung chiuse gli occhi sentendo un caldo tocco contro le sue labbra. la mano di jisung afferrò la maglia di minho, mentre la mano di minho spingeva jisung dal collo per approfondire il bacio. durò qualche secondo finché scomparve e rimase solo lui sulla neve.

e non poteva mentire, gli era piaciuto. ma l'avrebbe mai detto? no.

perché era una cosa da gay.

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