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Ethan's pov

Fisso il soffitto bianco della mia stanza. Non posso fare a meno di pensare a ciò che ho visto. Il suo sorriso genuino mi spunta sempre davanti agli occhi, e sapere che non sono stato io a procurarglielo mi fa star male. Il mondo per me è sempre stato nero, pieno di dolori, e questo è uno dei tanti motivi del mio dolore.

È così sbagliato amare qualcuno che non si può e non si potrà mai raggiungere?

Decido di andare a fare una doccia. Magari così facendo questi pensieri che sto avendo se ne andranno via, anche se ne dubito. Ormai quelle immagini popolano la mia mente gettandomi nell'oscurità più assoluta.

Mentre il getto d'acqua calda mi bagna la schiena nuda ripenso a quando lei mi ha stretto la mano. Le nostre dita si erano intrecciate e per un attimo mi era sembrato di essere solo con lei, come se al mondo ci fossimo solo noi due.

A ripensarci ora mi viene da prendermi a schiaffi. Come sono potuto essere così cieco?

Sono solo uno scemo che non è riuscito ad ammettere di amare Emma. Lo urlerei ora, ma a che cosa servirebbe? Ormai lei sta con Max. È felice, anche senza di me.

Non appena finisco la doccia, mi asciugo, mi vesto ed esco di casa.

Ormai è notte fonda. Non ho idea di che ora sia, ma so che l'unica cosa che può aiutarmi ora, oltre al fumo, è l'alcool.

Mi dirigo immediatamente verso il locale più vicino e ordino un drink al bancone. La musica rimbomba, l'odore d'alcool è forte, ma non è nulla in confronto all'odore del fumo.

Non appena mi viene servita la mia bevanda, la mando giù in un sorso e mi dirigo verso l'area fumo. Mi appoggio al muro del locale, prendo una sigaretta, ma al posto di accenderla sussulto e la faccio cadere a terra. Mi è ritornata in mente la promessa che ho fatto ad Emma e mi sento uno schifo per averla infranta.

Poggio la testa contro il muro e guardo la luna che splende in cielo. Ma perché non smetto di pensare a lei? Sono talmente ammaliato da lei da non poter fare a meno di pensarla?

Non posso continuare a fare così. Esiste un modo per poter rimuovere ciò che provo? Non posso semplicemente dimenticarmi di lei?

Perché al solo pensiero mi viene da urlare di non farlo?

Perché l'amore fa così schifo in questo momento?

Sospiro per poi accendermi un'altra sigaretta ed uscire dal locale. La testa mi sta esplodendo di domande e l'unico modo che ho per calmarmi è fumando.

"Ethan? Sei davvero tu?"

Il mio battito cardiaco si ferma, e come un bambino tento di nascondere la sigaretta, che ho in mano, dentro la manica, e come uno scemo mi dimentico che è accesa e quindi mi brucio la pelle.

Mi volto verso di lei facendo finta di niente.
"Emma! Che ci fai in giro a quest'ora?" Chiedo facendo il sorriso più falso di tutta la mia vita.

"Ti avevo visto passare davanti a casa mia con la coda dell'occhio, e ho voluto verificare." Proprio ora mi accorgo di essere davanti a casa sua. Merda. "Che ci fai in giro?" Mi chiede curiosa sorridendomi.

Il mio cuore ha appena dato una festa dentro al mio petto e sono stati invitati anche i polmoni ed il cervello. In poche parole il mio cuore martella il mio petto, il mio respiro si fa affannoso, come se stessi correndo ad una velocità mai vista, mentre il mio cervello ha completamente smesso di funzionare. Sembra quasi che Emma lo faccia apposta.

"Passeggiavo. Come ti ho già detto una volta, la notte non va sprecata." Dico alzando lo sguardo verso la luna per non vederla riflessa nei suoi occhi. "Come mai questo interrogatorio piccoletta?" Chiedo. "E perché sei uscita, in fondo potevi semplicemente rimanere in camera tua ad osservarmi." Dico voltandomi di nuovo verso di lei con un sorriso maligno sul viso. "Hai per caso bisogno di me?" Chiedo mentre lei alza gli occhi al cielo ed incrocia le braccia.

"Diciamo solo che volevo assicurarmi che stessi bene." Dice. "Oggi dopo la partita sei scappato via senza spiegarmi il perché."

"Ti ho detto che avevo un impegno mi pare." Rispondo mentre dentro di me so di essere stato scoperto. Sa che c'è altro, dimentico sempre che Emma è molto sveglia, e che è un'impicciona che si preoccupa degli altri.

"Alle sette di sera?" Chiede alzando un sopracciglio scettica.

"Stai forse dubitando di me?" Chiedo mentre sento il bruciore della sigaretta aumentare. "O-ora devo proprio andare a casa."

"Ti accompagno."

"Non ce n'è bisogno."

Lasciami andare Emma.

"Perché mi stai allontanando?" Mi chiede con espressione triste. No, ti prego non guardarmi così. "Ti ho fatto qualcosa forse?"

"Non hai fatto nulla. Sono io che ho fretta di tornare a casa. Sai, mia madre-" Non faccio neanche in tempo a finire la frase che Emma mi interrompe.

"Lo senti anche tu quest'odore di fumo?" Mi chiede guardandosi attorno.

"Magari c'è qualcuno che sta fumando qui vicino..." Devo andarmene, e subito.

"Ethan sembri agitato..."

"Devo andare, davvero. Ciao piccoletta!" Tento di andarmene, ma lei mi afferra per il cappuccio della giacca e mi ferma.

Sfortunatamente, dato che non sopporto più il dolore che mi provoca, lascio cadere la sigaretta a terra.

Emma molla il mio cappuccio e raccoglie la sigaretta che è finita a terra.

"Ethan..." Dice in tono triste e sconvolto per poi venire davanti a me per guardarmi negli occhi. Abbasso lo sguardo consapevole di averla delusa.

"Lasciami in pace piccoletta." Rispondo sorpassandola. Fa male fare questa cosa, ma che cosa dovrei fare? Sopportare la vista di lei delusa, che è ancora peggio?

"Ethan! Hai fatto una promessa!" Mi urla dietro mentre io riprendo a camminare fingendo che non me ne importi niente di lei.

Spero che mi lasci in pace, che cominci ad odiarmi, magari così facendo cambieranno i miei sentimenti e non mi sentirò più uno schifo ad amarla. Potrò continuare a vivere nel mondo nero che ho attorno da sempre e la dimenticherò presto.

"Ethan! Guarda che comincio a fumare!" Urla.

Mi volto verso di lei. Non può farlo. La vedo mettersi la sigaretta tra le labbra ed intervengo subito. Vado da lei e le strappo via la sigaretta prima che prenda un tiro.

"Non fare la sciocca. Tu odi il fumo."

"Perché hai infranto la promessa?" Mi chiede e noto solo ora che i suoi occhi umidi.

"E a te perché importa tanto? In fondo è solo una delle tante promesse che le persone infrangono." Dico buttando la sigaretta a terra per poi spegnerla con la suola della scarpa.

Rimane in silenzio. In fondo cosa dovrebbe dire? Cosa mi stavo aspettando? Che dicesse che le importa di me? Che in fondo valgo un po' per lei?

Sono solo illusioni queste. Lei ha Max. Non le potrà mai fregare di uno come me... E anche se la cosa fa male, la accetto.

"Perché..." Comincia a dire con una flebile voce sorprendendomi. "Cavolo, ma come fai a non capirlo? Perché ci tengo a te!"

Chissà perché il mondo si è appena colorato...














Spazio autrice:
Il mondo di Ethan si colora. ♥️
Che ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere tutto come sempre.
A presto cari lettori!

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