Grazie mille a tutti per i commenti, gentilissimi! :D
***
Continuarono a baciarsi, accarezzandosi e stringendosi. Alternando baci a sorrisi e a risatine sommesse quando le mani sfioravano zone particolarmente sensibili.
Raimundo le aprì il mantello, che fece cadere subito a terra. Un pezzo in meno di corazza che era riuscito ad eliminare "Devo confessarvelo, signora, è da un po' che non frequento l'alta società, ma tutti gli strati di vestiti che portate sono quantomeno poco pratici".
Francisca sorrise e gli mormorò contro le labbra "Nulla è mai stato facile per noi, ma il premio finale ti assicuro che sarà soddisfacente".
Raimundo rise "Ohh, come potrei mai tirarmi indietro, allora, mia signora?" e la baciò, stringendola a sé ed indietreggiando verso il letto.
Francisca fece scivolare le mani tra di loro e iniziò a sbottonargli il gilet, stanca di dover ancora avere delle barriere tra loro, anche se fatte di stoffa.
Raimundo non riusciva a smettere di sorridere. Sembrava come se si trovasse in un sogno, uno dei tanti che aveva avuto nel corso degli anni, ancora un po' incerto se fosse davvero tutto vero o no. Quando lei riuscì ad aprirgli il panciotto, l'aiutò a toglierlo e a lanciarselo alle spalle, ritornando subito dopo a stringerla a sé e a baciarla.
Francisca gli strinse il viso tra le mani e si fece spingere ancora indietro, sentendo poco dopo il letto dietro le ginocchia e perdendo l'equilibrio, finendo entrambi sul materasso.
Non smisero un attimo di baciarsi, troppo persi nel momento per prendere fiato per più di uno o due secondi. Raimundo fece scivolare una mano lungo il suo fianco, arrivando lungo la coscia e facendole piegare il ginocchio contro il proprio fianco, stringendosi ancora di più a lei.
Francisca gemette e si staccò da lui, guardandolo negli occhi. Si fissarono per alcuni lunghi secondi, quasi come se si stessero vedendo lì per la prima volta. Lei alzò una mano e gli accarezzò il volto, concludendo la sua carezza dietro il suo collo, e gli sorrise, mormorandogli senza fiato "Ciao".
Raimundo sorrise e le mormorò contro le labbra "Ciao" baciandola delicatamente "Devo chiedervi una cosa, signora" le disse serio.
"Che cosa?".
"Come faccio ad aprire questo maledetto corpetto?".
Entrambi risero e Francisca rispose "Nonostante gli anni, lasci ancora a desiderare in questo campo. Ma, per tua fortuna, adesso li fanno con le cerniere" e si spostò di fianco per fargliela vedere.
Raimundo non perse tempo ad abbassargliela e, con non poche difficoltà, riuscirono a sfilare via quel pesante vestito, lasciandola finalmente in intimo e sottogonna, quest'ultima facendo poco dopo la stessa fine del vestito. Raimundo si prese qualche momento per osservarla, beandosi di quella vista che gli era stata celata per troppo tempo. Era bella, era sensuale proprio come se la ricordava. La sua osservazione si concluse sui suoi occhi, perdendosi in quelle pozze scure e non riuscendo a non baciarla di nuovo. Lei si abbandonò al suo bacio e poi riuscì a far ruotare entrambi, finendo sopra di lui. Piano piano si sistemarono meglio sul letto e lei riuscì a svestirlo lentamente. Ogni indumento che lei tirava via, veniva suggellato da una scia di baci, annientando ormai gli ultimi strascichi di forza di volontà che gli erano rimasti.
Quando riuscì a sfilargli anche i pantaloni, Raimundo approfittò del momento in cui lei si voltò per gettarli a lato del letto per mettersi seduto ed afferrarle i polsi, mormorandole a poca distanza dal volto "Permettete?" e, detto ciò, ruotò entrambi, finendo su di lei.
A Francisca scappò un gemito di dolore e Raimundo si fermò subito, guardandola negli occhi "Che succede? Ti ho fatto male?".
Francisca ridacchiò e disse "No, no. È questo cappello e questi fermargli nei capelli".
Raimundo sospirò, tranquillizzandosi, avendo temuto di averle potuto fare in qualche modo male, e le scivolò a fianco, aiutandola a districare dai suoi capelli il cappello e cercando di eliminare tutti i fermagli utilizzati per tenerle sù l'acconciatura.
"Ti ho sempre preferita così, con i capelli sciolti. Mi erano mancati. È un peccato tu li tenga sempre legati..." Raimundo le disse, passandole più volte le mani tra i lunghi capelli, assicurandosi di non essersi dimenticato nessun fermaglio.
"Credevo fosse impossibile per te diventare più sdolcinato di quando eri giovane, ma devo ricredermi" Francisca lo prese in giro, sorridendo.
Raimundo fece una faccia sbalordita "È un'offesa la vostra, signora? Trattate male tutti quelli che vi fanno i complimenti? Dovrò ricordarmene in futuro".
Francisca fece scivolare una mano dietro la sua nuca e lo avvicinò a sé, baciandolo profondamente. Quando si staccarono, notando la sua espressione quasi intontita, gli disse "È qui che ti sbagli, non è da tutti vedermi così".
Raimundo sorrise malinconicamente "Non lo era nemmeno per me fino a qualche ora fa".
Francisca si fece improvvisamente seria e lo fissò, accarezzandogli il collo "Ahimè, no, Raimundo... Ahimè, no" mormorò con un tono così addolorato che Raimundo sospirò e la strinse a sé, poggiando la fronte contro la sua.
"Potremo mai dimenticare tutto? Tutto quello che ci siamo detti? Il male che ci siamo fatti?" Francisca gli chiese quasi disperatamente.
Raimundo si maledisse per aver fatto calare di nuovo quell'alone di incertezza e dolore su di loro. Scuotendo la testa, sospirò, volendo essere il più sincero possibile "Non lo so. Non lo so, davvero. Ma..." si fermò, volendo che lo guardasse negli occhi "Abbiamo sofferto tanto. Tanto, Francisca. Per anni, mi sono maledetto per non aver fatto niente per evitare tutto quello che è successo. Per non averti fermata dallo sposare quel maledetto, per non aver pensato di convincerti a scappare insieme e non tornare più".
Francisca lo interruppe, sull'orlo delle lacrime, stringendolo a sé "Siamo stati entrambi. Entrambi potevamo fare qualcosa e il nostro orgoglio e la nostra codardia ce l'hanno impedito".
Raimundo le accarezzò i capelli e continuò "Sono passati tanti anni, abbiamo vissuto tante esperienze... tante brutte e dolorose... ma se siamo qua, se oggi ci troviamo in questa stanza, in questo letto... insieme, di nuovo noi e senza barriere... Io voglio credere che sia per mano di un destino che finalmente vuole vederci uniti dopo tante battaglie" concluse con le lacrime che gli scorrevano sul viso.
Francisca si mise a piangere e affondò il viso nel suo collo, non sapendo cosa dire a quelle sue parole.
"Amore mio..." Raimundo mormorò, aspettando che lei alzasse il viso e lo guardasse, asciugandole nuovamente le lacrime "Almeno per ora, non pensiamo a nulla... Pensiamo a noi, pensiamo che per stasera, in questa stanza, ci saremo solo io e te... il resto del mondo fuori... Cosa succederà domani, lo affronteremo insieme... Ne parleremo insieme" le disse con foga, volendo che capisse che era serio, che lo voleva davvero. E, quando la vide annuire, continuò "Basta farci del male, Francisca... Basta essere egoisti e non avere fiducia l'uno nell'altra... Domani saremo ancora insieme e, allora, penseremo e discuteremo di cosa ci aspetterà fuori da quella porta. Ma per ora..." e la baciò profondamente, suggellando le sue promesse nel mondo più bello che conoscesse.
Continua...
***
Ora, piccola domanda :) Volete leggere la parte del "raipapolvo" o salto? :)
![](https://img.wattpad.com/cover/175921328-288-k978876.jpg)
STAI LEGGENDO
Come un fulmine a ciel sereno
FanfictionUna piccola fanfiction la cui idea mi è balzata in testa dopo aver visto una scena tra Raimundo e Francisca (questa, nello specifico: https://www.youtube.com/watch?v=U-mi2NO63_A&t=0s&list=FLSMbmMLxbEedLf9nxhvkcUQ&index=10 ). Beh, spero vi piaccia :D