They don't know about us (Larry)

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INTRO.

Erano li, il resto non contava. Quella stanza, quel divano, quelle pareti che continuavano a raccontare e a ricordare le emozioni trasudate e consumate. Nessuno sarebbe stato in grado di rivivere quei momenti passati, Harry seduto con le spalle al muro e i riccioli che gli cadevano fra le mani e le lacrime che toccavano terra ripetutamente. Mancava lui, insistentemente. –Dov’è ora?- era quella la domanda che vacillava in continuazione tra i suoi occhi gonfi di ricordi e tante speranze perdute,eppure la risposta era li, evidente ad entrambi. Non poteva esserci alcun futuro, alcun amore incondizionato, alcuna speranza per entrambi.

“–C’avevo creduto cosi’ tanto fino a mentire a me stesso- “continuava ad urlare fra se e se. Ormai senza forze decise di alzare lo sguardo e le sue magnifiche iridi verdi  incontrarono cio’ che non si sarebbe mai aspettato. Lui era li davanti a sè, sembrava irreale eppure era li in piedi con il suo bellissimo sorriso, il piu’ bello che potesse mai regalare, e quel sorriso era solo per lui. Si avvicino’, lo prese per mano e lo portò accanto a se non pronunciando alcuna parola, erano gli occhi a parlare in quel momento. Porto’ le sue braccia intorno al suo collo e avvolse il corpo di lui in un abbraccio che pareva interminabile. I loro occhi si immersero nuovamente l’uno nell’altro e fu solo allora che le parole di Louis fuoriuscirono con la stessa delicatezza di una madre mentre culla il suo piccolo tra le braccia,:

-“Sono qua, con te, per te”- a quelle parole il rossore alle goti di Harry era palesemente apparso, facendo fuoriuscire quelle fossette tanto amate, che oramai erano perdute da un po’ di tempo. Nuovamente Louis prese parola, ma queste furono piu’ forti:

“-La Modest non ha potuto non notare la tua fuga dall’intervista,dobbiamo prendere una decisone e questa dovrà essere definitiva.”Harry penso che un ferro bollente in gola facesse molto meno male di queste parole ma questa volta tocco’ a lui parlare, ma fuoriuscirono solo lacrime amare ed aspre spezzate dai singhiozzi interminabili; prese fiato e sedendosi su quello che era fino a poco tempo fa il loro ‘letto dei ricordi’ stofinò le mani sui suoi jeans neri strappati,e solo allora fuorisci  la sua voce spezzata e roca mangiata dalle continue lacrime:

“ –Scusami Lou, e’ solo che non..non riesco piu’ a sopportare tale ipocrisa. Ti ricordi quant’era bello ai tempi di XFactor? Semplici e puri sorrisi, ed ora? Pianti, pianti e pianti. Basta non posso continuare cosi’. Okay, cantare e’ tutta la mia vita ma da questo ne sto solo venendo meno io. Mi stanno mangiando dentro piano a piano, mi stai divorando tu stesso lentamente, e la cosa peggiore e’ che non te ne rendi neanche conto. Siamo pur esseri umani e soffriamo tutti, ma qua soffro solo io. Tu esci con Eleonur mentre io resto nell’hotel a pensare quanto sarebbe bello se al posto suo ci sarei io. Ma tu ci pensi mai a un futuro con me Lou? Ci pensi? Beh io si ogni santo giorno, anzi ci pensavo ogni santo giorno ma ormai è da un po che non vedo più niente. Solo lacrime. Le MIE lacrime.”

Finito il discorso Harry si alzò e inizio a correre verso il primo bar. Louis era rimasto lì, fermo a guardare ciò che una volta era suo scappare via.

Nota da scrittrice:

Allora ciao a tutte ragazze. Questa storia l'abbiamo scritta io e la mia amica Elisa. Spero vi piaccia metteremo presto il nostro 1° capitolo. Fateci sapere cosa ne pensate con un commento quì sotto per favore:)

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