Capitolo 13

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Tutte le persone nello studio aspettavano la mia risposta con ansia, ma quando aprì bocca da essa non uscì niente se non una parola strozzata. Chiusi gli occhi e guardai Harry che a sua volta mi stava guardando e, nel suo sguardo vidi il panico. Aveva paura che mi tirassi indietro, e lo stavo per fare fino a due minuti fa ma poi guardandolo mi resi conto che non potevo più andare avanti così. Lo amavo, dio se lo amavo e per lui farei di tutto, così senza accorgermene le parole uscirono da sole dalla mia bocca:

“La storia tra me e Eleanor era tutta una cazzata. Non sono mai stata con lei, se non perché ero obbligato. Non la amo e non l’amerò mai. Era tutto un contratto con la Modest che lei firmò appena la band si creò e io all’inizio non ne seppi niente ma poi dovettero dirmelo e io andai fuori di testa. Comunque adesso devo dirti il motivo principale per cui io sono qui, anzi noi siamo qui e non mi interessa se succederà il putiferio, devo pensare a me e alla mia felicità. Alla nostra felicità.” Il produttore mi guardava con la bocca aperta e dando un’occhiata ai ragazzi vidi che tutti sorridevano tranne Harry che aveva le lacrime agli occhi. Oh amore mio “IO E HARRY STIAMO INSIEME ORMAI DA 4 ANNI. Sono stati i 4 anni più brutti della mia vita ma aspettate non saltate a conclusioni affrettate. Ero felice della band e del nostro traguardo ma non ero del tutto me stesso, e stavo male quando non potevo abbracciare o almeno sfiorare Harry.Ci siamo nascosti per 4 anni ma adesso siamo stanchi. Stanchi di nasconderci e di stare con persone che non vogliamo. Io voglio lui, e lui vuole me. Ci amiamo, q quindi questo e tutto.”

Sapevo che adesso la Modest ci avrebbe fatto il culo ma non mi importava, non ora che ero felice dopo tanto.

Nello studio tutti iniziarono a battere le mani, e delle fan gridavano: “CAZZO L’HO SEMPRE SAPUTO FINALMENTE.”

Il produttore ci stava fissando ancora a bocca aperta ma si ricompose subito. Harry mi guardava con gli occhi pieni d’amore e dio mio avrei voluto baciarlo ora, ma non lo avrei ancora fatto.

Dopo che il pubblico si calmò  il produttore riprese parole:

“Sono davvero felice per voi ragazzi e mi dispiace che abbiate dovuto aspettare tutto questo tempo. I menagent sanno di questa vostra scelte?”

Questa volta prese parola Harry che mi ritrovai accanto.

“No, non lo sapevano fino a due secondi fa e sappiamo già che si scatenerà il putiferio ma non c’importa. Abbiamo preferito parlarne con i ragazzi perché nella band ci sono anche loro e tutti erano d’accordo quindi oggi abbiamo detto tutta la verità e non potrei mai essere più felice.”

Harry mi guardò mi prese la mano e me la strinse. Avevo bisogno di lui sempre.

L’intervista continuò tranquillamente con altre domande e arrivò così il tempo di andarcene. Il presentatore ci salutò e ci augurò un’immensa fortuna soprattutto a me e a Harry. Stavo per uscire quando Harry mi prese per mano mi fece girare e in me che non si dica mi ritrovai le sue labbra sulle mie.

Pov. Di Harry

Avevamo detto tutto finalmente. Ero l’uomo più felice del mondo, dopo tanto tempo. Volevo baciare Louis ma non mi sembrava il caso e il motivo non lo sapevo, quindi dopo aver salutato il presentatore gli presi la mano lo feci girare e lo baciai davanti a tutti. Sapevo che Louis si sarebbe incazzato ma non m’importava avevo bisogno delle sue labbra sulle mie.

Quando ci staccammo guardai Louis negli occhi e vidi tutt’altro che rabbia. Era felice, e grazie signore per averci risparmiato un litigio non l’avrei sopportato, non ora che tutti sapevano la verità.

….

Arrivati in Hotel io e Louis avevamo deciso di andare con gli altri a festeggiare, così andammo in camera nostra per sistemarci ma, quando aprimmo la porta ci trovammo Paul seduto sul nostro letto che ci guardava con rabbia.

Io e Louis ci guardammo ma poi entrammo e con calma ci avviammo verso di lui. Erano passati oramai  10 minuti e nessuno parlava quindi decisi di dire almeno qualcosa ma prima che apri bocca Paul prese parola:
“Siete degli idioti cosa vi salta in mente? La Modest è fuori di se ragazzi e chissà cosa succederà ma..” prima che continuasse Louis lo interruppe

“Paul sono 4 fottutissimi anni che sopportiamo, adesso non me ne frega un cazzo della Modest” e aveva ragione. D'altronde aveva ragione la maggior parte delle volte. Comunque Paul riprese

“Invece di parlare fammi finire e sta zitto. Come stavo dicendo tutti sono infuriati con voi ma non io. Siete felici e questo è l’importante. Sono fiero di voi ragazzi, ma dovevate almeno avvertire me.” Detto questo ci salutò e poi cammino lungo la porta per uscire. Io e Louis eravamo rimasti a bocca aperta, ci aspettavamo qualsiasi sfuriata ma non questo. Ma sapevamo che il vero casino doveva ancora arrivare, così decisi di fare la cosa migliore per entrambi.

Angolo autrici:

Ecco a voi il tanto atteso capitolo. Spero vi piaccia e se è cos' commentate e votate! Vi avverto manca davvero poco alla fine del libro. Passate a leggere "Sei qui" di Elisa l'altra autrice di questo libro. A presto:*

They don't know about us (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora