Capitolo 4

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CAPITOLO 4:

Dovevo liberargli la mente, ma come? Non ero mai stata una ragazza dalle grande inventive, ero piu’ quella timida che acconsentiva, ma questa volta dovevo farmi venire in mente qualcosa. Senza pensarci due volte sillabai un: -Hazz accosta e scendi, oggi tocca a me guidare- tutto quel mio spudorato coraggio del momento mi spiazzò, ma non quanto spiazzò il ragazzo ancora immerso nei suoi pensieri. Non passarono molti secondi quando vidi i suoi occhi puntati contro i miei in cerca di una spiegazione alla mia richiesta, ma una risposta non c’era. Avevo il suo sguardo, i suoi occhi di una tonalità alquanto scura rispetto al solito, addosso che mi scrutavano ogni centimetro del tessuto della camicia a quadri che non smettevo di torturare da qualche minuto. Aprì la bocca e con gli occhi poggiati sulle mie mani nascoste dalla maniche della camicia, speravo che ne uscisse una voce sicura e nitida ma ciò che riuscì a dire fu solo un: -Non sono così male alla guida, e poi tu non sai dove voglio portarti- girai lo sguardo verso di lui incontrando quegli occhi che rianimavano le maledettissime farfalline nello stomaco. Si tolse la cintura che lo proteggeva, accostò la macchina dalla corsia e aprì lo sportello,così facendo scese dalla macchina. Mi ritrovai al sedile del guidatore e non sapevo che fare,dove andare, l’ansia percorse velocemente dalle mani alle gambe, ero tesa come una corda di violino e me lo si poteva leggere chiaramente in faccia e quel mio spudorato coraggio di pochi minuti prima aveva deciso di rinchiudersi nuovamente in me. Merda. Senza pensarci troppo, accesi nuovamente la macchina e partì. Volevo solo sapere a che stesse pensando.

Pov. Di Harry

Forse andare a prendere Taylor non è stata una brutta idea. Mi fa pensare a tutto ma non a lui.

“… e poi tu non sai dove voglio portarti” ha detto, infatti non lo so ma spero sia un bel posto.

 Dopo quella frase nessuno parlò, e in quei minuti di silenzio riflettei molto. Ho pensato che alla fine Taylor non è una brutta ragazza anzi è bella, solare, simpatica e dolce; So che lei ha una cotta per me glielo si legge in faccia, e forse non sarebbe male dargli un’opportunità. Ecco questa è la mia conclusione: devo provarci con Taylor, devo “dimenticarmi” di Louis tanto lui è felice con Eleanor, quindi perché io non posso? Ancora perso nei miei pensieri non mi accorsi che Taylor mi stava richiamando da più di dieci minuti per dirmi che eravamo arrivati, allora scesi dalla macchina e guardandomi intorno mi accorsi che non avevo la minima idea di dove eravamo.

-“Dove siamo?” chiesi

“Sai se devo essere sincera non lo so nemmeno io. Ho visto questo posto e ho pensato che potrebbe piacerti, e poi fra un po esce il tramonto e potremmo guardarlo che ne pensi?”

Era un’idea strana perché di solito i ragazzi dicono queste cose alle ragazze ma non m’importa mi piace come idea, quindi annui solamente.

Stavamo parlando del più e del meno da ormai 20 minuti, quando gli feci questa semplice domanda

-“Tay che ne dici di frequentarci?”

 Angolo autrice: Diteci che ne pensate grazie:)

They don't know about us (Larry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora