Non può farlo John?

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Mie care Queenies, prima di lasciarvi alla lettura del decimo capitolo, volevo annunciarvi che dalla prossima settimana pubblicherò una nuova storia "At the Sugar Shack", sempre con Brian e Lilibeth come protagonisti. Sperò sarà di vostro gradimento! Buona lettura e grazie.
Manuela-Rhapsody

Brian P.O.

-Eh... Ehi Rog, siamo qui- gli sussurro -Abbassa la testa-

Roger china il capo e posa il suo sguardo scetticamente incredulo su me, Freddie e John che siamo inginocchiati ai suoi piedi non per idolatrarlo come una divinità, cosa che sotto sotto gli farebbe pure piacere, ma perché cercavamo invano di spiare dal buco della serratura cosa stava succedendo nella stanza di Madame Catherine.

-Ma... ma che diavolo ci fate qui per terra?- ci domanda lui stralunato mentre io e gli altri riacquisiamo la posizione eretta -Vi sembra questo il momento di giocare a nascondino?-
-Ah, noi giochiamo a nascondino?- replica nervoso Freddie, intento a scrollare la polvere depositatasi sul suo pantalone bianco come il ghiaccio -Tu ci hai fatto aspettare tre ore qui per terra e noi staremo giocando a nascondino?-
-Ma che ci posso fare se quella... se quella non si addormentava- tenta di giustificarsi lui.
-Come? Ma se ti ho dato una fialetta di sonnifero colma fino all'orlo?- replico io, ferito nel mio orgoglio di piccolo chimico.
-Il problema Brian- mi risponde Roger -E' che la Madame Catherine non aveva proprio intenzione di offrirmi da bere.. capisci?-
-Ah... capisco...- annuisco -Hai fatto colpo amico mio, direi che da domani puoi puntare anche sulle cinquantenni- lo prendo in giro, ogni tanto questa soddisfazione devo pur togliermela.

Roger stringe il pugno della mano destra, chiude gli occhi per alcuni secondi e quando li riapre: -Ringrazia il cielo che siamo qui dentro e in questo casino colossale, altrimenti...-

Sorrido, Roger è davvero buffo quando si arrabbia -Si, certo- ribatto, sospirando con finta accondiscendenza -Ora andiamo a cercare questa cassaforte che è meglio-
-Si, andiamo che è meglio- conclude Roger e segue me e gli altri nella camera di Madame.

Non appena però varco la soglia della stanza mi guardo intorno e lo sconforto in me prende subito piede.

-Ma quanti quadri ci sono qui dentro?- mi domando ad alta voce e la mia mano destra si posa istintivamente sulla mia fronte -Io non avrei mai immaginato che...-

Mi volto verso John e Freddie, ancora più sbalorditi del sottoscritto, solo Roger non sembra mostrare alcuno sconvolgimento emotivo.

-Guarda che ho pensato la stessa cosa che stai pensando tu adesso quando sono entrato- mi fa -Però...- tentenna e si avvicina a me -... però siamo arrivati fin qui e dobbiamo portarlo a termine questo piano, non possiamo fallire. Tutti e quattro la troveremo questa maledetta cassaforte, a costo di... anche a costo di rinunciare al cenone della Vigilia-
-Ma si, Roger ha ragione- conviene Freddie, raggiungendomi anche lui insieme a John -A cosa serve un cenone se un amico non è felice-
-Giusto- replica John -E poi... sinceramente io i miei suoceri non è che li sopporti poi così tanto...-

Ridiamo tutti e quattro, sereni come se questa brutta storia avesse abbandonato tutto d'un tratto la nostra mente.

-Su, a lavoro ragazzi- ci sprona Roger, dirigendosi verso un mobiletto da bar su cui svetta una bottiglia aperta di champagne -Io controllo sotto i quadri di questa parete, John tu occupati della parete di sinistra, Freddie di quella di destra e Brian di... di quella dove c'è il divano-
-Va bene capo- lo prendo ancora un po' in giro, ostentando un ossequioso saluto militare -Messaggio ricevuto-

Raggiungo il divano sul quale dorme beata Madame Catherine, appoggio le mani sui fianchi e analizzo bene la parete per cercare di capire, usando la ragione, sotto quale quadro potrebbe essere nascosta la cassaforte.

La Purezza del Cuore (A Brian May Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora