Non sapeva chi fosse quel... quella cosa... né tanto meno quale fosse il suo nome... quello che aveva pronunciato era uscito dalla sua bocca spontaneamente. Il rumore delle interferenze riprese, sta volta più forte e fece gridare la ragazza. Quando il rumore cessò, ella non alzò neanche lo sguardo.
«C-che cosa vuoi da me...?» chiese con un filo di voce.
Io posso darti il potere di cambiare...
La ragazza spalancò leggermente gli occhi ma poi sentì un incredibile scossa e poi buio.Si risvegliò di scatto nel suo letto completamente sudata e con il sangue che le colava dal naso. I raggi del sole filtravano dalla sua finestra simbolo che era già mattina. Non ricordava bene cosa aveva sognato ma si alzò e andò in bagno. Guardò per un po' il suo riflesso e i capelli che le arrivavano ai seni. Si guardò come se non si riconoscesse e poi di scatto prese le forbici e con un movimento deciso tagliò i capelli fino all'altezza del mento. Stessa cosa fece dall'altra parte.
Si vestì con tonalità più scure del solito ed uscì con uno sguardo abbastanza arrabbiato.Arrivò a scuola in poco tempo e alcuni si soffermarono a guardare il suo cambiamento. Le lezioni passarono in fretta e lei non ascoltò neanche una parola di quello che i professori dicevano. Per una volta nella vita si sentiva libera, forte come se il mondo potesse distruggersi con un suo schioccare delle dita.
La campanella suonò e le persone si affrettarono a uscire, ma Leila rimase al suo banco attendendo che le sue prede arrivassero.
Quando la classe fu finalmente vuota, il gruppetto di ragazzi si avvicino. Subito si fece avanti il capo dei tre, Jaice «Wow tesorino hai cambiato look?» disse provocando le risate da parte degli altri due. «Nulla di particolare...» rispose la ragazza con tono freddo.
Si alzò e mise lo zaino su una spalla per poi dirigersi verso la porta. La mano di Jaice si posò sulla spalla della ragazza «Ma come... vai via? Non dimentichi del nostro conto in sospeso?» rispose il ragazzo mordendosi un labbro.
«Oggi non farai nulla Jaice» il ragazzo sussultò e mollò la presa sulla spalla di Leila.
Ma gli altri due si misero davanti alla porta.
La ragazza li guardò fredda e poi spostò il suo sguardo su Jaice, senza voltarsi del tutto.
«Non credo che tu possa andartene in questo modo tesoro...» disse ghignando. Ella si voltò completamente verso il ragazzo e lo fissò per un po'.Si sentì un colpo secco, il volto del ragazzo si girò bruscamente di lato, mentre la mano della ragazza bruciava leggermente per il rapido movimento. I due scagnozzi del corvino, scattarono verso la ragazza ma ella fu più veloce e si sposto.
Prese il primo per i capelli e lo scaraventò via contro al muro. Dopodiché si voltò verso l'altro e gli tirò un calcio nello stomaco facendolo cadere in ginocchi.
Non ebbe il tempo di fare altro poiché due braccia possenti la stavano bloccando da dietro. Jaice. «LURIDA PUTTANA COME HAI OSATO?!» la ragazza tentò di liberarsi dalla presa di Jaice ma lui era troppo forte.
Di colpo tirò un calcio nelle parti intime del ragazzo facendolo cadere dolorante. Immediatamente si liberò dalla presa e tirò una ginocchiata sul volto del ragazzo che cadde a terra svenuto.Leila rimase in piedi a osservare il suo operato, con un sorriso in volto... come se fosse soddisfatta. Ma qualcosa scattò, il terrore si impossessó di lei.
«Oh mio dio... che cosa ho fatto?» sussurrò mettendo una mano davanti alla bocca. Si guardò un paio di volte attorno e poi si mise a correre.
Uscì in strada correndo disperatamente verso casa sua...
Entrò in casa e dopo aver preso un grande respiro iniziò a calmarsi...
Calmati Leila... non è successo nulla stanno ancora bene infondo...
Quando il suo respiro si calmó un sorriso beffardo si formò sulle sue labbra... per un attimo ripensò al momento in cui aveva picchiato quei tre bulletti stupratori e concluse che la sensazione che aveva provato in quel momento è stata... piacevole.Il giorno dopo
Leila aprì gli occhi, infastidita dal sole e si soffermò a guardare il soffitto per qualche istante. Si sentiva strana... ancora più diversa da ieri.
Non riusciva a smettere di pensare alla sensazione che aveva provato ieri... e nella sua mente sorgeva spontanea una domanda.. cosa sarebbe successo se non mi fossi fermata?
Quando si rese conto di ciò che aveva appena pensato si alzò di scatto.
«sto impazzendo...»
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Eyeless Jack «•Hell•»
Random«Affronteremo insieme questo inferno» «...insieme...» Leila è una ragazza che da anni ormai ha allucinazioni su uno strano uomo dal volto bianco e privo di lineamenti, che veste uno smoking. Gli psicologi le hanno detto che soffre di schizzofrenia...