Capitolo 18

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Cara

Continuo a pensare a lui.  Non riesco a togliermelo dalla testa.

Le ore di teatro sono quasi finite. Non abbiamo fatto molto oggi.

Non vedo l'ora che suoni la campanella. Non vedo l'ora di riabbracciarlo.

Sento il suono della campanella e senza aspettare un secondovin più mi alzo, prendo lo zaino e me ne vado. Faccio un cenno con la testa a Bridg e Carol e loro mi chiedono di aspettarle, ma io non le do retta.

Mi precipito in corridoio, so dove ci incontreremo: all'entrata.

Scendo le scale, poi lo vedo.

Sta guardando fuori, ha una camicia blu e dei jeans. È perfetto.

Gli vado incontro e lo abbraccio.

Lyi mi stringe le braccia dietro la schiena e mi sussurra: << Mi sei mancata oggi>>.

<<Anche tu>>.

<<Ehehmm.. ci siamo anche noi>> dice Ansel.

Non avevo notato che anche Ansel e Neymar fossero qui.

Poi vedo scendere dalle scale Bridg e Carol che si lanciano a capofitto nelle braccia dei loro ragazzi.

Sorrido,  perché penso chr anche loro sobo felici come me.

Manca un'ora per mangiare, quindi potremmo fare qualcosa.

Ansel e Bridget si allontanano senza dire niente, Ney e Carol pure.

Rimaniamo solo io e Theo.

Solo noi due.

<< hey.. ho dimenticato il cellulare in camera, mi accompagni a prenderlo così poi andiamo al parco?>> dico a Theo.

<<Certo>> risponde.

Così ci dirigiamo in camera e apro la porta.

Dove sarà finito?

Lo cerco dappertutto,  poi mi accorgo che è sotto il cuscino. Lo prendo.

Quasi sbatto la testa mentre mi alzo.

Theo da dietro mi stringe le braccia in grembo e mi bacia il collo.

Poi io mi giro e gli baccio le labbra. Sono particolari: il labbro inferiore è più carnoso di quello superiore,  lo rende affascinante.

Ci baciamo più intensamente e mi spinge delicatamente sul letto.

Non voglio farlo, non adesso

Smetto di baciarlo, lui è di fianco a me.

<<Lo capisco se non..>> mi sussurra.  Poi mi sorride.

Ci baciamo ancora.

Rimaniamo tutto il tempo abbracciati dandoci baci ogni tanto e parlando di noi.

Poi arriva l'ora di pranzo.

<<Mi secca dirlo, ma ci dobbiamo alzare>> dice.

Così ci stacchiamo dal nostro groviglio di gambe e braccia e ci alziamo.

Io mi aggiusto i capelli allo specchio, prendo il cellulare e usciamo dalla porta.

Camminiamo tenendoci per mano.

Lui mi desidera.

Lo desidero anch'io.

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