Capitolo 30

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Cara

Sono mezzanotte e mezza e io sono in camera sdraiata sul letto mentre ascolto il racconto della serata di Carol.

Entra Bridget: ha un sorriso che si vede anche al buio.

<<Ragazze.. siete sveglie?>> sussura al buio.

Io e Carol ci alziamo dal letto, io mi metto seduta a gambe incrociate.

<<Si>> dico.

Bridget accende la luce.

<<Non sapete cosa mi è successo. . Ansel mi ha invitata in piscina e..>> dice Bridget.

Poi ci racconta tutta la storia, dall'inizio alla fine.  È elettrizzata.

Quando finisce,  guarda l'ora e si spaventa.

<<Ragazze .. andiamo a dormire>> dice mentre prende il pigiama e si cambia.  Poi spegne la luce.

Silenzio totale.

Mi addormento quasi subito.

Sogno tante cose confuse: Theo, i miei genitori, rose rosse, la ruota panoramica.

Mi sveglio a causa di un rumore. Guardo l'orologio : sono le 3.

Bridget e Carol stanno dormendo.

Poi sento un'altro rumore, è il rumore di una maniglia che apre una porta. La nostra porta.

Entra un ragazzo con delle cose in mano. Si avvicina.

È Theo. Ha dei vestiti in mano.  Suppongo siano per il giorno dopo.

<<Heeey.. ciao>> dico sussurrando.

<<Ciao. . Non riuscivo a dormire. . E mi mancavi>> mi dice a bassa voce.

Gli faccio spazio nel letto e lui si sistema di fianco a me.

Il suo corpo emana calore, non mi ero accorta di sentire freddo finché non è arrivato lui.

Mi bacia una guancia e mi stringe le braccia attorno.

Io appoggio la mia testa sul suo petto.

Ha addosso una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini.

Dopo qualche minuto di silenzio, sussurro:<<Anche tu mi sei mancato>>.

Dicono che verso le 3 e le 4 di mattina il corpo è al massimo della debolezza. Ma io non mi sento debole per questa teoria, io mi sento debole come del ghiaccio finissimo perché c'è lui che è forte abbastanza per entrambi.

La sua mano è sul mio fianco. È pesante e calda. Mi vengono i brividi.

Spero non se ne accorga.

Mi avvicino al suo viso e lo bacio.

Sono stanca e lo è anche lui.

Theo si addormenta quasi subito, lo capisco perché il suo respiro si regolarizza.

Mi mordo un labbro: è così bello quando dorme. Una bellezza particolare.

Poi mi addormento anch'io,  accanto a lui.

Sogno di rompermi in mille pezzi,  pezzi di vetro.

Mi sveglio allarmata.

Lo spazio di fianco a me è vuoto.

Theo se ne è andato.  Avrá avuto lezione presto.

Io invece oggi ho lezione alle 9.

Guardo l'ora : sono le 7:50. Tra dieci minuti suonerà la sveglia.

Mi aggrappo al cuscino.

Sento il suo profumo. Vorrei che non svanisse con il tempo,  così lo avrò sempre. Anche nei miei sogni.

Guardo sul comodino,  che é di fianco al mio letto.

Oltre ai miei libri e alla lampada c'è un bigliettino.  Lo prendo e lo leggo:

Buon giorno amore,

Se leggerai questo biglietto vuol dire che sarò giá andato a lezione, per cui ti auguro una buona giornata e spero tu abbia dormito bene.

Ti amo.

                                    T.

Grazie a lui la mia giornata inizierà magnificamente.

Passano quei 10 minuti e la sveglia di Bridget suona. Tutte si svegliano. Io mi alzo per far entrare un po ' di luce dalla finestra.

<<Ancora 5 minuti. . Ti prego>> farfuglia Carol.

<<Dai.. alzati dormigliona.. o faremo tardi per colpa tua>> la stuzzica Bridget.

Così Carol si alza, un po ' assonnata.

Io sono ancora alla finestra, appoggiata al muro.

<<Hey.. cos' è questo? >> dice prendendo il biglietto in mano.

<<Buon giorno..>> inizia a leggere.

<<Hey .. dimmelo>> dico mentre le corro incontro.

Lei cerca di evitarmi e di non farmi prendere il biglietto.  E intanto legge.

Appena glielo strappo di mano, lei aveva appena finito di leggere.

<<Theo è stato qua?>> mi chiede Bridget.

<<Si.. ieri notte>> dico nascondendo l'imbarazzo.

<<Avete fatto qualcosa. . Eee. >> dice Carol.

<<No..non abbiamo fatto niente. . Abbiamo solo dormito>> dico in tono un po ' severo.

<<Scusa. . Non volevo offenderti>> si scusa.

<<Non fa niente>> dico intanto che mi chiudo in bagno.

Mi faccio una doccia. Poi mi vesto e mi asciugo i capelli.

Esco dal bagno, prendo il mio zaino e dico:<<Io vado.. vi aspetto in classe. . Okay? >>.

Non aspetto una risposta e chiudo la porta.

Mi da fastidio quando toccano le mie cose.

Soprattutto quando sono molto personali. Cerco di dimenticarmi della faccenda e di pensare alla scuola.  Inizieranno a darci da studiare. Questo vuol dire meno tempo da passare insieme.

Non è giusto.

Mi manca.  Con lui mi sento bene.

Si.

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