Alle 8:10 Mick mi saluto e andò insieme a Mattia nella sala Ascari dove Mattia avrebbe presentato il nuovo pilota e avrebbe fatto un piccolo discorso.
Andai alla sala alle 8:15 e trovai un posto in prima fila, accanto a una ragazza, che non aveva aria da meccanica, e a un meccanico.
Decisi di presentarmi alla ragazza
«ciao, sono Lara, oggi è il mio primo giorno in Ferrari, piacere»
la ragazza si girò «Ciao, sono Giada, piacere mio»
«Sei la ragazza di Charles, vero?» domandai
«Si, come fai a conoscermi?»
«Da quando Charles è entrato nel Circus della Formula 1, ti ho iniziato a seguire su Instagram, sei una ragazza bellissima»
«Grazie» fece una piccola pausa «sai ti ho visto stamattina seduta con Mick, credo che tu gli possa interessare»
«Cosa?» ero incredula
«Si lo conosco da 3 anni, è simpaticissimo, e quando gli interessa una ragazza diventa sempre rosso e trema, poi quando conosce la ragazza finisce sempre per fare lo stupido e rubargli il cibo»
Risi «stamattina mi ha rubato un cornetto»
«Perfetto Lara, hai fatto colpo» disse lei ridendo.La presentazione inizió, ed entrò Mattia seguito dai due piloti.
Charles era sereno e pacato, Mick era nuovamente ansioso, spostava lo sguardo da destra a manca, poi posò lo sguardo su di me, gli sorrisi, lui ricambió il sorriso»
Quando arrivó il suo momento di parlare si sciolse e la sua ansia andò via.
Ero felicissima per lui.Dopo la presentazione i piloti uscirono con Mattia, e Giada, con il meccanico vicino a me, mi fecero fare il giro della fabbrica e del palazzetto.
Il meccanico si chiamava Francesco ed era il fratello di Giada, aveva 30 anni.
Mi portarono al mio armadietto e mi lasciarono lì c'erano anche altre donne che lavoravano nello stabilimento, ma noi eravamo sempre in minoranza rispetto gli uomini.
Avevano dai 30 ai 45 anni e ne conobbi 3: Ludovica, Raven e Priscilla.
Raven era la più giovane ed era fidanzata con Francesco, il fratello di Giada.Alle 10:20 andammo nelle nostre postazione lavorative, avevo una mia scrivania, come addetta meccanica e dell'aereodinamica della monoposto.
Incomincia i a buttare giù un bozzetto
Decisi che il giorno seguente avrei portato alcune cose da mettere sulla scrivania come modellini e raccoglitori.
Per ora avevo solo una lampada, delle matite, un blocco per disegni e il mio computer, con tanto di tavoletta per i disegni grafici.
Il tempo passò in fretta era ora di pranzo e andai alla mensa.Vidi di nuovo Mick, stava scrivendo qualcosa al telefono, presi della pasta e andai verso di lui.
Con lui c'era Charles, Giada, Raven e Francesco.
«Lara!» mi salutò Mick « ti stavo per scrivere un messaggio su instagram»
«ciao Lara» dissero gli altri apparte Charles, che ancora non mi conosceva, quindi presentaii, era come immaginavo: un ragazzo composto e solare. Stavo davanti a Mick e non faceva altro che sorridermi.
"adoro questo ragazzo" pensai.Alla fine della pausa Charles fece una proposta al gruppo
«che ne dite di andare a prendere un aperitivo al pub dopo il lavoro?»
«perché no» risposi
«si dai» rispose Raven
«ci andiamo subito dopo aver finito? » disse Francesco
«si altrimenti si fa tardi» concluse Charles.«Lara» Mick mi chiamò «ti va di andarci in bici? Ho visto stamattina che arrivavi in bici a lavoro»
«va bene» gli risposi.La giornata volò in fretta, andai allo spogliatoio femminile e feci una doccia.
Per fortuna avevo una maglia della scuderia e dei jeans di riserva nell' armadietto, uscì dell'edificio e Mick era già lì.Faceva freddo, ma per fortuna il locale era lì vicino, andare in bici un Mick era molto piacevole e divertente.
Arrivati ordinammo delle bibite e degli stuzzichini, io però presi uno Spritz analcolico e Mick fece lo stesso.
«ragazzi qui fanno un ottimo mojito» disse Raven
«nah se non mi trovo su una spiaggia non lo prendo un mojito» rispose GiadaC'erano 3 poltroncine e una poltroncina per due attorno al tavolo, io mi misi con Mick nella poltrona per 2, ad un tratto sentii che metteva il braccio dietro le mie spalle, non mi spostai, innanzitutto perché la poltrona era piccolina e poi ho pensato subito che mick stasse più comodo così.
Quella sera parlammo tantissimo, mi stavo divertendo davvero tanto, giocammo anche a biliardino e a carte.
Nota: Mick è molto scarso a giocare a carte.Alle 10, dopo aver pagato, lasciammo il locale.
Dopo aver salutato Raven, Giada, Charles e Francesco, Mick mi chiese «se vuoi ti accompagno a casa, per non lasciarti da sola.»
«Grazie Mick, ma non so dove abiti e non vorrei che tu faccia tanta strada poi per tornare a casa»
«nah tranquilla» mi rispose lui.Poco dopo essere saliti sulla bici, Mick iniziò a fare il buffone, facendo l'imitazione del suono della sua monoposto e facendo la telecronaca quando mi sorpassava»
«okay siamo arrivati a destinazione» stavo ancora ridendo per la quasi caduta di Mick.
«abiti qui?» rise «io abito al palazzo dopo»
«Ottimo, che ne dici domani mattina di farci una pedalata?»
«Ci sarò!» fece l'occhiolino
«allora notte» lo congedai, ma prima che potessi aprire il portone mi diede la buonanotte e mi stampò un bacio sulla guancia.Appena entrai nel mio appartamento ripensai alla giornata di oggi, alle nuove amicizie, al nuovo lavoro, alla nuova monoposto, ma ormai avevo un nome fisso in testa: Mick.
STAI LEGGENDO
Lost In You ||Mick Schumacher [in Revisione]
Fanfiction"Perché le stelle sono così belle?" domandai ammirata alla vista di quello spettacolo. "perché l'universo senza di loro non è un granché" rispose mick "e tu sei parte di loro"