thirty eight

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"apri questa fottuta porta!" colpì ripetutamente il legno ma jungkook non parve cedere.

lo sentì singhiozzare dall'altra parte e poi il silenzio. taehyung sospirò, stremato da quella situazione. cercò di mantenere la calma per quanto riuscisse e colpì di nuovo la porta, stavolta con meno forza. 

"apri jungkook." disse piano. "per favore." aggiunse poco dopo.

lo sentì alzarsi e camminare a piedi nudi per la stanza e poi la porta venne aperta. gli occhi umidi e le guance arrossate. le sue labbra stavano sanguinando appena e i suoi vestiti erano ridotti in brutte condizioni: sgualciti e la felpa era leggermente strappata.

taehyung entrò in stanza senza distogliere lo sguardo dal suo viso, che al contrario teneva basso per non guardarlo.

"cosa è successo." sentì la rabbia riaffiorare ma tentò di calmarsi almeno per lasciarsi spiegare.

"noi due abbiamo litigato e.. ero da solo e avevo bisogno di parlare con qualcuno. ho provato a chiamare jimin ma.. era impegnato e non sapevo cosa fare.." balbettò molto velocemente ancora con lo sguardo basso.

fece una pausa, poi riprese a parlare ancora con più nervosismo.

"ho chiamato.. chan. volevo soltanto avere qualcuno con cui parlare.. abbiamo solo bevuto ed è stato cosi carino da volermi riaccompagnare a casa per-"

"così carino da metterti le mani addosso mentre sei ubriaco fradicio, eh?" taehyung alzò di nuovo il tono della voce e il moro annuì piano spaventato.

"cazzo jungkook, apri i fottuti occhi. ti avevo avvisato di non uscirci assieme ed hai preferito discutere con me piuttosto che darmi ascolto!"

"lo so, ho sbagliato.." si scusò piano ma al maggiore non bastavano affatto. 

"pensi davvero che le tue scuse del cazzo servino a qualcosa?" sospirò e si avvicinò, poggiando una mano sulla sua spalla. jungkook tremò. "stammi a sentire. se non fossi arrivato in quel momento, sai perfettamente cosa sarebbe successo. giusto?"

il minore annuì ancora poi alzò lo sguardo nel suo e si lanciò contro le sue braccia. nascose il viso contro il suo collo e singhiozzò, bagnando la sua maglia. "ti prego perdonami.."

l'idea di perderlo per davvero lo destabilizzò.

taehyung sospirò e gli baciò la testa, accarezzando i suoi capelli. cercò di tranquillizzarlo e gli sollevò il viso, lasciandogli un bacio all'angolo delle labbra.

"andiamo a dormire, sarai stanco." jungkook lo guardò e capì che qualcosa si fosse rotta nei suoi occhi.

"rimani con me?" il maggiore rispose con un flebile sì e si distese al suo fianco, stringendolo al suo petto. e sospirò, amava davvero quel ragazzo ma non era sicuro di riuscire a stare ancora con lui. 


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