Non dico di essermi spaventato quando sentii le urla di due ragazze e di almeno una decina di bambini.
Ma mi sono spaventato sentendo le urla di due ragazze e di una decina di bambini.
La prima cosa a cui ho pensato appena entrato nel reparto pediatrico, è stata: 'bravissimo Harry, bel casino in cui ti sei cacciato'
Fisso le due ragazze, ancora fermo davanti alla soglia e incapace di andare avanti. Una di loro sta cercando di far entrare nel bagno un bambino che continua a pestare i piedi, l'altra, invece, sta facendo delle trecce ad una bambina.
"attento alla bambina con le trecce"
Non la trovo così male, sta ferma e buona senza lamentarsi mentre la ragazza in questione le sta conciando i capelli.
La stessa ragazza si accorge di me, e mi sorride con gentilezza.
"ciao, ti serve qualcosa?" mi chiede, facendo girare anche la bambina.
Mi sento sempre in imbarazzo quando devo presentarmi a degli sconosciuti, però questa ragazza mi fa sentire, come dire? calmo?
Le sorrido "sono un nuovo volontario, mi chiamo Harry"
La bambina mi squadra dalla testa ai piedi, annuendo fra se e se "questo è più carino di Payne, pensaci, Sof"
La ragazza diventa rossa, scuotendo la testa "Elena, basta"
La bambina, Elena, a quanto pare, ridacchia e le manda un bacio con la mano "dico solo la verità".
Alzo un sopracciglio "Payne? Liam Payne?" le domando.
Lei annuisce "lascia perdere. Comunque, benvenuto tra noi" mi sorride "io mi chiamo Sofia, l'altra ragazza si chiama Tessa e-"
"ti prego Max, ENTRA IN BAGNO" esclama Tessa "SE LA FAI DI NUOVO SUL PAVIMENTO CHIAMO BEATRICE"
"NO BEATRICE NO" esclama Max.
Trattengo una risata e mi rivolgo a Sofia "vi ho sentite gridare prima, posso sapere...?"
Lei sospira "Max stava per farla sul pavimento, e pulire non è così entusiasmante" Elena annuisce.
Sofia è una ragazza all'apparenza timida, ha i capelli corti e castani, e secondo me, sono morbidi.
Tessa ci raggiunge, spalancando le braccia "l'ha fatta nel water!" esclama, sorridendo, poi si gira verso di me "e tu saresti?"
"lavorerà con noi, si chiama Harry" Sofia risponde per me "e non metterlo in imbarazzo" la avverte.
Tessa si stringe nelle spalle "ci proverò" poi si rivolge a me "buona fortuna, collega"
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Quel 'buona fortuna' non è servito a molto.
Elena è apparentemente calma, ma ti fa sentire molto in soggezione.
Ho conosciuto gli altri sette bambini: Michael, Nathan, Sarah, Ethan, Annemarie (abbreviato in Anne), Crystal e Debora.
Max ha fatto di nuovo pipi sul pavimento, Tessa si è trattenuta dal non urlare, mentre Sofia ha iniziato a sbattere la testa contro il muro. Io mi sono fatto coraggio, ho aiutato Max a cambiarsi (è molto limitato nei movimenti) e, in questo momento, sto andando a prendere degli stracci.
Cioè, non so dove prenderli, diciamo che chiederò al primo infermiere che trovo.
"bene, Capitano, tira la tua carta"
Mi giro verso la fonte della voce: un ragazzo sulla sedia a rotelle dentro una camera d'ospedale.
Non mi piace impicciarmi, ma sono sempre stato curioso. Mi avvicino alla camera, cercando di non farmi vedere; vicino al ragazzo sulla sedia a rotelle, c'è un ragazzo biondo che credo sia mio coetaneo.
Il ragazzo sulla sedia a rotelle ha i capelli castani, sistemati con un ciuffo che quasi gli copre gli occhi. Ha una felpa grigia abbinata a dei pantaloni della tuta, sempre grigia.
Ha un sorriso spavaldo, quel tipo di sorriso che hai quando sai che stai per vincere.
Il ragazzo con i capelli biondi indossa una camicia bianca con dei jeans neri, i capelli biondi, palesemente tinti, sono sistemati verso l'alto. I suoi occhi azzurri sembrano divertiti dall'amico.
"bene, Tomlinson, sappi che stai per perdere, quindi togli quel sorrisetto dalla faccia" replica il biondo "capitano nello non perde mai"
Tomlinson lancia uno sguardo di sfida, per poi buttare sul tavolo tre carte di UNO, una +4, una cambia colore e un'altra +4 "cambio colore e scelgo il verde, tu prendi otto carte e butto la mia ultima carta..." poggia lentamente una carta rossa "uno".
'Capitano Nello' porta una mano sul cuore con sguardo sconvolto "credevo che fossi mio amico!" esclama con tono drammatico "mi fidavo di te!"
Tomlinson sorride divertito "te la sei cercata" poi la soddisfazione si tramuta in confusione, guarda l'amico e guarda verso la porta "ehi, riccio"
Beccato.
Sospiro e mi mostro interamente "io... scusate... non volevo spiare, solo... cercavo qualcuno" balbetto.
Di solito non balbetto, sono sicuro di me e non sono più timido da, tipo, anni. Però il ragazzo sulla sedia a rotelle mi fa sentire strano.
Lui, al contrario mio, sorride con sicurezza "oh, non preoccuparti. Io mi chiamo Louis, lui è Niall. Chi cercavi?" domanda, non prima di farmi la radiografia.
L'ansia prende il sopravvento e rispondo più velocemente di quanto avrei dovuto. "un infermiere. Un bambino ha fatto pipi sul pavimento e non so dove prendere stracci o qualsiasi altra cosa per pulire"
Louis annuisce "puoi chiedere a Beatrice - conosci Beatrice vero?" domanda.
Annuisco a mia volta.
"Bene, lei saprà aiutarti" mi sorride "come ti chiami, riccio?"
"Harry" sorrido.
"Va bene, Harold, meglio se vai il prima possibile. Spero di rivederti in giro"
Annuisco, non sapendo cos'altro fare, e giro sui tacchi.
Harold?
--angolo autrice--
bbbbuongiornoo :D
mi è piaciuto scrivere questo capitolo, e non vedo l'ora di introdurre più scene con nello patasnello perché ci sarà da ridere.
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
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Never Enough [Larry Stylinson]
Fanfiction"rimarrai con me fino a notte fonda?" "perché?" "perché le conversazioni che preferisco sono fatte a notte fonda"