I Wish

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"Ma la finisci di mangiare tutti i budini che ho in frigo? Poi mi chiedo anche perché non ne ho".

Tessa le manda un bacio volante "i tuoi budini sono i migliori".

Sofia alza gli occhi al cielo, "li puoi trovare benissimo al supermercato".

Mi butto sul letto a due piazze della mia amica, appena i miei occhi incontrano il soffitto, intravedo delle costellazioni e delle stelle, ognuna con i rispettivi nomi.

Cassiopea, Sirio, L'orsa Maggiore, Scorpione, Gemelli e tutti gli altri segni zodiacali.

"E perché dovrei farlo io, visto che lo fai tu per me?".

Mi metto seduto, dando una veloce occhiata ai muri tappezzati di polaroid, poster di band famose (tra cui i blink-182) e disegni.

I disegni raffigurano per la maggior parte personaggi di libri, riesco a riconoscere Nico Di Angelo e Alex Fierro, e, ovviamente, non mancano quelli di Harry Potter.

Sofia è la mia versione femminile.

La ragazza in questione batte le mani per richiamare l'attenzione generale, anche se non ce n'era bisogno, visto che siamo solo in tre.

"Siamo qui per un motivo preciso" Tessa fa per parlare "no, non siamo qui né per i miei budini con la panna né per Liam Payne", Tessa richiude la bocca.

La riccia sospira, "siamo qua per discutere delle attività per il reparto pediatrico. Quelle povere creature non possono passare tutti i pomeriggi a urlare o a tirare i capelli ad Harry".

"Ben detto" mormoro, passando una mano ai capelli.

Tessa agita il cucchiaino usato per mangiare il budino contro la sua amica "e perché non possono?".

"Perché si annoiano, andiamo la per farli sorridere, non per farli addormentare".

Annuisco, concordando con lei.

Sofia si appoggia alle ante dell'armadio, "quindi, che proponete?".

Tessa si blocca con il cucchiaio ancora in bocca. "A noi lo chiedi? Pensavo che fossi tu quella con le idee".

Alza gli occhi al cielo "mettere in moto il cervello ogni tanto non ti farà male, lo sai?".

"Bah, troppo faticoso. Poi, Miss Chiamiamo-Tessa-Mentre-Legge-FanFiction-Solo-Per-Disturbarla, sei tu che ci hai chiamati qua, pensavo che avessi almeno qualcosa in mente".

Alzo timidamente una mano.

"Io delle idee ce le ho già, ma volevo sapere se le tue di idee, anche se sono sicura che tu non ne abbia, siano almeno simili alle mie per non far fare cose troppo distanti tra loro a dei bambini dell'età media di sette anni".

Tessa apre la bocca, sconvolta. "Oh, oh quindi tu credi di avere idee più originali delle mie? Sai con chi stai parlando, Sapientona?".

Mi schiarisco la gola, cercando di attirare l'attenzione, "ragazze?".

"Non ho detto questo" ribatte Sofia "ho solo detto che-".

"Ho sentito benissimo, Signorina Sono-Più-Intelligente-Di-Te".

"Puoi smetterla di darmi nomignoli?".

"Io non-".

"CRISTO GESÙ STATE ZITTE E ASCOLTATE".

Le due si zittiscono e si girano verso di me.

Alzo lo sguardo verso il soffitto, "grazie Gesù".

Tessa mi indica con il cucchiaio e fa per parlare.

"Abbassa quel cucchiaio" le intimo.

Tessa abbassa il cucchiaio.

Never Enough [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora