Capitolo Due: Everything has changed.

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In qualche punto nel Mar dei Caraibi; Red Lion; Hunk:

"Lo trovate tanto divertente?"

Hunk lanciò al suo capitano una breve occhiata, prima di cercare con lo sguardo Pidge e sperare che, almeno la ragazza, l'avrebbe aiutato ad uscire da una simile situazione.

"Decisamente sì." Affermò Pidge, sicura ed Hunk si portò una mano al viso, esasperato dall'eccessiva schiettezza della ragazza ma allo stesso tempo divertito dall'intera situazione.

"Tu, ragazzina, dovresti portare decisamente più rispetto al tuo capitano."

Pidge rise e Lance grugnì, mostrandosi offeso ed incrociando le braccia al petto.

"Aww, Lance! Non fare così, non stai andando neanche tanto male."

"La fate facile a parlare, voi. Non ho visto nessuno dei due sgobbare neanche la metà di quanto stia facendo io." Esordì, lasciando per un attimo la presa dallo straccio con il quale si premuniva di pulire il ponte, che cadde con un tonfo sordo, riscuotendo l'attenzione di Keith.

"Mcclain, meno parole e più olio di gomito. Non ti tengo qui per parlare con i tuoi amici."

Lance alzò gli occhi al cielo, esasperato, mentre Keith lo fissava con un sorrisino divertito.

"Si da il caso che i miei "amici" qui presenti siano anche parte della mia ciurma e che io sia il loro capitano. Ti pare forse giusto che loro passino le giornate a non far nulla mentre il loro capitano pulisce la tua stupida nave da cima a fondo?"

Keith finalmente raggiunse il castano, fronteggiandolo.

"Si da il caso." Cominciò, con lo stesso tono usato da Lance.
"Che Hunk ci stia dando una grossa mano in cucina ed è grazie a lui se ti riempi la pancia ogni sera.
In quanto a Pidge, lei e Adam sono impegnati nel calcolare le coordinate per la nostra prossima rotta, che guarda caso portano proprio alla tua isola del tesoro.
Attualmente, sei decisamente la persona che meno si dà da fare su questa nave."

"Ok, seguo il tuo ragionamento.
Ma perché fra tutti i compiti, debba essere io l'addetto alle pulizie?" Chiede Lance, stizzito.

"Rispondi a queste semplici domande, Lance: Quanti siamo su questa nave attualmente?" Chiese Keith pazientemente ed attese che Lance facesse rapidamente i conti, contando sé stesso, Keith, Hunk e Pidge, Shiro ed Adam all'appello.

"Sei." Esordì dopo poco, felice del risultato ottenuto.

"Perfetto. Ora, penso tu sappia perché la mia ciurma si è drasticamente ridotta, dato che ne sei la causa."

Lance sbuffò, continuando a guardare Keith di traverso.

Okay, forse il fatto che stessero raggiungendo la sua isola del tesoro implicava che chiunque fosse stato con loro sarebbe stato consapevole di dove si trovasse quest'ultima e che, di conseguenza, Keith fosse stato costretto a mandare ad Altea -con delle scialuppe di fortuna- la parte di equipaggio della quale Lance non si fidava (Fortunatamente, come Keith aveva già constatato, Altea non era troppo distante dalla loro precedente posizione).

Ma non era assolutamente colpa sua se le persone in questione fossero un numero davvero ristretto! Dopotutto Lance neanche conosceva la maggior parte delle persone che componevano la ciurma di Keith.

"Di conseguenza..." continuò Keith.
"Dato che il numero di persone a bordo di questa nave si è notevolmente ristretto, ho avuto la brillante idea di affidare a te l'ingrato compito di pulirla da cima a fondo, considerando il fatto che è colpa tua se siamo in questa situazione."

Baby you are my treasure -KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora