Capitolo Otto: A night to forget.

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Altea; Keith:

"Propongo un brindisi per il ritorno del capitano Kogane. Alla salute!"

"Alla salute!"

Boccali di birra vennero inalzati nel medesimo istante e tutta la locanda fu sommersa dalle grida entusiaste della ciurma del capitano.

"Spero sia stato in grado di tenerli a bada durante la mia assenza, Griffin."

Il ragazzo in questione posò una pacca sulla spalla del capitano, annuendo soddisfatto.

"Sicuro. Sai che sono sempre all'altezza dei compiti di cui mi incarichi, Keith.
Una pausa non ci ha fatto male, ma devo ammettere che la tua assenza si è fatta sentire."

Keith ricambiò il sorriso che James gli rivolse, bevendo poi un sorso della birra che aveva fra le mani.

"Spero non vi siate rilassati troppo però, tra poco dovremmo tutti ripartire e mi aspetto che siate al massimo delle vostre forze." 

In poco, la conversazione cominciò ad animarsi, e quello che all'apparenza sembrava solo uno scambio di battute innocenti non passò certo inosservato da un paio di occhi color del mare.

"Capitano Kogane." Richiamò infatti Lance, poco lontano, attirando l'attenzione dei due in questione.

"Mcclain." Salutò Griffin con un cenno del capo.
"È sempre un piacere rivederti."

"Griffin." Replicò Lance, atono.
"Vorrei poter dire lo stesso."

Keith, in bilico fra i due, cercò di non far caso alla tensione che si era accumulata.

Lance e James, infondo lo sapeva, non erano noti per i loro buoni rapporti.

"L'hai trovata?" Chiede quindi Keith, distogliendo i due dal pensiero di una possibile disputa.

Lance annuì, indicando con una mano il retro della locanda.
"È Con Hunk adesso. Dice che può aiutarci."

"Aiutarvi in cosa? Pensavo che avessi finito con l'aiutarlo, Keith. Il vostro accordo finiva col portare lui ed i suoi amici ad Altea e nient'altro."

Keith guardò James di sottecchi, che attendeva una risposta con le braccia incrociate al petto e l'aria di chi aveva appena ricevuto una pessima notizia.

James, dal suo canto, non potè non guardare Lance con uno sguardo carico di diffidenza.

"Il nostro patto è finito, certo, ma il capitano ha insistito affinchè fosse informato di ogni possibile novità.
Vuole delle risposte e credo sia giunto il momento di dargliele, con tuo permesso."

Detto ciò, sorpassò James con uno spintone, facendo urtare le rispettive spalle in un gesto per niente casuale.

James ringhiò e fece per girarsi ma lo sguardo che il suo capitano gli lanciò bastò per placare la cosa sul nascere.

"Se vuoi scusarci, Griffin. Ti chiedo di essere al comando della ciurma ancora per qualche ora."

E se Lance si lasciò sfuggire un sorriso  all'udire di quelle parole beh, di certo non lo diede a vedere.

"Credo tu non sia nella posizione adatta per dar fastidio ai membri della mia ciurma." Gli fece notare Keith, una volta allontanatosi dal trambusto generale.

"Tranquillo, mi dà sui nervi solo uno in particolare. Non toccherò la tua preziosa ciurma."

Keith non ebbe il tempo di controbbattere, perchè quando Lance aprì una porta che conduceva al retro della locanda il capitano riconobbe la figura di Hunk e decise così di rimandare la conversazione ad un altro momento.

Baby you are my treasure -KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora