Un cavalier di Spagna

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Questa è forse una delle frottole più famose, più amate e riprodotte fra tutte, tanto che ho deciso di proporvene ben tre versioni differenti. L'ambientazione è cavalleresca e il prode guerrier proviene niente di meno che dalla Spagna. L'autore del brano è talvolta indicato come Magistro Rofino e talaltre come Francesco Patavino (1487-1556 circa), nato a Santa Croce presso Padova. Non chiedetemi ora chi dei due sia il vero autore perché probabilmente non ne sono sicuri nemmeno coloro che la cantano.

[ Cavalca il conte Guido per la Toscana, la lanza in man che porta e la bandera, la lanza in man che porta e la bandera ] - Frammento di testo di Antonio (o Alfonso) Caprioli (1450-1520 circa).

Un cavalier di Spagna
cavalca per la via,
da pe' d'una montagna,
cantando per amor d'una fantina(1):
"voltate in qua, do' bella donzellina
voltate un poco a me per cortesia,
dolce speranza mia
ch'io moro per tuo amor.
Bella fantina, i' t'ho donato il cor,
bella fantina, i' t'ho donato il cor".

Apresso una fontana,
vidi sentar la bella,
soletta in terra piana,
con una ghirlanda di fresca herbecina:
"voltate in qua, do' bella donzellina,
voltate un poco a me, lucente stella,
deh, non m'esser ribella,
chè moro per tuo amor.
Bella fantina, i' t'ho donato il cor,
bella fantina, i' t'ho donato il cor"

Ensemble Micrologus(2). La prima volta che ho sentito questa versione me ne sono talmente tanto innamorata da non riuscire più a smettere di ascoltarla. Non so se a voi potrà trasmettere le stesse emozioni, ma c'è proprio una potenza della melodia, come un fuoco, che mi esalta l'animo e mi restituisce alla mente l'essenza di quel che non c'è più. Non saprei con che altre parole spiegarlo.

Non conosco questi cantori, ma ho voluto proporvi anche la loro versione perché a parer mio hanno un'intonazione davvero degna di nota. Soprattutto l'introduzione del "Conte Guido" è eseguita stupendamente.

La terza (ma non per questo di minor importanza) versione che vi propongo è quella del nostro Marco Beasley che vi aggiunge parecchi versi di più.
Si tratta certamente di un'altra versione, probabilmente un misto con alcuni frammenti di un'altro compositore (e come abbiamo precedentemente visto non è infrequente che ciò accada), ma non sono tuttavia riuscita ad identificarne l'autore.
In ogni caso il brano è eseguito con una tale maestria da sopperire a tutto il resto.

Un cavalier di Spagna
cavalca per la via
dai pe' d'una montagna
cantando per amor d'una fantina: 
"voltate in quà do' bella donzellina,
voltate un poco a me per cortesia... 
voltate in quà e do' bella Rosina, 
Che già nol te vol parlare...
voltate in quà e do' bella Rosina, 
che già nol te vol parlare.

Appresso una fontana 
vide sentar la bella 
soletta in terra piana, 
c'una ghirlanda di fresca herbecina: 
"Voltate in quà do' bella donzellina, 
Voltate un poco a me lucente stella: 
e voltate in quà e do' Rosina bella,
che già nol te vol parlare... 
e voltate in quà e do' Rosina bella,
che già nol te vol parlare... 

Rispose la donzella:
"messer, io son fantina,
e non darò giammai bel cavalier a voi il mio amore. 
voltate ad altro sguardo il vostro cuore. 
Voltate lo destrier che si fa mattina.
E voltate in quà e do' bella Rosina,
che già nol te vol parlare... 
e voltate in quà e do' bella Rosina,
che già nol te vol parlare...

Spero vedervi sola, e do' fantina bella, 
tornar da te io voglio, 
andrò per monti e campi d'ora in ora 
Voltate il viso a me che m'innamora. 
Voltate questo cor che non ha favella; 
e voltate in quà e do' Rosina bella,
che già nol te vol parlare...
e voltate in quà e do' Rosina bella,
che già nol te vol parlare.
Rosina bella, io t'ho donato il cor, 
Rosina bella tu m'hai rubato il cor.

Interpretazione:
La vicenda è piuttosto semplice, abbiamo questo cavaliere sfaccendato che se ne va in giro cantando in cerca di giovinette. Vede questa bella fanciullina che sta abbeverandosi alla fontana e se ne invaghisce, pertanto inizia a lusingarla con tante parolette sperando ch'ella ricambi il suo amore. Nella prima versione la fanciulla non ha voce in capitolo, mentre nella seconda (e qui prende il nome di Rosina) ella lo rifiuta fermamente, dichiarando che giammai avrebbe concesso il proprio amore a un cavaliere e consigliandogli pertanto di rivolgersi a qualcun altra (mossa intelligente aggiungerei io, dato che il cavaliere non pare effettivamente avere intenzioni serie). In ogni caso il cavaliere visto che s'è fatto tardi momentaneamente si ritira e se ne va, promettendosi e ripromettendosi però di tornare da lei. La canzone si conclude col canto dello stesso cavaliere, il quale significativamente ripete "io t'ho donato il cor", "tu m'hai rubato il cor". Come possa quella povera ragazza avergli rubato qualcosa che lui le aveva già donato resta tutto da vedere, ma si sa, quando uno è innamorato la razionalità è la prima cosa che perde.

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(1)Fantina: 1. ant. fanciullina.
(2)L'Ensemble Micrologus è un gruppo vocale-strumentale italiano specializzato nell'esecuzione di musiche medievali.

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