Connor~Hank

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Le grandi innovazioni tecnologiche che caratterizzarono il 21 secolo furono gli androidi, macchine dotate di un'intelligenza artificiale e con enormi sembianze umane. Gli androidi, di certo superiori agli umani, divennero dei devianti, capaci così di simulare le emozioni umane e cosi di ribellarsi al loro vero compito: OBBEDIRE.
Markus aveva tutto, ma ha perso tutto e decise di portare avanti una causa molto importante da far conoscere al mondo. Chiedeva pari diritti e una pacifica convivenza con gli umani in quanto, gli androidi, ormai divenuti dei devianti, potevano essere considerati al pari di quest'ultimi; avrebbe proseguito una nuova era di convivenza tra le due razze. Markus ha vinto e ora gli androidi hanno preso parte nel futuro dell'universo.

Hank si guardava attorno, quasi spaesato. Teneva un'espressione mite sul volto da cui si poteva scrutare la  grande, ma nascosta, felicità per la vittoria degli androidi devianti. Tutto intorno era silenzioso, non si sentiva né il rumore di una sola auto, né il rumore di qualche passo ovattato per il soffice manto di neve che ricopriva Detroit in quella nuova e fredda stagione invernale. Tutto faceva silenzio in attesa del minimo cambiamento. Il tenente lasciò ricadere le robuste braccia lungo i fianchi spostandole dalla precedente posizione, ovvero a braccia conserte. Continuava a guardarsi intorno, scorgendo ogni minimo dettaglio con lo sguardo mite che continuava a tenere in volto. Qualcosa si mosse proprio dietro di lui. Lenti ma sicuri passi ovattati e silenziosi che riecheggiavano nei dintorni. Hank si voltò trovandosi davanti l'androide che era ormai divenuto parte della sua vita, la luce nel suo tunnel buio, divorato dall'oscurità dopo la morte del piccolo Cole. Accennò un lieve sorriso che esprimeva quanto l'uomo poteva voler bene all'androide. Connor ricambio' il sorriso, non era un gesto forzato e meccanico, era vero perché l'androide, ormai divenuto anch'egli un deviante, provava un grande affetto verso il tenente. Hank si avvicinò piano piano e non si fece altri scrupoli prima di abbracciare Connor stringendolo come un padre abbraccia il figlio.

"Vieni, torniamo a casa, figliolo".

~Detroit Become Human_One-Shots~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora