It hurts

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Era una di quella giornate strane. Una di quelle che appena ti svegli lo senti, che sarà una giornata da ricordare. Che sia in bene o in male.

Quella mattina appena alzata lo sapevo, quello che avrei dovuto fare. E ne avevo una paura matta. Non riuscivo a stare ferma. La mia stanza splendeva per quanto l'avevo pulita ma ancora non bastava... la mia ansia era talmente tanta che non sarebbe bastata casa mia per contenerla.

Lui mi sentiva strana, dai miei messaggi si capiva che qualcosa non andava. Ma non ero pronta ad affrontare una conversazione per messaggio. Dovevo vederlo, volevo  vederlo ma allo stesso tempo avevo il timore che davanti al suo viso, non sarei riuscita a trasmettergli i miei sentimenti, i miei pensieri, i miei timori.

Non sono mai stata una ragazza che parla molto di ciò che prova e paradossalmente il mio ragazzo, oltre ad essere il primo per molti aspetti, è il primo anche in questo; ad ascoltare i miei sentimenti.

Per questo lo portai al parco. Gli dissi che c'era una cosa di cui volevo parlargli e lo vedevo, quanto era spaventato. Aveva capito.
Gli dissi di non interrompermi mentre parlavo perché altrimenti non sarei riuscita a continuare e con le lacrime agli occhi glie lo dissi, cosa c'era in quel momento nel mio cuore.

"Io ti voglio bene, lo sai questo si? Te ne voglio tantissimo. E tu sei stato molte delle mie prime volte; il mio primo ragazzo, il mio primo bacio, la mia prima volta, il mio primo San Valentino (anche se non l'abbiamo passato insieme). E io non ti ho mai mentito -anche se tu non la pensi così- io ti ho sempre detto la verità. Quando ti dico che ti voglio bene, quando ti dicevo che mi mancavi e  anche quando mi scrivevi che ti mancavo io ti rispondevo con un cuore perché non provavo la stessa cosa. Sono sempre stata sincera, e tu sei stato tante delle mie prime volte. Ma non sei il mio primo amore. Non ti ho mai detto che ti amo perché mi sentivo come se ti stessi mentendo e non volevo. Io ti voglio un bene dell'anima, sei una delle persone più importanti della mia vita ma io non sento di volerti bene come dovrei. Come una ragazza dovrebbe voler bene al suo fidanzato. Sento che i miei sentimenti verso di te non sono come quelli che tu provi verso di me. E questo l'ho capito molte settimane fa quando ti sei ammalato e sei stato due settimane a casa. Io sono venuta poche volte a trovarti. Certo, avevo anche io i miei impegni ma la realtà é che mi mancavi ma non come mi dovevi mancare. Non sentivo l'impellente bisogno di vederti, di stare con te. I miei sentimenti verso di te ci sono ma non sono forti. Non mi batte il cuore, non ho i brividi. Io ti voglio un sacco di bene ma non ti amo.  E questo mi dispiace. Tu non meriti una stronza anaffettiva come me. Tu sei un ragazzo perfetto seppur nella tua imperfezione e meriti una ragazza perfetta per te. Che però non sono io."

Non un discorso perfetto. Interrotto in più punti dalle mie lacrime che non riuscivo a trattenere. I periodi brutti e senza senso come quelli che avete letto e con il mio ragazzo che non mi guardava neanche negli occhi.

Ma non poteva essere diverso, perché quello é ciò che provo, nel mondo in cui riesco a dirlo. Ho deciso di condividerlo per dare coraggio a tutte quelle ragazze che magari si trovano nella mia stessa situazione e non sanno cosa fare.

Dite sempre la verità, per quanto brutta essa possa essere, perché le persone che hanno scelto di stare al vostro fianco non meritano bugie ma che voi siate oneste con voi stesse e con loro.

Dire ciò che si prova, anche se non é quello che l'altro si aspetta, non è mai egoista. Perché ammettere come vi sentite non rendera solo più felice voi, ma più liberi chi vi sta affianco.

HarmonyChaos

Questa non è una storia d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora