Capitolo 7.

958 34 2
                                    

Alle 18 in punto suonarono al campanello..

"Finalmente è arrivataa" grido per farmi sentire da Camila fuori dalla porta.

Mi avvicino alla porta e la apro. Non mi sarei mai aspettata Lui. Cosa ci faceva quel ragazzo perfetto a casa mia?

"Cosa ci fai qui?!"  dico con faccia basita ma allo stesso tempo sorpresa

"Dovevamo parlare, non ti ricordi?" mi disse lui sorridendo.

"Cole, tra poco viene Camila per studiare, vattene." dico con freddezza

"Tranquilla" dice superandomi ed entrando a casa "Ho parlato io con Camila  e le ho spiegato la situazione. Studierete insieme domani." 

"E perché lo hai fatto?" dico vedendo lui avvicinarsi un po' troppo.

"Perché dobbiamo parlare" risponde essendo ad un palmo di distanza dalla mia faccia.

Ci guardiamo dritti negli occhi e sento le mie guance andare a fuoco. Il suo profumo mi invade le narici, sa di fragola insieme alla vaniglia.

 E se mi bacia? 

No, mi odia.

E se invece non ti odiasse? E se invece ti amasse???

Ho detto che mi odia. Non farti strane illusioni. E poi smettila!

 Okay sto parlando sola.

"Allora, iniziamo?" dice sedendosi sul divano e battendo la mano accanto a lui, come se dovessi sedermi vicino a lui. Io mi limito ad obbedirgli e mi siedo vicino a lui.

"Fammi le stesse domande che hai fatto a KJ."

"Bene. Allora, perché mi odi?"

"Non ti odio, assolutamente."

"E allora perché ti comporti così stranamente con me?"

"Così come?" 

"Come se appunto mi odiassi. Mi dici che sono una rompi palle, che non saremo mai amici. Cosa ti ho fatto di così male per arrivare ad insultarmi senza neanche due giorni che ci conosciamo?" dissi tutto d'un fiato. Non so con quale coraggio io l'abbia fatto, ma finalmente mi sono liberata di 'sto peso.

"Punto uno non ti odio. Punto due, devi sapere che io sono una persona molto conosciuta nel mondo intero. Ho recitato con molte persone in tanti film, che poi sono diventati molto famosi. Quindi ho conosciuto così tante persone che si sono ritenute false che adesso ho paura a fidarmi delle persone. Queste persone mi hanno usato per i soldi, per la fama o per altro che adesso ho paura ad affezionarmi. Ero talmente triste e depresso che ho cominciato a fumare, e avevo bisogno di spassarmela con qualcuno. Ecco perché magari mi vedi ogni giorno con una persona diversa, perché ancora non mi è passata questa depressione che ho avuto sin da bambino. Ma sto cercando di riprendermi perché voglio cambiare, per te."
Per te. A quelle parole mi vennero i brividi in tutto il corpo e rimasi a bocca aperta. Perché per me? Cosa c'entro io?
"Per me? perché?"
"Perché sento che tu non sei come le altre persone che mi usavano per la fama. Tu non sei come quelle persone che mi stanno attorno solo per avere un po' di soldi. Tu non sei come gli altri. Tu sei diversa, non in modo offensivo, ovviamente."
----
"Sam! Sam svegliati! Sam dai dobbiamo studiare"
"Camila? Cosa ci fai qui?"
"Ti ricordi che dovevamo studiare vero? Ti sei addormentata e hai lasciato la porta aperta."
Era solo un sogno? Oddio. Era tutto così reale per me. E se lui avesse davvero sofferto di depressione? Ecco perché mi sembrava strano che avessi avuto quel coraggio per fargli quelle domande.
"Non puoi capire cosa ho appena sognato."
Cominciammo a parlare del mio sogno e lei rimase più scioccata di me

"Okay, ti piace Cole."

"Cosa? Pff ma che dici?! Non mi potrebbe mai piacere uno così stronzo." dico guardando verso il basso.

"Sam, ormai ti conosco, è inutile che fai così. Ti piace, e probabilmente se n'è accorto anche lui."

"Cosa?! Nononono lui non deve saperlo assolutamente. Mi odierebbe, più di quanto mi odi adesso."

Parlammo per un altro po' e poi cominciammo a studiare. Tra un esercizio e l'altro, si fecero le 20 e lei se ne andò a casa sua, lasciandomi da sola in camera mia con i miei mille pensieri. Perché ho sognato una cosa del genere? Ma soprattutto, perché non riesco a levarmelo dalla testa? Devo parlargli e fargli le stesse domande che gli ho fatto nel sogno, ho bisogno di sapere la fottuta verità.

Decisi di mandargli un messaggio

A Cole:

"Ciao Cole, sono Samantha. Ricordi che dovevamo parlare? Ci vediamo da Pop's tra mezz'ora."

Da Cole:

"Tra dieci minuti."

Perché aveva tutta sta fretta nel parlarmi? E' così importante 'sto fatto? Questo ragazzo è la stranezza in persona. Decisi di cambiarmi e mettermi dei jeans abbastanza chiari e una magliettina nera attillata infilata sotto i pantaloni. Mi lavai i denti, misi un filo di mascara con la matita, le mie vans nere e uscii da casa. Pop's è abbastanza lontano dal mio quartiere, così dovetti farmi una decina di minuti di camminata. Arrivati da pop's mi guardai intorno per vedere se era arrivato e in effetti era proprio lì, ultimo tavolo sulla sinistra. Mi avvicinai e mi sedetti di fronte a lui.

"Ma ciao"

"Ciao"

"Allora, perché volevi vedermi?"

"Per parlare. Te l'ho pure scritto" dico ridendo

"Allora fammi le stesse domande che hai fatto a KJ" stessa cosa nel sogno..

"Perché mi odi?"

"Io non ti odio." come nel sogno...

"E allora perché ti comporti male con me? Perché mi tratti male?"

"Perché devo sapere se posso fidarmi di te. So che non ha senso ma fidati, ha molto senso."

"Si come no. Tu per capire se ti puoi fidare di me mi tratti male? Wow che bel ragionamento Sprouse." gli rispondo e mi alzo dal divanetto per andarmene ma lui mi afferra il polso e mi guarda dritto negli occhi.

"Non andare. Per favore.". Alle sue parole mi vennero i brividi lungo la schiena, è così dolce con quegli occhi. Mi siedo di nuovo davanti a lui in aspetta di risposta e nel frattempo ordiniamo un Milkshake al cioccolato.

"Sono sempre stato un ragazzo molto conosciuto nel mondo, a causa delle mie apparizioni in TV insieme a mio fratello. Abbiamo conosciuto così tante persone che poi si sono ritenute false che non mi fido più delle persone. Certa gente che mi usa per la fama e per i soldi.  Ecco perché ti ho trattato male la prima volta che ci siamo parlati. Ed ecco perché ti tratto sempre male." Discorso simile a quello del sogno, ma sono felice che me lo abbia detto e che probabilmente non abbia sofferto di depressione. 

"Tu ti puoi fidare di me Cole. Te lo dico davvero. Non ti uso e non ti userò mai per i soldi o per la fama."

Gli scese una lacrima dalla guancia e io gli misi la mano sopra la sua. Non lo avevo mai visto così triste e così dolce diciamo. Me lo aspettavo più stronzo, più duro. Ma sinceramente lo preferisco così.

Abbiamo cominciato a parlare di qualunque cosa ci passasse per la mente. Potevo fidarmi di lui, e lui può fidarsi di me. Era davvero bello parlare di qualsiasi cosa senza essere giudicate, ho scoperto il nuovo lato di Cole Sprouse, e lo adoro.

Si fece tardi, erano le 23 così decisi di andarmene a casa ma lui mi fermò e mi chiese se volevo un passaggio, che ovviamente accettai.

Il viaggio durò un bel po' ma non ne feci tanto caso perché lo abbiamo passato ridendo e scherzando come due migliori amici. Arrivammo davanti casa mia, lo salutai, stavo per scendere ma..

Spazio autrice

Scusatemi per il ritardo, ma ho avuto molto da fare in questi giorni.

Il prossimo capitolo lo posterò tra martedì e mercoledì. <3

Me e lui. Solo noi. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora