Capitolo 17

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È quel periodo del mese.

Si, Si capisce che cosa intendo.

È dalle cinque del mattino che sono a sedere sul balcone a fumare, ascoltare musica e a sopportare i dolori alla pancia. Sono le otto proprio adesso.

Perché i maschi non soffrono così nella loro vita? Sento come se qualcuno avesse dato fuoco ad una spada bel affilata, e me la stesse ficcando nella pancia più e più volte!

Cristo perché sono nata donna!?

Mi trascino fino in camera da letto, vorrei dormire almeno un paio d'ore prima di alzarmi e scendere al bar.

Mi sdraio.

Mi giro rigiro su me stessa cercando di trovare una posizione.

Non funziona.

Provo con un metodo che non ha mai fallito, o quasi..

Metto dei cubetti di ghiaccio in un panno e lo appoggio sul ventre, dovrebbe passare.

Merda non passa.

Comincio a produrre suoni e lamenti contro la mia volontà. No! Pure il mal di testa no! E il mal di schiena! Mal di fianchi! Mal di piedi! Credo che morirò.

Vado in cucina e mi sdraio a pancia in su sopra al tavolo. Così. A caso.

"Sei già sveglia? Non sapevo fossi anche tu così nervosa per la mia visita!" Dice Corinne sbadigliando.

"Mmmmmh!" È l'unico verso che riesco a fare.

"Tutto bene Jess?" Chiede avvicinandosi.

"No, zero. Ho... Insomma hai capito dai!.." Dico mettendomi a sedere sul tavolo e tenendomi la pancia dai dolori.

"Uhm, so quanto sia doloroso! Per fortuna non lo avrò per altri cinque mesi" ride dirigendosi verso un armadietto bianco.

"Non c'è niente da ridere!" Dico borbottando.

Corinne torna da me e mi porge una scatolina rosa e un bicchiere d'acqua.

"Ecco, prendi una di queste. Ti farà stare meglio! Poi per sicurezza ne prendi una anche stasera. Prima di dormire" dice accarezzandomi la pancia.

"Ma perché non sei mia mamma.." Dico fra me e me mentre prendo la pasticca.

"Corinne!" Dico dopo l'ultimo sorso d'acqua.

"Si?" Dice.

"Grazie.. Non sapevo esistesse una cosa del genere" sussurro guardando la scatola.

"No? E cosa facevi per placare il dolore?" Dice rimettendo le pasticche nell'armadietto.

"Beh, usavo il ghiaccio. E se non passava prendevo una bella dose di sonnifero!" Dico.

"Ma sei impazzita? È pericolosissimo!" Grida voltandosi nuovamente verso di me.

"Hey! Ti ricordo che sono cresciuta da sola! Nessuno mi ha insegnato niente.." Rispondo continuando a massaggiarmi la pancia.

Corinne si avvicina e mi abbraccia fortissimo. Ok, se non si stacca dovrò soffrire anche per il dolore ai polmoni.

"Vuoi venire con me e Dave? Oggi scopriamo di che sesso è il bambino!" Chiede.

"Certo! ..o la bambina!" Dico ridendo.

Preparandoci, passano due ore abbondanti. Scendiamo giù con l'ascensore, e passo da Chris a salutarlo velocemente.

"Ciao Amore stamani non posso restare quindi ti saluto velocissimo!" Dico prendendolo per il bavero e baciandolo a stampo.

"Come mi hai chiamato?" Dice sorridendo maliziosamente.

Arrossisco.

"Ciao Stupido!" Dico correndo via ridendo.

Mi guardo in dietro è gli mando un bacio con la mano. Lui fa finta

Di prenderlo e se lo posa sulle labbra.

Mi farà impazzire quel ragazzo.

È appena arrivato Dave, io e Corinne saliamo in macchina tutte emozionate. Voglio conoscere il mio nipotino adottivo! Beh si ormai sono come una zia per lui, noi ragazze ci consideriamo sorelle, legate dal nostro simbolo! La lavanda.

Il dolore del.. QUELLO è finalmente passato ma ho comunque una farfalla incastrata nella bocca dello stomaco, forse Corinne e io abbiamo un feeling particolare, e la amo come se fosse mia sorella di sangue, quindi provo una grandissima emozione a sapere che aspetta un bambino.. Oppure una bambina! Tra non molto lo scopriremo.

Arriviamo alla clinica.

Una donna in camice ci fa accomodare

Su delle poltrone azzurre in una sala

D'aspetto che sembra un hotel di lusso di Las Vegas! Ha i soldini lui eh?

Però che bello! La sua futura moglie è incinta e lui spende palanche di soldi per metterla in mano ai migliori dottori della California, per renderla felice e per farla stare bene. Chissà se Chris farebbe lo stesso per me, so che non è

Ricco e che non guadagna tantissimo ma.. Parlo a livello di comprensione e amore.

Sono passati soltanto venti minuti, ma sembra essere passata un'eternità!

Finalmente la stessa donna di prima ci fa entrare in una stanzetta.

"Lei è Parente della signorina Corinne?" Dice rivolgendosi a me.

"Si! È mia sorella!" Dice Corinne prima di farmi aprire bocca.

Sono felice, lo pensa anche lei! Ho una sorella!! Ho una sorella! Essere figlia unica non mi è mai andato a genio, ho sempre desiderato avere una sorella o un fratello. Beato Chris, ma adesso beata anche me.

Corinne si sdraia su un lettino mentre io e Dave stiamo accanto a lei.

Lui le tiene la mano e io la guardo sorridendo.

La dottoressa sparge del gel trasparente sulla pancia di Corinne e comincia a passare un piccolo macchinario, ha la stessa forma dei lettori di codice a barre nei supermercati.

Nel monitor cominciano ad intravedersi strani movimenti di oggetti che non riesco ad identificare, sono in bianco e nero poi.

"Eccoci qui! Questo è il pargoletto!" Dice la dottoressa tutta soddisfatta.

Corinne scoppia in un pianto liberatorio e bacia Dave.

Davvero quella piccola cosetta è una creatura vivente?

Credo che sto per piangere, questo è il miracolo della natura, il frutto del vero amore.

Adesso non resta di sapere se quella pallina simpatica è un cosetto, oppure una cosetta.

'Profumo di Lavanda'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora