Capitolo 20

152 8 1
                                    

"..Cause all of me, loves all of you. Love your curves and all your edges, all your perfect imperfecions.."

Sono in cucina, l'intento era di prendere un caffè, ma sono appoggiata con un gomito sul tavolo che giro il cucchiaino nella tazza da mezz'ora, i pensieri forse hanno la meglio su uno sputo di caffeina.

"Che dici, lo prenderai quel caffè prima di bucare la tazzina?" Dice ridendo Sophie lasciando cadere sul tavolo un pugnetto di petali.

"Oh giusto il caffè.." Dico bevendo ormai la brodaglia fredda.

"Ok, ma non evadere dal discorso gioia!" Dice ridendo e soffiandomi i petali in faccia.

"Cosa vuoi sapere?" Chiedo ridendo.

"Tutto!" Risponde sedendosi è sorridendo come una bambina in un negozio di caramelle.

Comincio il mio racconto con le farfalle nello stomaco, non riesco a guardare Sophie direttamente negli occhi, anche se ci provo il mio sguardo si sposta automaticamente alla finestra. Mi sento avvampare e il cuore fa certi salti che prima o poi mi uscirà dalle orecchie ne sono certa, continuo a meravigliarmi di tutto quello che mi fa provare quel ragazzo.

Finita la narrazione suona il campanello, è Oliver!

Sono le fottute dieci del mattino! Cosa mai potrà volere a quest'ora?

Scendo le scale ancora con metà pigiama e vado da lui.

"Buongiorno Cara, ti sei scordata questi in palestra due giorni fa!" Dice porgendomi un paio di orecchini sorridendomi.

"Ma.. Io non porto gli orecchini in palestra.." Rispondo con aria strana.

"Davvero? Te lo giuro.. Ero sicuro che fossero tuoi!" Dice con aria triste.

"Oliver, anche se erano miei perché sei piombato a casa mia alle dieci del mattino, e non hai aspettato che ci vedessimo domani in palestra per restituirmeli?" Chiedo nel tono più gentile possibile.

"Perché volevo passare a trovarti!" Dice stavolta con un sorriso quasi irritante.

"E il mio indirizzo?" Chiedo.

"L'ho preso dal database della palestra!" Risponde ridendo.

Alzo lo sguardo e noto che Anne è affacciata alla finestra a gustarsi la scena con un sacchetto delle patatine in mano:

"Ciao Oliver! Vieni su a Pranzo?" Grida Anne.

Mi volto di scatto facendole

segno di stare zitta e poi torno a parlare con Oliver,

"Dovrai essere molto impegnato immagino, ma non importa sara comunque per una prossima volta non credi?" Dico con un sorriso che è più isterico che felice.

Sorride anche lui (a modo suo) e alza il suo sguardo per incrociarlo con quello di Anne che evidentemente ancora non ha capito un corno!

"Ma certo volentieri! Grazie per l'invito tesoro!" Dice tutto felice.

Entriamo in ascensore e cala il silenzio.. Un silenzio alquanto imbarazzante, sembra di non arrivare mai.

Entriamo e la prima cosa che mi viene Da fare è tirare un'occhiataccia ad Anne che sembra ancora non capire. Io la uccido.

"Accomodati comunque fai come se fossi a casa tua" dico ad Oliver mentre prendo la mia dolce coinquilina per il braccio.

La trascino in camera e chiudo la porta.

"Ma cosa sei impazzita!?" Le dico a bassa voce.

"Scusa Jess ma che ti ha fatto di male?" Mi chiede alzando un sopracciglio.

"Niente, ma sai io sarei fidanzata e quando quell'essere biondo che abbiamo in salone mi vede, gli vengono gli occhi a cuoricino!" Dico a mia volta.

"Vabe dai.. Uh comunque hai notato che anche tu hai "Oliver" nel nome? Potrebbe essere il destino!" Mi dice ridendo.

Ma ormai mi sono già diretta verso la cucina.

"Ok, visto che sei qui perché non ti rendi utile? Dammi una mano in cucina.. Oggi comando io, non siamo in palestra!" Dico mettendomi il grembiule ed accennando un sorriso.

"Si signor capitano!" Mi risponde venendo verso la cucina.

"Non scherzare spongebob" dico e gli lancio un altro grembiule.

Ridiamo.

Io comincio ad affettare delle verdure e Oliver prende delle patatine congelate e le mette a friggere in padella.

"Che buon profumino! Uuh ma abbiamo ospiti! Ciao Oliver!" Dice Sophie venendo dal bagno.

"Che bello, almeno qualcuno è contento della mia presenza.." Dice Oliver scolando le patatine appena fritte.

La mia velocità nel tagliare le verdure rallenta..

Mi sento un mostro.. Infondo non mi ha mai fatto nulla di male questo ragazzo.. Anzi mi sta dando una grossa mano con la palestra.. Devo smetterla di essere così acida con le persone.

"Dov'è Corinne?" Chiedo cercando di cambiare discorso.

"È con Dave a fare shopping per la bambina in arrivo, ma ora che ci penso, non dovevi vederti con Chris?" Mi risponde e chiede Anne.

"Ah pensavo che lo sapeste, è andato in Italia! Torna fra una settimana!" Dico buttando le verdure in una teglia.

"Che bello avere la famiglia in Italia!" Dice Sophie.

"Già" dico io.

A mezzo giorno e mezzo siamo tutti a tavola a gustarci il nostro pranzetto, semplice ma appetitoso.

Mi manca Chris e non posso nemmeno telefonargli.. Spenderei un capitale anche per una chiamata di cinque minuti, mi resta solo whatsapp ma non entra da ieri. Proverò a cercarlo stasera con calma, sono certa che sta bene.

"...e alla fine Pierino dice.. Mamma, è morta-della!" Oliver finisce una barzelletta e tutti ridiamo.

"Sai che non ti facevo così giocherellone?" Dico io mettendogli una mano sulla spalla.

Mi prende la mano e mi da un bacio sul palmo, poi si alza e si dirige verso il balcone:

"Posso fumare qui?" Chiede durando fuori un pacchetto di sigarette.

Annuiamo e lo raggiungo, ne approfitto per fumare anch'io.

"Non ci posso credere. Lavori in palestra, però fumi!" Dico ridendo mentre accendo la sigaretta.

"Perché scusa? Anche tu vieni in palestra per dimagrire quando non ne hai assolutamente bisogno! Quindi non venire a farmi la predica sui controsensi! Dice facendomi un occhiolino.

I suoi occhi.

Guardo whatsapp ma Chris ancora non è risultato online. Metto il telefono in tasca e fumo.

'Profumo di Lavanda'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora