Stranamente il tempo vola. Non ce ne rendiamo conto e magari sembrerà una frase fatta, ma il tempo vola davvero. Le cose, anche questa cosa molto strana, stanno andando bene. Non stavo così bene da tanto e mi ci voleva. Sarà una frase stupida anche questa, ma mi sento una Denise diversa. Penso che posso mettere da parte la Denise timidissima, che ha paura di parlare. La Denise che si nasconde nei felponi perché non vuole farsi vedere. Quella che ha paura di dire la sua, che preferisce rimanere in disparte, che si sente il brutto anatroccolo e non vuole provare nuove esperienze perché bloccata da quello strato di paura misto a timidezza. Quella Denise fa parte di me, non posso completamente dimenticarla, non lo meriterebbe. Ma ora sono una Denise diversa. Si, sempre timida, ma ora le cose le affronto. Non mi nascondo, non scappo, ma cerco di affrontare tutto. Sto bene con me stessa, sono felice e mi sento meglio.
E tutto questo è anche e, soprattutto, merito di Ashton. Sono felice che quel giorno in cui ho pianto come una stupida a causa delle mie debolezze, lui mi ha vista e ha voluto aiutarmi. Non ho ancora capito la ragione per cui l'ha fatto e non so se mai lo saprò, ma almeno l'ha fatto, ed ora sto decisamente meglio. È una persona speciale che ha contribuito a farmi stare meglio con me stessa e mi rende felice ogni giorno.
Fra di noi le cose vanno davvero tanto bene. Siamo felici insieme e non mi sono mai sentita così tanto a mio agio con qualcuno. Si dice che il primo periodo di una coppia sia sempre il migliore e, sinceramente, spero che tutta la nostra relazione per quanto possa durare, sia così. Stiamo entrambi benissimo, parliamo di tutto e non ci annoiamo mai.
Ormai anche i nostri amici sono felici per noi. Abbiamo detto quasi subito (esattamente il giorno dopo, visto che eravamo quasi sotto tortura e ricatti) che ci siamo messi insieme. Loro sono stati felici per noi fin da subito, hanno sclerato e ci hanno nominato la coppia del gruppo. In effetti ormai siamo diventati un gruppo: stiamo sempre insieme e ci troviamo benissimo. Non pensavo che la mia vita potesse avere una svolta così grande: da timida e asociale d'eccellenza sono addirittura arrivata ad avere un gruppo di amici a cui voglio tanto bene, ed un ragazzo.
La me del passato se avesse saputo cosa mi sarebbe successo, probabilmente, mi si sarebbe messa a ridere in faccia.
Anche tra i ragazzi le cose vanno molto bene, in particolare tra Luke e Clarissa. Non parlano quasi mai di loro due ma per ciò che mi hanno detto, so che si stanno frequentando. Anche se stamattina Luke ha detto di volermi parlare di qualcosa. Probabilmente vorrà dirmi qualcosa su di lui e Clarissa, da quel che so sono anche l'unica persona a cui ha parlato della sua sessualità."Dai Ash, devo andare" Mormoro, dopo averlo baciato un'ultima volta. Siamo sul letto di casa sua ed è ora che io vada da Luke.
"Mi spieghi di cosa dovete parlare?" Domanda nuovamente Ashton, che è sempre stato fin troppo curioso.
"Non lo so, non me l'ha detto... Dai dopo ci vediamo" Dico, ma lui mette su un tenero broncio che bacio.
"Va bene vai, ti chiamo dopo" Dice alla fine, dopo avergli dato l'ennesimo bacio. Annuisco e gli sorrido. Mi alzo dal letto e mi copro con la giacca e lo bacio a stampo, prima di salutarlo ed andare di sotto.
Saluto la madre di Ashton ed esco fuori. Non so se effettivamente Anne sappia della mia relazione con sul figlio, ma, dal momento che ci ha quasi beccato mentre ci baciavamo, credo che ne sia a conoscenza. E poi Ashton mi ha detto che le dice sempre tutto, e non mi dà fastidio, sua madre mi sta molto simpatica.
Esco fuori e vado direttamente verso il parchetto vicino casa mia, dove io e Luke ci siamo concordati di vederci.
Appena arrivo lo trovo che calcia distrattamente qualche pietrolina, mentre guarda a terra. Mi aqvvicino a lui e lo raggiungo.
"Hey" Lo saluto, mentre lo guardo. Lui mi guarda e sorride lievemente.
"Ciao, eccoti" Dice ed io annuisco con un piccolo sorriso.
"Scusa, Ash non mi lasciava andare" Ammetto sorridendo lievemente e lui annuisce piano.
"Tranquilla, lo immaginavo" Ormai hanno capito tutti che Ashton è un coccolone.
"Allora, preferisci rimanere qui o andiamo in un bar?" Domando, mentre Luke passa una mano tra i ricci.
"Va bene un bar, sono affamato" Afferma Luke, ed io annuisco. Camminiamo verso un bar qui vicino ed intanto parliamo del più e del meno.
"Allora, di cosa devi parlarmi?" Domando, mentre entriamo nel bar e andiamo a sederci ad un tavolo.
"Uhm, si tratta di Clarissa" Dice, mordicchiandosi il labbro, ed io annuisco.
"E' successo qualcosa tra voi due?" Domando e lui scuote la testa.
"No... credo che sia questo il problema. Insomma, Clarissa mi piace, ed è una bellissima ragzza.."
"Ma?" Domando, prima che possa aggiungere altro lui. Sospira e passa una mano, nervosamente, tra i ricci. Intanto arriva una cameriera ed ordiniamo qualcosa, poi Luke mi guarda e riprende a parlare, una volta che entrambi siamo lontani dan qualcuno che potrebbe sentirci.
"Ma non sto ancora del tutto bene. Deni, credo che non sia ancora pronto ad affrontare una relazione" Ammette, con un lieve rossore sulle guance.
"Lu, è normale. So che a Clarissa ci tieni, si vede, ma magari semplicemente hai bisogno del tempo per chiarirti le idee" Dico e lui annuisce piano, con lo sguardo lievemente confuso.
"Ma tu all'inizio mi hai detto che con l'esperienza magari mi sarei chiarito meglio le idee" Ricorda le mie parole, ed io alzo le spalle.
"Sbaglio anch'io... è una cosa molto soggettiva e poi io non sono un'esperta, non ho mai avuto questo tipi di dubbi, ecco" Spiego, mentre intanto arrivano i nostri ordini.
"Mi sento un idiota, lo ammetto. Prima voglio provare qualcosa con Clarissa ed ora che finalmente le cose stanno andando come si deve mi trovo in difficoltà perchè nella mia testa c'è così tanta confusione" Dice, passando ancora una volta una mano tra i suoi ricci, mentre io bevo un sorso dal mio frullato.
"Sta calmo Luke, o diventerai pelato. Comunque hai accettato da poco il fatto di essere bisessuale, devi darti tempo. Magari mi sbagliavo, sei ancora confuso e va bene così. La cosa importante è che tu, per prima cosa, stia bene con te stesso. Devi avere le idee chiare, metabolizzare la cosa, e vedrai che poi sarai pronto anche per una storia" Spiego, finendo con un piccolo sorriso. Luke mi ascolta ed annuisce piano, mentre gioca distrattamente con qualche anello che porta al dito.
Se qualcuno mi avesse detto che mi sarei ritrovata ad un bar sola con Luke Hemmings, a parlare della sua sessualità e dei suoi problemi sentimentali, probabilmente gli avrei riso in faccia, ancora una volta.
"Ne parlerò con Clarissa... non voglio farla illudere o stare male solo perché non sono stato abbastanza sincero nei suoi confronti" Annuisco piano ed abbozzo un sorriso.
"Vedrai che Clarissa capitrà... andrà bene" Dico, prendendo la mano di Luke e stringendola nella mia.
"Lo so, ma non ne ho mai parlato con nessuno... tu sei la prima e unica persona a cui ho parlato di questa cosa e non so se riuscirò a farlo di nuovo" Dice e noto dal suo sguardo che è molto agitato, perciò cerco di tranquillizarlo.
"Lo capisco, ma vedrai che andrà bene... magari sarà anche un modo per affrontare meglio il tutto" Dico, prendendo un altro sorso dal mio frullato e lui annuisce piano.
"Ci proverò... grazie" Mormora ed io sorrido un po' ed annuisco.
"Poi fammi sapere come va" Dico e lui annuisce, ed intanto finiamo di mangiare e bere ciò che abbiamo preso.
Dopo aver pagato usciamo dal bar e camminiamo per un po'.
"Allora... hai pensato a quale college andrai?" Domanda Luke e, a quella domanda, mi irridisco un po'.
Sono quel tipo di persona che ha quella strana filosofia di vita del "vivi il presente", ma solo quando si parla del college e, quindi, del mio futuro. Non ho ancorta la minima idea di che college fare e di cosa io voglia fare nella mia vita ed è un problema.
"Ho sbagliato domanda?" Domanda, con un sorriso divertito, ed io annuisco mordendomi il labbro.
"Hai presente quando non sai assolutamente cosa fare nella vita?" Domando facendo ridacchaire Luke.
"Sinceramente sì... più che altro so che vuol dire avere un sogno ma sapere perfettamente che non si realizzerà mai" Ammette ed io lo guardo incuriosita.
"Quale sogno?" Chiedo e lui sorride un po'.
"Scommetto che hai pensato da subito al basket" Dice ed io annuisco.
"Quella è una delle ozioni per il college... il sogno è quello di cantare. Non è realizzabile, lo so benissimo, ma io ed i ragazzi ci pensiamo spesso" Spiega, mentre io sorrido stupita. Non l'avrei mai immaginato, soprattutto perchè nessuno di loro due ne ha mai parlato.
"Lo so, non ne sai niente, ma è un po' il nostro piccolo segreto" Dice ed io annuisco con un piccolo sorriso.
"Cosa suoni?" Domando curiosa.
"La chitarra" Dice Luke con un sorriso ed io annuisco.
"Provateci... magari andrà bene" Dico, ma Luke alza le spalle.
"Sono quel classico figlio sfortunato che ha già il suo destino scritto a causa dei genitori" Dice, con un sorriso triste.
"Dai Lu, fai feste sei giorni su sette e non puoi ribbelarti al volere dei tuoi?" Domando e Luke sorride lievemente e alza le spalle.
"Purtroppo no... vogliono che faccia l'avvocato. E, per loro fortuna, ho anche la borsa di studio grazie al basket. Sono nella merda, tutta la mia vita è già stata scritta" Sospira ed io mi mordo il labbro, triste per lui.
"Insisto: per me devi fare ciò che ti senti. La vita è la tua, non la loro... non puoi essere dipendente del volere dei tuoi genitori, devi essere felice" Dico e Luke annuisce piano e mi guarda per un po'.
"Tu per me potresti fare la psicologa, saresti perfetta" Dice Luke ed io sorrido un po' ed inizio a pensarci. Non mi è mai passata per la testa questa idea, ma la psicologia mi ha sempre affascinata.
"Ci hai mai pensato?" Domanda poi Luke, ed io scuoto la testa.
"Sai che adesso probabilmente grazie a me hai un'idea sul tuo futuro?" Domanda ed io ridacchio e annuisco.
"Ho intenzione di pensarci... la psicologia mi ha sempre affascinata ma non ho mai avuto intenzione di studiarla, però adesso mi hai dato un'idea" Dico con un sorriso.
"Almeno, per una volta, sono io che ho aiutato te" Dice, ed io annuisco con un sorriso.
"Ho un punto da dove incominciare a pensare... grazie" Luke mi sorride ed io ricambio.
"Oh, mi farete ascoltare mai qualcosa di vostro?" Domando e lui annuisce piano.
"Perchè no, convincerò i ragazzi... Oh, se Ash non ti ha detto nulla lo farà presto, infatti pensavo che tu lo sapessi già. Ma dagli tempo e quando te lo dirà, non dire che te l'ho già detto, vorrà essere lui il primo a farlo" Si raccomanda Luke, ed io annuisco con un piccolo sorriso.
Continuiamo a parlare tra di noi ed intanto vado verso casa. Quando devo cambiare strada saluto Luke e vado verso la mia.
E mentre cammino l'idea di Luke continua a rimbombarmi nella testa. Potrei davvero avere finalmente una possibilità per il college.Spazio meh
Ciao persone!
In questo capitolo ho voluto dare spazio a Luke e ho fatto parlare entrambi anche del loro futuro.
Volevo dirvi che ho deciso che questa storia avrà una specie di sequel, più che altro tratterà molto la storia di due personaggi a cui tengo molto.
Vi avviserò io quando uscirà, probabilmente dopo un po' la fine di questa storia.
Ah, inoltre, anche se mi dispiace tanto, volevo dire che tra cinque capitoli la storia finirà :(
Ma non faccio discorsi ora, me li tengo per quando sarà finita.
Volevo sapere se la copertina nuova vi piace, fatemi sapere💓
Io vi ringrazio di cuore per le letture e per voi che votate, davvero, anche se non siete in tanti mi fate molto felice.
E niente, ora vado. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ciauu!✨
STAI LEGGENDO
Lessons|| Ashton Irwin
Fanfiction"Devi solo capire che tutti siamo belli a modo nostro. Abbiamo tutti delle piccole imperfezioni, ma dobbiamo imparare a convivere con queste. Ognuno di noi ha i propri difetti, e ognuno di noi ha anche i propri pregi. Ma devi imparare ad apprezzare...