Chapter Thirty-seven

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LA STORIA È ARRIVATA A 2K VISUALIZZAZIONI URLO, GRAZIE DAVVERO.
Vi lascio al capitolo💞💞

Fortuna vuole che io sia ancora viva e vegeta nonostante i capelli, e che abbia ancora un tetto in cui stare e in cui dormire visto che avevo paura della reazione dei miei.
Mi hanno soltanto detto che sapevano che l'avrei fatto prima o poi, visto che sono anni che li avviso che avrei fatto una cosa del genere. Solo che non pensavano che avessi coraggio di farlo, ed invece...
Se solo sapessero che è merito anche di Ashton, visto che adesso lo adorano.
Ashton, essendo mio vicino, spesso vede i miei, e loro sono innamorati di lui. Mi ripetono quanto sia un bravo ragazzo, quanto sia adatto a me, nonostante io continui a ripetergli che siamo solo amici.
Anche se, di questo, non ne sono proprio convinta.
Tralasciando questo, stamattina sono andata normalmente a scuola.
Michael appena mi ha visto è letteralmente impazzito ed ha iniziato ad urlare "la mia erede! Eccola, lei è la mia erede!".
Poi mi ha stritolato mentre continuava ad urlare queste frasi, e mi ha promesso che tingerà anche lui i capelli di blu, proprio come me, così potremo essere gemelli.
Parole sue.
Luke all'inizio è rimasto un po' sorpreso, ma poi ha subito iniziato a chiamarmi puffo.
Questo perché lui, essendo alto un metro e sonoioilpiùaltodellaterra, è decisamente molto più alto di me, per questo potrei risultare una nana davanti a lui, se non fosse per il fatto che chiunque è un nano con lui.
Per questo, visto che lui mi ritiene nana e visto che ho le punte blu, mi chiama puffa.
Bello no?
Calum invece, dopo aver fatto dei complimenti sui miei capelli, ha voluto sapere a tutti i costi se mi avesse accompagnata Ashton a farli o no.
Poi ha voluto sapere del mio appuntamento con Ashton, probabilmente il riccio gli avrà detto qualcosa.
Insomma, ho passato tutta questa giornata a sentirmi chiamare "erede del dio delle tinte", oppure "puffa" o "nana blu" e ad avere interrogatori da parte di Calum per sapere la mia vita sentimentale.
Diciamo che Calum non ha ottenuto molte risposte, le avrà da Ashton.
Una giornata normale, insomma.
Adesso sono stesa sul mio letto a poltrire, quando in realtà dovrei studiare.
"Hey bella blu" Scoppio a ridere a queste parole e mi alzo dal mio letto e vado verso la finestra.
"Hey bel riccio" Rispondo a mia volta, appoggiandomi sulla finestra per poter vedere Ashton.
"Cosa stavi facendo di bello ed interessante?" Domanda ed io alzo le spalle.
"Nulla di bello in realtà, stavo solo leggendo" Dico, ed Ashton annuisce.
"Non avevo dubbi" Dice ed io ridacchio. Ormai le mie abitudini le ha imparate.
"Ho due pacchi di patatine e non mi va di mangiarli da solo, se scavalco posso venire da te?" Domanda, ed io annuisco sorridendo. Ashton sorride e poi prende due pacchi di patatine e scavalca. Lo aiuto ad entrare e poi lui mi sorride e poggia tutto sul mio letto e mi abbraccia.
"Ora va meglio" Mormora, mentre mi tiene stretta, ed io mi godo il suo abbraccio, ispirando anche il suo profumo, che mi piace sempre di più.
Poi, mi prende il viso e mi da un bacio, mentre io gli accarezzo la schiena.
Dal mostro ultimo appuntamento, io ed Ashton ci siamo scambiati altri baci, ma nessuno dei due ha ancora definito cosa siamo.
Con il suo bacio provo sempre miliardi di emozioni, ed anche questa volta è così. Ci stacchiamo per riprendere fiato, ed io poggio la fronte sulla sua.
"Ora va molto meglio" Sussurro io, ed Ashton annuisce.
"Confermo" Sussurra a sua volta, e mi stringe forte. Poggio la testa sul suo petto e lo stringo, e rimaniamo un po' così, ma poi mi stacco e mi siedo sul letto e prendo uno dei pacchi delle patatine.
"Scusa ma ho fame" Dico, ed Ashton ridacchia ed annuisce e si siede accanto a me, e prende l'altro pacco.
"Immaginavo, infatti sono venuto qui anche per farti mangiare" Rido e mangio qualche patatina e lui fa lo stesso.
"Allora, com'è andato il tuo primo giorno con il nuovo look e i nuovi capelli?" Domanda, mentre continuiamo a mangiare.
"Bene... Oggi non ho messo una delle mie famose felpe giganti, e stranamente non mi sono nemmeno sentita a disagio, nonostante il fatto che portavo una maglia un po' più aderente. Non mi sono sentita a disagio, fuori luogo, con la costante voglia di coprirmi" Dico, ed Ashton sorride.
"Sono davvero tanto felice per questo, si vede che stai facendo progressi. E oggi ti ho vista e sembravi anche più sicura di te... È stato bello vederti così" Dice, ed io sorrido ed annuisco.
"Sarà per i capelli, o per il modo di vestire leggermente diverso, ma non sentivo una brutta sensazione, quella che ho sempre avuto addosso. Quella sensazione.. non so, di sentirsi fuori luogo. Non sentivo la necessità di volermi nascondere, o di voler scappare. Nemmeno di coprirmi con qualcosa più grande di me. Non sentivo niente di ciò. Semplicemente stavo bene. Se qualcuno mi guardava non sentivo la voglia di nascondermi. Semplicemente lasciavo guardare. Sarà poco, ma per me già il fatto di essere riuscita a fare questo è tantissimo. È come se avessi fatto un grandissimo passo avanti" Spiego, ed Ashton mi ascolta in silenzio ed annuisce.
"Sai Den, se ti ho aiutata e se lo sto facendo ancora, è anche perché ho sempre voluto sentirti dire queste parole. Ho sempre voluto che anche tu fossi a tuo agio con te stessa, che non sentissi quella costante voglia di nasconderti o la necessità di mettere cose più grandi di te proprio per questo. Quindi sono felice che tu sia riuscita a fare questi progressi, e stai migliorando sempre di più" Dice Ashton, ed io sorrido e lo abbraccio.
"È anche grazie a te se ora sono riuscita a fare ciò, se dico così, lo sai?" Domando, mentre stringo forte Ashton, e poggio la testa sul suo petto, mentre lui mi tiene stretta e mi accarezza la schiena.
"È soprattutto merito tuo. Io ti ho solo fatto da guida, ma hai fatto tutto da sola. Ti stai costruendo l'autostima da te, senza nessuno... Io semplicemente ti ho dato delle dritte che speravo ti aiutassero" Dice, mentre lascia delle carezze sulla schiena che mi fanno rabbrividire. Dopo averlo ascoltato, alzo lo sguardo verso di lui.
"Hai fatto lo stesso tanto per me. Se non ci fossi stato tu probabilmente ora non starei meglio" Ashton fa un piccolo sorriso e mi da un bacio sul naso, che mi fa sorridere.
"Ash? Ma anche tu hai avuto dei problemi di autostima?" Domando, realmente curiosa, e mi siedo sulle sue gambe.
"Si... Più che altro quando ero più piccolo non avevo una grande sicurezza di me stesso. Grazie ai consigli che ti sto dando mi sono costruito un'autostima. È inutile che ci sentiamo costantemente a disagio del nostro corpo, di noi stessi... Che senso ha? Siamo tutti belli, abbiamo sempre qualche pregio. Sta tutto nel capirlo, nel convincersi di questo. Io l'ho fatto, e grazie ha questo ho fatto molti progressi nella mia vita. Nello sport, nelle amicizie, in tutto. Se stai bene con te stesso, allora starai bene anche nel fare il resto, è anche psicologia sai?" Dice, ed io intanto lo ascolto in silenzio.
"Hai ragione... Ti piace la posologia?" Domando, e lui annuisce con un sorriso.
"Da matti, mi è sempre piaciuta. Al college vorrei iniziarla" Dice ed io sorrido.
"Mi piacerebbe fare lo stesso sai?" Dico e lui sorride e mi guarda.
"Sai già che college prenderai?" Domanda poi, ma io scuoto la testa.
"Qualcosa con la psicologia. E probabilmente rimarrò qui, a meno che non mi arrivi un miracolo di una borsa di studio" Dico, pensando al fatto che in realtà non posso permettermi di pagare un college fuori città.
"Anche io in realtà... Sto accumulando crediti, sto studiando più del dovuto e mi impegno nel basket, magari riuscirò ad avere una borsa di studio" Mormora ed io lo guardo.
"Certo che ci riuscirai, ne sono sicura" Dico, e lui sorride un po' e mi bacia a stampo.
Rimaniamo per un altro po' sul mio letto, stretti tra di noi a parlare del nostro futuro al college, a dirci ciò che ci piacerebbe fare. Ho scoperto tanti lati di Ashton oggi, tra cui il fatto che ama la musica, soprattutto suonare la batteria. È affascinato dalla psicologa e spera di studiarla al college, come me.
Il basket per lui è uno sfogo dai tutti i problemi e lo rende felice.
È bello sentirlo parlare di qualcosa di suo, di sé. Ashton è un ragazzo da tante sfumature. Bisogna conoscerlo, viverci in un certo senso con lui, in modo da conoscerne una ogni giorno.
Mi piacerebbe conoscere tutte le sfumature di Ashton, tutto ciò che gli piace, ogni lato del suo carattere, sia bello che brutto.
Con lui il tempo vola, ed ogni volta che siamo insieme mi allontano dalla realtà. Finiamo per esserci solo noi due e sono felice il quel momento, so che posso essere libera di essere me stessa e credo che sia lo stesso anche per lui.
Mi piace ogni singolo momento di più e mi attira, come se fosse una calamita. Non riesco a farne a meno, e ho bisogno di stare con lui più tempo che posso.
Purtroppo però, Ashton è costretto ad andare via per gli allenamenti. Mi saluta con un bacio, che mi fa sorridere ed esce dalla mia finestra, così come ci è entrato, lasciandomi sul mio letto con un sorriso da ebete, mentre ripenso a quanto abbiamo parlato e a ciò che ci diamo detti.
Il mio telefono interrompe tutti i miei pensieri e lo prendo, notando che sia Clarissa.
"Hey bionda" La saluto.
"Ciao Deni, come stai?" Domanda, ed io mi stendo sul letto, pensando al fatto che oltre a Clarissa sono ritornate anche le nostre chiamate del pomeriggio.
Le rispondo ed iniziamo a parlare del più e del meno, ma una parte della mia testa è ancora alla chiacchierata con Ashton di prima e a ciò che ci siamo detti.
"Dalla tua voce sembra che sia successo qualcosa di bello, tu ed Ash vi siete messi insieme?" Domanda Clarissa, dopo aver parlato un po', e mi chiedo come se ne sia accorta... Forse dal mio tono di voce. Quando sono felice Clarissa mi ha sempre detto che si sente anche dal mio modo di parlare, anche se è strano, ma quando sono felice parlo di più e sorrido spesso o rido, ed ho un tono diverso.
"No, non ci siamo messi insieme, abbiamo semplicemente parlato un po' oggi" Dico, ripensando ancora una volta a tutta, e non facendo a meno di trattenere un sorriso.
"Che vi siete detti?" Domanda curiosa, e sono sicura che si sta trattenendo dall'urlare.
"Abbiamo parlato un po' dei progressi che sto facendo e poi siamo finiti per parlare di un po' di tutto" Spiego brevemente, mentre Clarissa mi ascolta.
"Quanti baci vi siete dati mentre avete parlato?" Domanda, ed anche se non è qui non ho fatto a meno di arrossire.
"Un po'..." Mormoro, e Clarissa questa volta non si trattiene e sclera. Ovviamente allontano il telefono dal mio orecchio visto che sorda non voglio diventare.
"Sono così felice, te lo meriti! Non vedo l'ora che vi mettiate insieme" Conclude il suo sclero, ed io non faccio a meno di sorridere.
"E a te con Luke? Novità?" Domando, cambiando argomento.
"Si... Mi ha chiamata prima, vorrebbe che ci vedessimo" Dice ed io sorriso.
"Davvero? Tipo un appuntamento?" Domando, mentre mi metto seduta, visto che fino ad ora ero stesa.
"No, non credo... Ha detto che vorrebbe vedere un film"
"Il passo da 'vediamo un film' a 'pomiciamo di brutto sul divano mentre il film si guarda da solo' è breve sai?" Dico, e Clarissa ridacchia.
"Guardi troppe serie tv tu" Dice.
"Oh no, vai da Luke a guardare il film, poi noi due ne riparliamo"
Rimaniamo per un altro po' al telefono a parlare, ma poi lei deve andare a prepararsi, per andare da Luke, quindi mi saluta e riattacca.
Sembrerebbe proprio il periodo delle coppie questo.

Spazio meh

Ciao persone!
Sono viva e ho aggiornato, mi meraviglio di me stessa :) 
Comunque stamattina abbiamo avuto un buongiorno bellissimo, grazie Luke.

Eee niente, ora passiamo ai ringraziamenti perché questa storia è arrivata a 2k visualizzazioni IO NON ME LE MERITO MI FATE PIANGERE.
GRAZIE DAVVERO❤️
E niente solo questo, vi adoro. Grazie ancora persone bellissime che leggete questa storia.
Ora vado, devo fare delle cose con mio fratello aiuto.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora