L'orologio

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Tic. Tac. Tic. Tac.

Il suono del vecchio orologio a dondolo mi rimbomba nella testa.

Tic. Tac. Tic. Tac.

I ticchettii scandiscono il suono dei miei passi, sembrano volermi dare il giusto ritmo per correre.

«Torneremo presto»
«Fai la brava»

Perché siete dovuti uscire proprio questa sera?

«All'una in punto tu morirai»

Chi era stato a chiamami? Era forse uno scherzo? Perché proprio io?

Cercavo un posto dove potermi nascondere ma a casa di nascondigli non ce ne sono.

Din - don - dan.        Din - don - dan.

Il suono delle campane della chiesa non troppo lontana giunge fino alle mie orecchie.

È l'una.

Giro l'angolo alla fine del corridoio e mi ritrovo un coltello conficcato nello stomaco.

Le due figure nere ora sopra di me si tolgono il cappuccio.

«Mamma... papà...» le mie ultime parole.

Sono (finalmente) tornata con una nuova storiella!
Scusate se sembravo sparita ma sono stata occupata a scrivere altri due libri che (spero) usciranno presto.
E niente a domani💸

Storie della NON buonanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora