Prima parola.

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Era il secondo giorno alla scuola, come al solito mi preparai e andai a fare colazione e mi diressi a scuola insieme a mio fratello.
Arrivata in classe, vidi di nuovo lui seduto al suo banco con il suo sguardo freddo e ascoltando la musica.
Feci un respiro e mi diressi vicino a lui.
Io: hey buongiorno.
Ma nulla, era impegnato ad ascoltare la musica e non mi ascoltava.
Cavolo. Eh ora?
Pensai guardandolo con goccia di sudore.
Lui finalmente mi nota e stacca la musica per un momento.
Hiroshi: cosa vuoi?
Ripose con il suo sguardo freddo, senza emozioni.
Io: che musica stai ascoltando?
Hiroshi: che ti importa?!
Mi rispose con tono un po' arrogante.
Io cercai comunque di mantenere la calma. In classe purtroppo già iniziarono a spargere la voce.
?: cosa? Il nuovo ragazzo ha risposto male con Misaki-chan
?: Incredibile! Cosa sta accadendo?
Io: vorrei fare amicizia con te.
Risposi con un sorriso.
Hiroshi: non ne ho bisogno. Quindi lasciami in pace.
Io in quel momento non sapevo cosa rispondere, non vorrei mai che delle persone fossero sole, voglio che sorridano che stanno bene.
La campanella suonò e interruppe quel silenzio che si era creato.
Durante la lezione cominciai a pensare guardando il mio quaderno per poi guardarlo "Ci deve essere un modo per farlo sorridere".
Dopo che la lezione finì la mia migliore amica viene vicino a me insieme ad altre due nostre amiche, mentre Hiroshi era uscito dall'aula.
Ami: Misaki.
Io: si?
Ami: sembra a quanto pare che quel ragazzo non è adatto a noi.
Io: non dire così.
Izumi: si Ami ha ragione. Devo ammetterlo è carino però è molto arrogante.
Hikaru: meglio che stai lontano da lui.
Io: ma io...
Io le guardai con uno sguardo sorpreso, io non volevo di certo fregarmene.
Dopo le lezioni c'erano i corsi, indovinate cosa io facevo? Si proprio quello di disegno.
Io stavo seguendo il mio corso nell'aula e proprio Hiroshi passò per quel corridoio e mi guardò,dal finestrino della porta dell'aula, con nessuna emozione ma poi continuò a camminare.
Dopo finito il corso, stavo uscendo dalla scuola ma stava piovendo.
Io: cavoli non ci voleva. Per fortuna ho l'ombrello!
Lo presi e lo aprì, ma poi vidi Hiroshi poco distante da me che guardava la pioggia.
Forse non ha l'ombrello?
Pensai e mi diressi con il mio solito sorriso vicino a lui.
Io: Hey Hiroshi. Non hai l'ombrello?
Hiroshi: no.
Io: vieni ti do un passaggio.
Hiroshi: no,grazie
Io: dai vieni.
Presi la sua mano
Hiroshi: ho dett-
Ma senza finire di parlare lo trascinai con la mano.
Lo accompagnai fino a casa sua.
Io: bene io vado.
Dissi sorridendogli girandomi per andarmene.
Hiroshi: aspetta.
Io: si?
Mi fermai e mi girai.
Hiroshi: gr-azie.
Disse con forza.
Io: di nulla. A domani.
Gli sorrisi e me ne andai a casa.

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