Sei importante!

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Era mattina, domani iniziava il festival, mi diressi a scuola che oggi uscivano i risultati dell'esame. Hiroshi non lo incontrai ma non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo ieri...
Cosa??? Davvero Hiroshi mi ha dato un bacio?! Non ci credo è impossibile.
Ero agitata da ieri quando tornai a casa e ho paura di incontrarlo.
Ormai so cosa provo per Hiroshi...
Andai verso il tabellone dove c'erano i risultati e incontrai Ami e Masaru.
Ami: hey Misaki-chan.
Masaru: buongiorno Misaki-San
Misaki: ciao ragazzi. Avete visto i risultati?
Ami: si ! l'abbiamo superato,menomale!
Disse sollevata.
Misaki: davvero?
Masaru: si. E anche Hiroshi per poco, grazie ai tuoi insegnamenti.
Misaki: ne sono felice.
Dissi con un sorriso imbarazzante.
Ami: a proposito, oggi Hiroshi non è venuto.
Disse guardandosi intorno che non lo vide.
Masaru: si ma spero che domani ci sarà, inizierà il festival. Non può mancare.
Ami: vero! Se non viene lo trascinerò anche dal letto.
Sto iniziando un po' a preoccuparmi. Non è che si sarà ammalato?
Dopo un po' iniziai a tossire.
Ami: Misaki stai bene?
Misaki: si sto bene, tranquilli. Dai andiamo a lavorare!
Dissi con un sorriso forzato anche se Ami e Masaru mi guardarono un po' preoccupati.

È stata una giornata stancante, mi sento debole. Non dirmi che mi sono ammalata. Mannaggia, domani ho il festival non posso rinunciare dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto.
Arrivai a casa e non mangiai per quanto non avevo forze, andai dritta nel letto a riposare, ovviamente mio padre e mio fratello erano preoccupati.
Nel giorno seguente:
La sveglia suonò,mi sentivo un po' di febbre, ma mi alzai e mi diressi a scuola anche se mio padre e mio fratello cercarono di impedirmelo.
Ero arrivata a scuola e andai subito nell'aula dove svolgevo il mio compito ma prima di questo incontrai Hiroshi e lo guardai arrossita e non sapevo cosa dire, lo stesso anche lui ma per fortuna le mie amiche mi chiamarono e andai di corsa da loro.
Ami e Masaru raggiunsero Hiroshi.
Ami: hey Hiroshi.
Masaru: eccoti finalmente.
Hiroshi: ciao.
Masaru: cosa sarebbe "ciao"?? Dove sei stato?
Hiroshi: a fare un servizio.
Masaru: era così importante?
Hiroshi: si.
Disse per poi guardarmi mentre andavo dalle mie amiche.
?: hey Ami.
Ami: hey dimmi.
?: io lavoro con Misaki, tu sei una sua amica giusto?
Ami: si, perché?
?: Ho visto Misaki un po' pallida, gli ho chiesto se stava bene ma ha detto di sì.
Ami: cosa??
Masaru: non è che-??
Ami: portaci da lei.
?: si.
I miei amici mi videro lavorare, ero già vestita da maid con delle goccioline di sudore per quanto ero senza forze ma Ami venne in mio soccorso.
Ami: Misaki smettila.
Misaki: Ami cosa ci fai qui?
Mi mise la mano sulla fronte e si accorse che avevo la febbre.
Ami: devi andare a casa.
Misaki: cosa??! C'è il fest-
Ami: non mi interessa. Devi andare a casa, ci sarà qualcuno che prenderà il tuo posto.
Ero dispiaciuta, mi sentivo che era colpa mia.
Ami: Hiroshi visto che tu-
Hiroshi: si ho capito!
Disse in modo un po' arrogante come se avesse capito tutto, mi prese per il polso e mi trascinò e mi portò a casa tra le sue braccia.Mi misero nel letto.
Toru: grazie mille di averla portata fin qui. Io e Yuki avevamo cercato di trattenerla qui ma non ci eravamo riusciti. Mi stavo davvero preoccupando.
Hiroshi: di nulla.
Toru: sei un suo amico di scuola giusto?
Hiroshi: si, pia-cere Hiroshi Ogawa.
Disse rivolgendosi imbarazzato.
Toru: io Toru, piacere.
Disse accogliendolo con un dolce sorriso.
Yuki: piacere.
Disse arrossito con lo sguardo rivolto altrove.
Toru: se vuoi puoi andare, ce ne occupiamo noi di lei.
Hiroshi: hm no posso restare.
Toru: bene allora mi permetti di prepararti qualcosa prima che vai.
Hiroshi: non dovete.
Disse imbarazzato ma sia il padre che il fratello se ne andarono dalla stanza.
Che sciocca! Perché è andata a scuola con tutto che non stava bene.
Pensò guardandomi un po' arrossito.
Aprì un po' gli occhi.
Misaki: dove sono?
Hiroshi: scema a casa tua.
Misaki: tu cosa ci fai qui?
Lo guardai imbarazzata.
Hiroshi: volev-o ricambiare il favore.
Disse ancora arrossito.
Misaki: grazie, ma non dov-
Hiroshi: Basta!
Urlò con quella parola che mi sorprese.
Hiroshi: smettila di tenere le cose dentro. Tu ci sei sempre stata per me...
Disse con una voce così dolce
Misaki: Hiros-
Hiroshi: mi hai fatto preoccupare.
Disse in lacrime.
Hiroshi: non farlo mai più!
Ero sorpresa dalle sue parole.
Hiroshi: vedi di riprenderti al più presto. Ok?
Misaki: va bene.
Hiroshi se ne andò, mi sentì felice, Hiroshi mi ha detto delle cose così dolci, quanto era carino quando era arrossito.
Pensai, anche col bacio dell'altra volta coprendomi metà viso con il lenzuolo per l'imbarazzo.

Casa di Hiroshi:
Che imbarazzo, ho davvero detto quelle cose a Misaki.
Pensai arrossito guardando il regalo di Natale per Misaki in una scatolina.
Spero che gli piacerà questo regalo. Ho passato ieri tutta la giornata a trovare cosa farle.

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