La parte del tuo letto è fredda ormai da un anno.
Provo a dormire la notte, ma con scarsi risultati.
Mi manca stringerti la mano perché del buio temevi i mostri nascosti al suo interno.
Mi manca accarezzare i tuoi capelli che avevano la stessa consistenza delle nuvole e lo stesso odore delle fragole.
Mi manca poterti sussurrare di pensare a quello che ti rende felice, per evitare che tutti i brutti pensieri ti invadano la mente.
Mi manca sentirti dire che l'unica cosa a cui pensavi in questi casi ero io.
Ho un totale buco nel petto, nero, stretto, umido, inospitale.
Guardo ancora le stelle, ma senza di te.
Immagino di stringerti la mano.
Immagino che le gocce di rugiada alle cinque della mattina ci bagnino ancora la pelle.
Immagino ancora di poterti sussurrare che sta sorgendo il Sole.
C'è ancora la tua vitalità nella mia casa, e credo che non riuscirà ad andarsene velocemente, o se riuscirà ad andarsene proprio in realtà.
Perché, vedi Donghyuck, mi hai lasciato nel più bello, mi hai lasciato nel momento in cui sembrava che la ferita che mi aveva distrutto si fosse rimarginata.
E tu, chiudendo la porta alle tue spalle, hai lacerato, hai tagliato, hai strappato, hai spezzato quel filo che teneva insieme tanti punti.
E lo sapevi, lo sapevi benissimo che ero fragile, che ero come la fiamma di una candela.
Con un soffio avrei potuto spegnermi.
E continuo a chiedermi se quel soffio tu l'abbia fatto apposta o solo per sbaglio.
Figuro ancora in camera mia i tuoi sorrisi al mattino e i tuoi tocchi alla notte.
Figuro ancora sulle panchine i tuoi baci timidi di quando le strade erano deserte e l'unica cosa che le popolavano erano le farfalle.
Forse eri un po' come loro.
Forse dovevo saperlo, capirlo, fin da subito che saresti durato un anno poi non ci saresti rimasto più.
Ti ho visto pochi giorni fa.
Mi hai guardato, con gli occhi di un altro.
Mi hai sorriso, con il sorriso di un altro.
Mi hai salutato, con la mano di un altro.
Credo di stare bene però, perché se sei felice tu, io non sono nessuno per non esserlo altrettanto.
Ma vederti mi ha scombussolato.
Credevo di avere un debole sole dentro di me, ma forse avevo solo una soglia di tempesta.
Forse era semplicemente il tuo fantasma, perché sei morto, vero Donghyuck?
Tu non sei più qui perché hai preferito unirti alle foglie in inverno, vero?
Dopo quel giorno ho iniziato a dubitare di ciò.
Forse non ci sei più perché il mio presentimento era giusto.
Lo so, non sono mai stato abbastanza.
Ma noi ci amavamo.
Tu mi amavi, non avresti mai potuto fare una cosa del genere vero?
Me lo dicevi anche tu.
Tutti quei ti amo sussurrati come se qualcuno potesse realmente sentirli anche se l'avessi urlato.
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❝ ghost of you ❞
Fanfiction"Donghyuck, sto ballando da solo nella nostra casa, con il tuo fantasma"