If you ain't here I just can't breathe
- Chris Brown, Jordin Sparks, No Air
"Più veloce, Olli!"
"Più veloce? Non posso andare più veloce di così!"
"Sì che puoi... cazzo! Dobbiamo scambiarci di posto?"
"No, Raffa, mi spiace, ma tu resti dove sei e io non posso andare più veloce."
"Tu e le tue remore del cazzo."
"Senti, tieni duro. Ci siamo quasi, ok?"
"Tieni duro? Tieni duro, Olli? Sto tenendo anche troppo duro, sto tenendo durissimo e sai perché? Perché ce l'ho durissimo! Porca puttana!"
Se questo fosse un film, il mio film, avrei fatto ascoltare questa conversazione con tanto di ansiti e sospiri, a schermo buio, senza alcuna scena esplicativa, all'inizio della pellicola, per lasciare lo spettatore con un dubbio amletico fino alla risoluzione dell'enigma.
...oh, ma questo è il mio film.
Quindi iniziamo con un flashback.
Tornati da Milano, io e mio cugino ci troviamo sulla strada principale del nostro quartiere, intenti a raggiungere casa.
Il viaggio è stato logorante come all'andata, una noia assurda, ma almeno stavolta avevo in playlist una certa canzone rubata su cui ho potuto fantasticare per ore. Ho letteralmente goduto al pensiero di Jackpot che produrrà un maestoso flow e io un maestoso videoclip. Non vedo l'ora di iniziare quest'avventura!
Ad ogni modo, il nostro rientro alla boy-scout - ovvero zaino in spalla e non abbastanza soldi per pagare un taxi dalla stazione a casa - viene bruscamente interrotto dalla visione che si palesa ai nostri occhi, giusto davanti all'entrata di casa.
Alla pallida luce delle due di pomeriggio, sui gradini davanti alla porta, troviamo zia Rossella riversata in tutta la sua drammaticità. Ha la fronte appoggiata sul dorso della mano, i lunghi capelli rossicci sparsi a ombrello sulle spalle e copiosi lacrimoni che sgorgano dalle guance. Come se non bastasse, la gonna larga con cui si abbiglia abitualmente ondeggia al vento come in una scena di un film anni Cinquanta: la moglie che saluta il marito da un promontorio, mentre lui parte per una missione con la marina militare. Insomma, è un misto tra una zingara e la pietà di Michelangelo, appostata come una ladra davanti a casa sua, nell'ora in cui invece dovrebbe essere all'ospedale per terminare la sua gravidanza.
Che cosa ho sbagliato nella vita?
"Raffa! Olli!" grida con strazio i nostri due nomi e si alza in piedi, lasciando svolazzare la carte che teneva in grembo e che vanno a completare lo struggente quadro. Una natura morta di cazzate.
"I miei ragazzi! Oh mio Dio!"
Zia si catapulta a volo d'angelo verso di noi, imitando la Colombina del carnevale di Venezia e schiantandosi addosso ai nostri corpi.
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DNA - Dovrei Non Amarti
Chick-Lit[COMPLETA] Olli e Raffa dovrebbero non amarsi perché condividono lo stesso DNA. Basterà come deterrente o sortirà l'effetto contrario? Mi chiamo Olli Ferrari, nella vita vorrei fare il regista e documentare ciò che succede nella mia famiglia, perch...