YG & JYP's love story

~1~ PARK JINYOUNG!!!!!

"PARK JINYOUNG!!!!!" si sentì urlare per tutto l'edificio della JYP Entertainment.
Chi fu colui che urlò quel nome? Yang Hyunsuk, desideroso di incontrare il collega.

Apparve un ragazzo davanti all'uomo. Costui ignoto possedeva un'espressione sorpresa e iniziò ad inchinarsi ripetute volte.
"Chi sei tu, ragazzo?" chiese Hyunsuk.
"Park Jinyoung"
Il vecchio spalancò gli occhi, non gli sembrava affatto Park Jinyoung.

"Come hai fatto a cambiare... faccia? Capisco che siamo in Corea e la chirurgia estetica stravolge la persona, ma in questo caso si sta esag-"
"Ho capito, sta cercando QUEL Park Jinyoung, buona ricerca" e il ragazzo scomparve.
Quanta intelligenza this boy.

Il diretto interessato per tutto questo tempo si trovava in una sala, intento a firmare documenti, assieme al mitico Minjun aka Jun. K, con il quale discuteva di varie faccende noiose.

Ad un tratto la porta si aprì con violenza, facendo intravedere la figura di Hyunsuk.
Minjun si alzò dalla sedia, per poi inchinarsi e andarsene, consapevole di essere diventato un intruso nonostante in realtà lo fosse l'uomo appena arrivato.

Il fondatore della YG chiuse la porta, dirigendosi verso Jinyoung.
"Scopiamo" annunciò senza indugi.
"Mmh- meditò l'altro- qua meglio di no, ci sono i Got7 che scassano le palle, andiamo da te?"
L'altro annuì malizioso.

~cambio location at YG Entertainment~

I due figoni si ritrovarono a camminare per i corridoi, finchè non si sentì un saluto.
"Buongiorno" apparve un ragazzo e si inchinò.
"Ciao... Sì tu" ricambiò Hyunsuk sorridendo, dimenticandosi del nome di Kim Jiwon.
Dopo aver fatto due passi, si fermò per poi girarsi.

"TU COSA CI FAI QUI"
Il ragazzo fu pronto a rispondere, ma fu subito interrotto.
"VAI A PORTARE A SPASSO BOBBY"
"Ma non sono un dogsitter"
"Invece sì, grazie"
Jiwon rassegnato ubbidì.

"Mi piaci quando dai gli ordini" sussurrò Jinyoung.
L'altro sorrise mostrando i suoi denti gialli, per poi aprire la porta di uno sgabuzzino.

Già parto di merda lol
Non è molto, ma è un lavoro onesto