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Gemelli.
Questa parola composta da 7 lettere ha il potere di trafiggere il mio cuore ed annientarlo. Rimango immobile, come una statua di sale, avverto un freddo inumano risalirmi dalle viscere per gelare ciò che di vivo perdura in me.
Sento la mano di Devan stringere la mia sotto il tavolo. Mamma dice qualcosa, ma non riesco a capire le sue parole sento solo un fischio assordante, sento i miei sensi venir meno. Cerco di alzarmi appoggiandomi a Devan, ma all’improvviso vengo inghiottita dal buio.
Oscurità. Aprendo gli occhi noto che sono sul mio letto, sola.
Odo delle voci concitate provenire da fuori la stanza. Con cautela mi alzo e apro la porta della stanza, sono i nostri genitori e Devan che litigano.
“Quindi lo sapevate, sapevate cos’ero fin dall’inizio. È per questo che mi avete dato via?”. Chiede con la rabbia nella voce.
“No, ma eri diventato troppo imprevedibile, non riuscivamo più a gestirti.”. Risponde la mamma con afflizione.
“La prima volta che bussarono alla nostra porta, noi non ti lasciammo andare, il nostro bambino. Ma col passare dei mesi gli omicidi si incrementarono, e avevamo paura che potessi fare del male a Freya. Così chiamammo LaVey che venne a prenderti. Successe tutto così velocemente, eravate piccoli, sarebbe stato facile farvi dimenticare.”. Prosegue papà.
“Non avevamo messo in conto però quanto lo sarebbe stato per noi. Il tuo allontanamento ha causato la nostra rottura. Ci pentimmo della scelta un attimo dopo, ma non sapevamo come rintracciarti, eravate come spariti.”. Riprende la parola la mamma.
“Fino a quando qualche anno dopo si sono rimessi in contatto con noi. Senza pensarci su due volte siamo corsi a riprenderti. Speravamo anche di poter sanare il nostro rapporto ma così non è stato.”. Dice sconfitta.
“Perché non dircelo prima? Perché aspettare?”. Chiede furibondo Devan.
“Avevamo vergogna per averti abbandonato, non volevamo dirtelo all’inizio. Poi abbiamo notato il vostro affetto crescere, ci sembrava... ci sembra si fosse evoluto in qualcosa di diverso, più profondo, e abbiamo avuto paura che potesse trasformarsi in altro se aveste continuato a pensare di non essere fratelli.”. Spiega papà.
Richiudo la porta, non voglio più sentire nulla. I nostri genitori quindi sanno che è l’anticristo, e lo hanno abbandonato. Se prima li disprezzavo, credo di odiarli adesso. Hanno portato via la mia unica ragione di vita e felicità. Cosa ne sarà di me? Come sopravvivrò?
Sconfitta mi dirigo verso il letto quando la mia porta si apre e vengo avvolta da due braccia forti. Mi giro e l’abbraccio anch’io. Nonostante tutto, è l’unico appoggio che ho, incomincio a piangere rumorosamente, non è un bello spettacolo.
Devan prende il mio viso tra le mani e con i pollici cerca di asciugare le lacrime che però continuano a scendere.
“Ce ne andiamo per qualche giorno. Se rimaniamo non assicuro l’incolumità dei nostri genitori.”.  Afferma tetro.
Butto qualche vestito in uno zaino e mi avvio in macchina. Una volta dentro Devan afferma che stiamo andando da Evan, lì staremo lontani da occhi indiscreti.
Evan apre la porta esclamando.
“Siete venuti per un altro round?”. Dopo un istante che ci osserva.
“No, non lo siete. Venite.”. Lo seguiamo. Ci fa entrare in una camera da letto e se ne va.
“Che cosa facciamo adesso?”. Chiedo sconfitta.
“Nulla, cosa vorresti fare? Devo solo calmarmi dalla notizia prima di far del male a Timothy o ad Emily.”. Afferma.
“Vorresti lasciare tutto com’è?”. Chiedo confusa.
“Il punto non sono loro. È sbagliato, non possiamo stare insieme, tu sei, tu sei il mio gemello, abbiamo lo stesso sangue. Amarti come ti amo è sbagliato.”.
In un momento Devan mi spinge violentemente al muro, blocca facinoroso i polsi, ha gli occhi completamente neri. È arrabbiato.
“Non dirlo mai, nulla è sbagliato in noi. Io sono l’anticristo e non esiste alcun vincolo tra di noi, io sono il figlio di mio padre.”. Dice con rabbia.
“Questo legame in più che abbiamo non mi fermerà dall’averti. Tu sei mia.”. Afferma sibilando come un maestoso serpente letale.
“Per favore, lasciami.” Mi allontano da lui.
“Tu non capisci, io non sono come te. Ho dei limiti, sono solo un essere umano. Alcuni limiti per me sono insormontabili. Come posso continuare a baciarti, ad averti tra le mie braccia sapendo la verità!? È sbagliato. Non dovremmo neanche discuterne, è proibito!”.  Scoppia a ridere, come se stesse canzonando la mia ingenuità.
"Non è divertente, io non posso.”. Affermo disperata e mi avvio verso il letto.
“Vuoi che dorma da un’altra parte? Perché sappi...” Dice avvicinandosi al letto con in dosso solo dei boxer. "... sono un essere puramente egoista e capriccioso... non potrei starti lontano, neanche se me lo chiedessi.”.
Sono ore che mi rigiro nel letto, Devan è rimasto nel letto, accanto a me, è mezzo nudo e l'idea del suo corpo eccitante a pochi centimetri, non è di aiuto. Lui dorme beato.
Come mi sono cacciata in questo casino? Possibile che l’unica persona ad amarmi sia il mio gemello? Perché questo fato così crudele? Come posso stargli lontana? Non è una cosa possibile. Perché è spettato a me questo tormento, mi sento come lacerata in due: da una parte la ragione che grida che questo amore mi è  precluso; e dall’altra il mio cuore che non sente logica alcuna e vuole solo lui. Avere chiunque altro sarebbe impensabile.
Credo che uscirò fuori a prendere una boccata d’aria, altrimenti rischio di impazzire.
Dopo qualche tentativo trovo una balconata che si affaccia su un boschetto.
“Che ci fai qui fuori? La casa non è un luogo sicuro dove girovagare. Potresti fare brutti incontri.”.  Attesta Evan.
“Mi hai spaventata. E questo brutto incontro saresti tu?”.  Gli chiedo.
“Cosa è successo? Raccontami.”. Beh prima o poi lo scoprirà.
“Siamo gemelli, io e Devan . E abbiamo fatto sesso, è, è sbagliato.”. Gli racconto in modo confusionario.
“E quale sarebbe il problema? Mio padre ha come compagna la sorella. E, per me non è così scandaloso! Anche gli egizi si sposavano tra consanguinei, anche tra fratelli. Questa società moderna ha così tanti tabù è così poca spontaneità.”.
Lo guardo confusa, non ha tutti i torti.
“Sta di fatto che ci sono cresciuta in questa società e mi sento dilaniare.”.
Grava una mano sulla mia spalla.
“Non ci pensare, ma se il nostro bell'anticristo esce di scena, mi candido io!”.
Mi ruba una risata.
“Non hai possibilità.”
Fa il gesto teatrale come se lo avessi colpito al cuore e mi riaccompagna in camera.
Ho dormito malissimo, la chiacchierata con Evan mi ha solo confuso ulteriormente. Loro sono forze antiche, primordiali, che non badano a questo mentre io, ho bisogno di rilassarmi.
Apro la porta della doccia e mi ritrovo davanti una perfezione che nemmeno Michelangelo saprebbe cogliere nello scolpire: Devan sotto la doccia.
So che si è accorto della mia presenza, ma continua ad insaponarsi, come se niente fosse. Si volta provocante verso di me e comincia a sciacquare il sapone, guardandomi audace, senza distogliere lo sguardo.
Come posso resistere alla più grande tentazione mai creata? L’acqua scivola veloce dalle spalle per scorrere procace giù sull’addome piatto, fino alle forti cosce. Le mani sfiorano impudiche ed accarezzano il corpo eccitato, per togliere gli eccessi di schiuma. Prima di perdere il controllo esco e chiudo la porta del bagno. Mi laverò più tardi.
È tutto il giorno che il caro anticristo mi ignora. Il resto della mia vita sarà così?
Senza la sua quasi perenne presenza, credo che potrei non farcela, ogni volta che rivolge un sorriso, o sfiora qualche sciacquetta a servizio di Evan, sono combattuta tra il disperarmi ed il commettere un assassinio, di chi, ancora non mi è chiaro. Sono così incerta sul da farsi che non riesco a fare nulla. Devan è la mia vita, non potrei continuare senza, ma tutto ciò è sbagliato: l’incesto è sbagliato.
Dopo pranzo veniamo tutti condotti in una piscina enorme. Senza alcuna vergogna tutti i presenti si spogliano e si immergono nell’acqua, che presumo sia calda dal vapore che ne esce. Evan è già nudo ed invita me e Devan a fare lo stesso.
Grosso sbaglio rimanere in quella vasca. La gelosia mi consuma. Devan è seduto a bordo in piena vista è circondato da quelle ragazze, che a rigore di logica non fanno nulla di male dato che Devan è per natura una creatura irresistibile, ma le voglio comunque lontane.
“Gelosa?”. Chiede Evan sedendosi affianco a me.
“È così evidente? Non riesco a contenerlo, so che è sbagliato, ma..”.
Mi interrompe.
“Ma niente, cosa ti ho detto stanotte? Per creature come noi queste cose non hanno valore.”.
“Ma io sono umana.”. Gli rispondo sconfitta.
“Sei una strega, e la gemella dell’anticristo, questo ti rende più che umana. Questo ti rende tutto fuorché umana.”
Il resto della giornata l’ho passato in camera.  Voglio pensare a mente lucida, ed avere Devan nelle vicinanze non me lo permette. Ho anche avvisato i nostri genitori che stiamo bene.
Dopo cena mi sono diretta subito in camera, voglio cercare di recuperare un po’ di sonno.
Bagnato.
Sento qualcosa di bagnato sul collo. Apro gli occhi e vedo un capo, dei capelli scuri, mossi, qualcuno mi sta leccando il collo. “Devan?! Che stai facendo?”. Non risponde, ma lo sento sorridere a contatto con la pelle del collo.
È sopra di me, mentre la bocca è impegnata sul collo, con le mani stringe i seni da sopra la t-shirt.
Cerco di muovere le braccia per allontanarlo, ma sono bloccata. Alzo lo sguardo e nella luce fioca capisco che sono legata al letto.
“Liberami.”. Intimo sconvolta.
Alza la testa e con un sorriso maligno scende giù, allargandomi le gambe.
Cerco di serrarle.
“Liberami per favore.”. È  sbagliato, continuo a ripetermi, ma come può essere sbagliato quel tocco che mi fa stare così bene, come fa ad essere sbagliato questo amore?
È perverso forse, ma sbagliato? Sono confusa. Chiudo gli occhi.
“Non combattere ciò che provi.”. Mi sussurra col viso vicino al mio. Sento il suo respiro sempre più vicino alle mie labbra. Con una mano accarezza parte del ginocchio risalendo lentamente, intanto che le labbra fameliche incontrano le mie.
Giusto e sbagliato si annullano, ci siamo solo noi.
Percepisco con un brivido la sua mano che sta per raggiungere la parte più intima di me quando, mi sveglio di soprassalto.
Mi ridurrà alla follia.

Ringrazio DarkYuna91 per le correzioni e la pazienza!
Check her out~

Ringrazio anche tutti quelli che continuano a leggere e a commentare!!
Grazie~

▪︎Nana▪︎

Voi cosa fareste al posto di Freya?

L'altra parte di me (Michael Langdon 2.0 Sequel) BOOK ONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora