E' trascorso molto tempo e da giorni vi state chiedendo quando potrete uscire. Vi assillano anche i membri del gruppo. Tutti, tranne il nabbo. Lui non dirà più nulla, giusto?
Tornando al discorso, il momento di uscire coincide con la fine delle comunicazioni. Quando i canali smettono di trasmettere i programmi d'emergenza (purchè non siano registrati) o comunque l'elettricità è venuta a mancare da un pò e da giorni non udite più le grida fuori dal vostro rifugio di fortuna significa che l'infezione ha raggiunto livelli di contagio tali da aver sterminato la maggior parte della popolazione del vostro paese (e probabilmente di buona parte del mondo).
Ecco, questo silenzio è il segnale. Ora siete liberi di uscire di casa ed intraprendere il viaggio verso un luogo sicuro in cui vivere.
La prima domanda è quasi scontata: dov'è questo posto?
Sta a voi individuarlo, ma generalmente è la montagna. Alcuni direbbero un'isola ma questa comporta molte più difficoltà e pericoli sia per quanto riguarda il viaggio che per la sopravvivenza sul posto.
Dunque vada per la montagna.
Il luogo deve essere isolato, in un'area fredda e necessariamente vicino ad una sorgente d'acqua. Le bottiglie non possono durare in eterno e l'acqua piovana può non essere sufficiente.
Niente persone, niente rumori... niente zombie
I vantaggi maggiori del riparo in montagna sono: il freddo, che può rendere la vita difficile al virus Z, il paesaggio, difficile da attraversare per gli zombie, la posizione strategica, ovvero l'opportunità di vedere da lontano le orride creature, ma soprattutto l'isolamento generale: niente persone, niente rumori... niente zombie. Sono attratti da ciò che si muove e dal chiasso, quindi in montagna non avrete problemi.
L'ideale è una baita, un rifugio sperduto ma autosufficiente. Nei dintorni troverete sicuramente legna e acqua. Inoltre la neve si può bere, una volta sciolta.
Tenete a mente però che questo rifugio corrisponde solo a metà della vostra nuova casa in quanto vi rimarrete per metà anno: i mesi estivi.
L'altra metà dell'anno potrete scendere più in basso ed usare un'altra abitazione. Il motivo è il freddo: passare l'inverno in un rifugio, sommersi dalla neve alta, può essere molto pericoloso.
Le difficoltà nel procurarsi il cibo sono elevate. Dunque è il caso di rimanervi solo nei mesi più caldi, mentre nei più freddi, quando la neve giunge ad altitudini più basse, è il caso di usare un secondo rifugio.
Queste due località vi permetteranno anche di coltivare piante e ortaggi. Ad esempio nel rifugio invernale, quello più a valle, d'estate cresceranno frutta e verdura che, con molta cautela, potrete recuperare a fine stagione o durante alcune rapidi incursioni.
Quello estivo invece, più in alto, d'estate vi permetterà comunque di crescere tuberi e ortaggi capaci di sopravvivere a temperature piuttosto basse. Ecco spiegato il motivo per la quale vi siete procurati tali sementi.
Voglio precisare che il rifugio invernale non deve essere una casa al mare o al lago, tutto il contrario. Anch'essa in montagna ma ad altitudini più basse, in modo da rimanere protetti dalla neve in inverno senza venire sopraffatti da essa.
Ah, un'altra cosa: non preoccupatevi se non conoscete nessuna baita; la troverete esplorando e, se siete furbi, con l'aiuto di qualche mappa.
Bene! La meta è decisa ed è giunto il momento di prepararsi per il prossimo passo.
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Are You Ready For A Zombie Attack?
AcakManuale di sopravvivenza curato nei minimi dettagli su un eventuale apocalisse zombie, un giorno potrebbe tornarti utile tutto questo... [manuale di sopravvivenza preso dal sito web "Lega Nerd"] BUONA LETTURA Edit: doveva uscire a fine 2015...