«Che onore Charlie, mi stai accompagnando con il tuo famoso
"Jeepone" » disse Patricia girata verso il tenente di polizia, poggiata comodamente sullo schienale del sedile.«Rimango sempre Tenente Coolan, anche in borghese» la corresse l'uomo alla guida e Tricia rise appena.
«Wow! Non dirmi che il cognome non varia con il vestiario!» ironizzò la ragazza e Charlie scosse la testa.
«Perché mi accompagni? » chiese curiosa ed il pilota sospirò.
«Questioni di sicurezza, ma non credere che rimanga per tutta la cerimonia, quando entrerai io sarò già andato via» rispose velocemente e l'adolescente alzò gli occhi al cielo.
«Sei il peggiore accompagnatore del mondo, perché non mi fai compagnia? Non conoscerò nessuno lì dentro.» chiese Tricia.
«Perché intanto, non sei né mia figlia né qualche mio caro.
Poi ho del lavoro da fare.
E poi...» aggiunse in ultimo abbassando poco la voce, sperando che la ragazza non abbia sentito.
«È poi?» riprese Tricia avendo sentito.
«... E poi mi annoia da morire, ma il motivo principale è il mio lavoro» ammise Charlie e Tricia scoppiò a ridere.
L'estate era passata al meglio, Patricia si era divertita con delle persone che Selene le aveva fatto conoscere.
Con tanti permessi, Tricia era riuscita a trascorrere un estate quasi normale.
Era andata al mare, aveva passato giornate intere in spiaggia, era andata a feste e serate all'aperto.
Quando Tricia salutò Selene, le diede un abbraccio serio anche se durò poco tempo.
Le due ragazze si erano promesse di mantenersi in contatto comunque, e di continuare la loro amicizia, per quanto possibile, a distanza.
L'agente Coolan aveva il compito di accompagnare Tricia fino alla scuola e di assicurarsi che sarebbe stata al sicuro.
Patricia guardò la strada come per rilassarsi, ma tremava.
Sognava quel momento da tutta la vita, era ciò che voleva fare, servire il proprio paese fino alla morte.
Si morse il labbro notando la meta avvicinarsi sempre di più e picchettò con le dita sullo sportello nervosamente.
Il nervosismo era alle stelle e l'ansia premeva creando un vuoto abissale nel petto della ragazza.
Il cuore batteva forte e Tricia premette la schiena contro lo schienale come nel tentativo di schiacciare le proprie paure e chiuse gli occhi.
E se fosse andato tutto storto? E se fosse stata bocciata?
E se era tutta un'illusione sua, scherzo, e nessuna scuola la voleva veramente?Alzò il volume cercando di contrastare i suoi pensieri ma non riusciva.
Sentiva l'attacco di panico assalirla ma non voleva sembrare debole, così cerco di regolarizzare il suo respiro, lentamente.
Cercava di distrarsi, ma era impossibile, ogni cosa gli ricordava la destinazione.
Anche se la ragazza era a digiuno, Tricia sentiva i succhi gastrici che risalivano per l'esofago e che minacciavano di uscire.
Mentre cercava la pace dentro se, non si accorse che Charlie aveva provato a chiamarla più volte.
Appena sentita la voce del poliziotto, Tricia staccò la schiena dallo schienale ed aprí gli occhi deglutendo.
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Secret: Un segreto può salvarti la vita, un altro ucciderti #wattys2019
ActionNon crede nel destino prefissato. Non crede nel fato. Non crede neanche nella possibilità di scegliere. La vita è una riserva infinite di sorprese, in ordine casuale, che variano e che si scontrano fra di loro. Nella sua vita, esiste solo un dio. E...