One Short Katsuki Bakugou X Reader Pt. 2

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Aspettai per raccontargli i dettagli, avevo paura che qualcuno potesse sentirmi e andare a raccontare tutto a mio fratello. Aveva spie ovunque, quindi era meglio non rischiare.

Alla fine avevamo trovato una locanda in un villaggio vicino al Dungeon e avevamo affittato una stanza. Il locandiere ci aveva guardati in modo strano. Boh, chissà perché... Spero solo che non mi abbia riconosciuta.

«Quindi, fammi capire, i tuoi genitori hanno diseredato tuo fratello maggiore per aver stuprato una donna, lui li ha fatti uccidere praticamente il giorno prima che questa cosa venisse annunciata a tutto il regno e per prendersi il trono ha dato la colpa a te. Qualcosa di più facile no?» Katsuki provò a spiegare quello che io gli avevo raccontato, confuso e disorientato.

Risi leggermente, volevo smorzare la tensione che avevo creato io, ma non ci riuscii.

«Però dovevano annunciare che io ero diventata la prima in linea di successione, non che lui aveva stuprato una donna. Questo non doveva saperlo il popolo, altrimenti l'avrebbero ucciso, principe o no.» spiegai meglio. Quello sospirò continuando ad essere confuso.

«Ahhh! Ok, e fino a qui ci siamo. Va' avanti.»

«Mi ha fatta piangere per un mese e all'improvviso me lo sono ritrovato in camera perché "voleva parlarmi". Mi ha confessato tutto. Dalla violenza - di cui neanche io ero a conoscenza - all'assassinio dei miei. E rideva mentre lo faceva. Sapevo che era deviato, ma non pensavo fino a questo punto. Arrabbiata, ho preso la prima cosa che ho trovato, cioè la mia spada, e volevo usarla per colpirlo, ma un paio di guardie hanno fatto irruzione in camera mia... evidentemente stava aspettando solo questo. Quello ha avuto il coraggio di farmi legare e imbavagliare per poi raccontare la sua versione dei fatti. Non sono nemmeno riuscita a spiegare.»

«Poi il tuo amico soldato ti ha aiutato a scappare e ti sei imbattuta nel coniglio. Arrabbiata ti sei fatta colpire e presa dal panico sei scappata fino ad incontrarmi.» aggiunse la parte che avevo già raccontato il giorno prima, stanca di sentirmi ripetere la storia del coniglio.

«Non era un amico.» arrossii.

«Stavate assieme?!» gridò. Giustamente mi sembrava strano che non lo facesse da più di tre ore.

«No. Cioè, io l'avrei voluto, ma lui no.» Katsuki rise. Come se fosse stato soddisfatto di questa cosa. Che poi era la parte meno importante di tutte. La lasciai passare, sinceramente non me ne fregava nulla. Forse aveva detto anche un "che stupido", ma probabilmente mi ero ombrata.

«Ora cosa hai intenzione di fare?»

«Ho deciso di chiedere aiuto al re del regno vicino. Siamo cresciuti assieme e spero che possa aiutarmi, però non lo so.» confessai tenendomi la testa tra le mani.

Si inginocchiò davanti a me e mi alzò la testa per farsi guardare in faccia.

«Ormai mi sentirei troppo in colpa ad abbandonarti al tuo destino, quindi ti aiuterò.» sorrisi e lo abbracciai. Il modo era un po' brusco, ma mi aveva fatto piacere sentire quelle parole da una persona che non era tenuta a dirle in nessun modo.

«Grazie.» lui ricambiò il mio abbraccio. Ma si staccò subito dopo.

«Secondo te, in quante settimane arriveremo a destinazione?» chiese dopo un po'.

«Spero meno di due. Anche perché poi dichiarare guerra sarebbe come farlo verso tutto il regno e non solo verso mio fratello.»

«E abbiamo un po' di tempo prima di partire?»

«Sì, partiamo domani mattina.»

«Senti. Ho un modo per fare prima, solo che è un po' pericoloso.»

Sono Un Fan Di MHA Semplice... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora