[non tutto è una bakudeku]

[i ricordi feriscono]

Ero lì... steso sul mio letto..
E stavo pensando a quando io e Kacchan avevamo 12 anni...
Eravamo così piccoli ed ingenui.
Pensavamo solo alle ragazze, ai videogiochi, ai dolci e al nostro futuro.
Mi ricordo di molti momenti passati insieme... il suo compleanno, la sua cresima. In ogni momento ero insieme a lui. A Natale, a pasqua, persino ad Halloween.
Già... Halloween
Come dimenticare quel giorno?
Ma lasciate che ve lo racconti.

Era il 31 ottobre e io, Kacchan, Toga e Kirishima ci eravamo messi d'accordo: alle 23.00 al vecchio bosco.
E così fu... ma non tutto andò per il verso giusto.
Ci perdemmo e finimmo in due strade diverse. Eravamo io e Kacchan mentre nell'altra strada Toga e Kirishima.
La situazione andò più o meno così:
Deku: "Kacchan ho paura!"
Kacchan: "Non ti preoccupare finché ci sarò io nulla potrà sfiorare il tuo viso!"
Io accennai un sorriso. E fu così per più di mezz'ora. Solo dopo incontrammo Kirishima e Toga.
Ma ci vollero 3 anni in più prima di scoprire che quel giorno essi si erano baciati... che stupidi!
Ma tornando a me e Kacchan...
Quella frase, era una frase insignificante... o forse era qualcosa di serio. In quel momento non lo capì e forse non lo capisco nemmeno oggi.
Ma 5 anni fa... la mia vita era diversa.
Kaccha era diverso...

Per quanto io lo ami, non riesco ancora a capire cosa gli passi per la mente.

Proprio in quel momento tornai nel mondo attuale e come se mi si fosse accesa una lampadina nella mente pensai fra me e me: "Devo andare da lui... e fare quello che lui ha sempre sognato. D'altronde la vita è una sola"
Ero convintissimo! Mi misi a dormire per poter passare subito al giorno dopo!

E cosi fu!

IL GIORNO SEGUENTE
Era una domenica.
Questo voleva dire solo una cosa: giornata libera!
Deku: "Mamma io esco!"
Inko: "Alle 8 di mattina?"
Deku: "Si, devo vedere All Might per una ripetizione di matematica!"
Inko: "Va bene tesoro, ma alle 17 devi essere a casa intesi?"
Deku: "Si, mamma!"
Presi il mio zaino e mi diressi verso la casa di Bakugou. Ovviamente la storia di All Might era una balla, ma non potevo dire alla mamma qual'era la mia vera destinazione.
*Din Don* *Din Don* *Din Don*
Suonai più di 10 volte ma nessuno mi aprì...

Ero spaventato... non sapevo dove fosse finito Kacchan e questo mi metteva ansia, agitazione!
Pensai a tutti i posti dove lui potesse andare... controllai al bar, nel giardino della scuola, al parco giochi. Ovunque, ma di Kacchan non c'era traccia.

Pensai all'ultimo posto dove egli potesse recarsi... e finalmente fu quello buono.
Deku: "Hey..."
Kacchan: "Come hai fatto a trovarmi?"
Deku: "Qui e dove Kirishima ti ha colpito... mi è venuto in mente questo posto"
Kacchan: "Quel giorno, sarei dovuto morire...così avrei fatto un piacere a tutti!"
Io mi avvicinai a lui, fissandolo.
Deku: "Kacchan... guardami!"
Egli girò lo sguardo, incrociando il mio!
Deku: "Non so cosa ti passi per quella mente! Ma se solo tu provassi a lasciarmi, credo che io morirei!"
Kacchan: "Perché? CAZZO Deku perché?"
Deku: "Kacchan..lo sai il perché...credi che baciarmi, sbattermi su un letto sia una cosa tanto per giocare? Io ti amo!"
Lui abbassò lo sguardo e io potetti vedere una piccola goccia scendere dal suo occhio.
Gli accennai un sorriso e dissi: "non preoccuparti..." e infine lo abbracciai.

Bakugou mi prese per il collo facendomi cadere a terra. Ci trovavamo lì, stesi uno sull'altro in mezzo ad un prato.
Deku: "Kacc..."
Non feci in tempo a pronunciare il sul nome che le sue labbra toccarono le mie.
Quel bacio durò più di 5 minuti, era magnifico. Mi baciò il collo, mentre io ansimavo. Lo presi per la schiena e lo feci rotolare. Finché non mi trovai io sopra di lui.
Mi feci coraggio e senza pensarci due volte gli toccai la sua erezione.
Mi guardò intensamente negli occhi, come per ringraziarmi.
Egli si alzò prendendomi un braccio.
Mi portò dietro un cespuglio e si tolse la maglia. Fino ad arrivare ai pantaloni. Si avvicinò a me.
E anche a me tolse i vestiti. Eravamo lì... dietro un cespuglio, con solo le mutande addosso.
Ma ben presto sparirono anche quelle.
Il mio telefono era steso a terra sopra la mia maglia e potetti leggere l'ora: "16.00"... avevo ancora un ora!