Atlanta

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Mi svegliai abbracciata a John e sorrisi, mi alzai piano piano e iniziai a prepararmi e a fare la valigia.

Mentre litigavo con la valigia per chiuderla sentii
-Ti serve aiuto?-
Seguito da una risatina e io dissi
-Se non ti dispiace mi faresti un favore-
Così si alzò e mi disse di sedermi sulla valigia, lo feci e lui iniziò a chiuderla.
Arrivati all'ultimo lato strattonò troppo e io caddi sopra di lui.
Mi ritrovai con la faccia a pochi centimetri di distanza dalla sua e stavamo per baciarci quando
-Ragazzi siete pron...oh...scusate io non volevo disturbarvi-
Che tempismo Freddie...
-Non è come pensi Fred...non stavamo facendo niente vero John?-
John in tutto questo arrossì e cercò di fare finta di niente
-Ehm si...cioè noi...io...stavamo chiudendo la valigia-
-Si...ok...non voglio sapere come la stavate chiudendo però preparatevi che si va in aeroporto-
-Si subito-
Dissi io per poi buttare fuori Freddie dalla nostra camera.

Dopo dieci minuti eravamo già tutti in taxi diretti all'aeroporto.

Atterrati ad Atlanta era quasi ora di pranzo così mangiammo e poi andammo dritti in stadio per le prove del concerto.
Dopo un pò arrivò Miami che ci disse
-Ragazzi le vostre valige le prendo io e le porto direttamente in hotel ok?-
-Ok-
Rispondemmo tutti insieme
-Ah, per le suite le faccio uguali all'altro hotel?-
-Si-
Rispondemmo di nuovo tutti insieme.

Iniziò il concerto e come al solito i ragazzi erano fantastici.
Dopo un pò iniziai a fissare John, era così carino mentre suonava il basso e devo dire che quando si bagnava con la lingua la punta delle dita era davvero eccitante.
Saltellava qua e là per il palco come se fosse la cosa più naturale de mondo.
Ad un certo punto mi accorsi che anche lui mi stava guardando così arrossii violentemente accennando un piccolo sorriso.
Vidi che anche lui mi sorrise e per un attimo mi si fermò il cuore.

Finito il concerto tornammo tutti in hotel e ci sistemammo come nell'altro hotel.
Questa volta le suite erano più grandi e avevano anche una piccola cucina.
-Guarda John! Abbiamo la cucina!-
-Wow!-
-Poi ti preparo i pancake ok?-
-Non vedo l'ora-
Detto questo andammo a letto e per la stanchezza non ci cambiammo nemmeno.

La mattina dopo mi svegliai prima di John così andai a preparare i famosi pancake.
Dopo averli fatti li impilai su due piattini diversi e poi misi due ciotoline con dello sciroppo d'acero e della nutella.
Presi il vassoio e lo appoggiai sul letto per poi svegliare delicatamente John
-Hey dormiglione...ti ho preparato la colazione se non ti alzi si raffredda-
Così, piano piano, John si alzò e, con la voce impastata dal sonno, disse
-Hmm che profumino!-
Avvicinai il vassoio al lui che prese uno dei piatti e vi mise sopra della nutella per poi colarci sopra lo sciroppo.
Preso anche io un piattino ma a differenza sua io ci misi solo la nutella.

Finita la colazione sparecchiai e andai a cambiarmi.
Finita di cambiarmi aspettai che anche John si fosse cambiato per poi uscire e raggiungere gli altri all'ingresso dell'hotel, pronti per una nuova tappa.

/ / /

SPAZIO ME
Volevo fare delle premesse:
-Le foto non corrispondono alle città del 1980 perché non trovavo foto che mi ispirassero.
-Dato che fare tutte le tappe del tour sarebbe stato troppo lungo ho deciso di scegliere alcune date ma anche qui le non corrispondono alla realtà semplicemente perché tornava più comodo a me scrivere la storia.
Spero che comunque nel complesso la storia vi piaccia♡
                                                                       ~Chiara

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