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Come al solito mi svegliai accanto a John ma questa volta era molto presto quindi lui era ancora addormentato.
Scivolai fuori dal letto cercando di fare il minimo rumore in modo da non svegliarlo e mi andai a cambiare.

Dopo una decina di minuti uscii dalla stanza per andare a fare colazione e incontrai Freddie
-Oh Darling, proprio te cercavo!-
-Dimmi Fred-
-Ti ricordi che ieri sera ti ho detto che ti volevo parlare?-
-Certo-
-Ecco, solo andiamo in un posto un pò più appartato-
-Ok ti seguo-
Ci avviammo verso le scale antincendio e mi portò sul tetto dell'hotel.

-Allora...come posso iniziare-
-Freddie stai calmo, sai che a me puoi dire tutto-
-Si lo so ed è proprio per questo che voglio parlarne con te per la prima volta...sono sicuro che tu mi capirai-
-Stai tranquillo...ora dai dimmi-
-Beh ecco...ho conosciuto una persona...-
-Oh...e Mary lo sa?-
-No ed è proprio Mary che mi spaventa...è da un pò che conosco questa persona ed è da un pò che mi sono accorto di provare per lei qualcosa che va oltre l'amicizia, qualcosa che ultimamente sta svanendo con Mary-
-Devi parlarne con Mary...se ti ama davvero vorrà che tu sia felice quindi accetterà questa cosa-
-Lo spero-
-Ma dimmi...come si chiama questa persona?-
-Si chiama Jim-
-Wow strano nome per una ragazza-
-È questo il punto Luna...Jim è un ragazzo-
-Oddio che stupida scusa come ho fatto a non capirlo-
-Tranquilla...solo ho paura di come potrebbe reagire Mary-
-Sinceramente non lo so neanche io ma se ti ama davvero non davi avere paura di mostrare il vero te-
-Ok...Luna senti, ma per te non è un problema il fatto che io sia...gay...vero?-
-Ma certo che no Freddie, tu sei e sarai sempre il mio migliore amico e niente potrà mai cambiare questo-
-Grazie...sono davvero fortunato ad aver un'amica speciale come te-
-No Fred...sono io che sono fortunata ad avere un amico speciale come te-
Detto questo lo abbracciai e poi gli dissi
-Forza ora devi dirlo anche a Mary-
Così scendemmo dal tetto e Freddie si diresse in camera sua per parlare con Mary.

Dopo una mezz'oretta vidi uscire Mary in lacrime ma non sembrava triste, più che altro delusa.
-Mary come va?-
-Lo sapevi non è vero?-
-Si-
-Io lo sapevo, l'ho sempre saputo che lui non era come tutti gli altri solo che me lo negavo perché io lo amavo e lo amo tutt'ora-
-Lo so che lo ami-
-Penso di essere io che non vado bene-
-Che intendi dire?-
-Tutte le volte sempre la stessa storia, scusa Mary ma non ti amo più, scusa Mary ma ho conosciuto un'altra persona e ora...scusa Mary ma...sono gay, e questa è quella che fa più male perché non è nemmeno colpa sua-
-Non dire stupidaggini Mary, tu sei una persona fantastica...devi solo trovare la persona giusta, sono sicura che è lì che ti aspetta-
-Grazie Luna, tu se una vera amica-
-Su dai ora non piangere e pensa che sei a New York baby! Sai...mi è venuta un'idea...POMERIGGIO TRA RAGAZZE!-
-Mi sembra un'ottima idea...magari mi tira un po' su il morale-
Così io e Mary passammo tutto il pomeriggio in giro per i negozi e a guardare le vetrine delle boutique come dei bambini guarderebbero un negozio di caramelle.

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